Quei cani vanno soppressi: lo hanno detto centinaia di persone nel centro di Bucarest, la capitale romena nella quale circolano oltre sessantamila cani randagi ormai inselvatichiti, e nei primi quattro mesi dell’anno più di un migliaio di persone sono state morse. Risale invece a qualche giorno fa la morte di un bambino, aggredito da un cane.
La nonna era lì, tra i manifestanti: “Spero in un cambiamento, non voglio più vedere i cani per strada”, ha detto.
“Nel mio quartiere, di sera dopo le nove o le dieci ho paura a uscire. I cani saltano fuori a gruppi e latrano, e ringhiano. M‘è successo due sere di seguito, è per questo che sono qui”, aggiunge un padre di famiglia.
Dopo la morte del piccolo Lanut, il sindaco della capitale ha annunciato un referendum sulla soppressione dei cani, si terrà il 6 ottobre, ma sin dalle prossime ore è il Parlamento ad aprire il dibattito. E il Presidente della reppublica aggiunge:
“Sto chiedendo al Governo di varare un’ordinanza urgente per fissare un termine breve e ragionevole entro il quale gli amanti dei cani possano adottare i randagi. Dopodiché i cani non adottati dovranno essere abbattuti”.
Il governo fa risalire il problema ai tempi di Ceausescu, ma gli animalisti denunciano la sordità degli esecutivi che si sono succeduti riguardo alle necessarie misure di sterilizzazione. Le associazioni hanno potuto provvedere a castrare diecimila cani, ma non basta.
Romania: autorità di preparano a sopprimere migliaia di cani | euronews, mondo