Mi è più agevole risponderti se separi i vari quote
Dal punto di vista giuridico era così, ma dal punto di vista fattuale no. Il diritto internazionale non vieta il sorgere di nuovi Stati nel corso di un conflitto bellico. Semplicemente subordina la possibilità del loro riconoscimento, da parte degli Stati non coinvolti nel conflitto, alla fine delle ostilità. Non si può dire che la RSI fosse un governo "illegittimo", dato che non sorse in opposizione ad un governo legittimo che esercitava direttamente la propria sovranità sul territorio, ma in seguito all'abbandono del proprio territorio da parte delle autorità costituite e ad un'occupazione militare straniera pressoché integrale. Era un governo di fatto ma non per questo configurabile come illegittimo.
Evidentemente non hai letto "Rosso e Nero" di Renzo De Felice. L'occupazione militare tedesca del territorio c'era già, la RSI sorse dopo l'occupazione e grazie alla sua esistenza fu garantita la presenza di un'autorità statale italiana che sopperisse all'abbandono di una parte non indifferente del proprio territorio da parte del Regno d'Italia e delle sue autorità. Cosa si doveva fare? Lasciare che i Tedeschi imponessero un loro governatore, di nomina diretta, che facesse il bello e il cattivo tempo a suo piacimento e secondo il volere di Hitler? Parlare di governo fantoccio è ridicolo se pensiamo che, pur con tutti gli evidentissimi limiti che la RSI aveva, ma non per colpe sue, la Repubblica Sociale Italiana era riconosciuta formalmente come membro paritario dell'Asse ed aveva una sua moneta (in realtà era quella del precedente Regno d'Italia, ma il dato importante è che assimilando la lira del RdI evitò la circolazione di una moneta di occupazione tedesca). Al contrario, la RdI venne sempre e comunque trattato e considerato, sia di diritto che di fatto, come uno Stato sconfitto sotto occupazione militare e con un raggio d'azione limitato dalle clausole dell'armistizio. In più, non va dimenticato che nel territorio del RdI circolava la moneta d'occupazione americana. La co-belligerenza italiana fu una tragica farsa.
Sì, siamo OT.
Che esista un criterio di giustificazione morale che precede le norme giuridiche positive è palese, se no si dovrebbe trarre la conclusione che il diritto positivo è qualcosa di fine a se stesso e questo significherebbe accettare qualsiasi arbitrio e/o stravaganza solo perché da un punto di vista formale ha la sanzione di una legge positiva.
La RSI era fortemente vincolata dall'occupazione tedesca e la sua sovranità era limitata, ma d'altronde pure il Regno d'Italia era in una situazione analoga se non per certi versi addirittura peggiore, essendo uno Stato vinto, senza una propria autonomia monetaria e nell'impossibilità di attuare una politica estera che avesse un minimo di autonomia, che invece la RSI fortunatamente ebbe. Se poi vuoi credere che Mussolini prendesse direttamente ordini da Berlino, mi dispiace ma sbagli di grosso.