Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che č la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Grazie Eri.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che č la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che č la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che č la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che č la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che č la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che č la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Addio al presidente di Saclą, č morto a 84 anni Lorenzo Ercole
5 Agosto 2023 - 12:47
La sua vita č stata completamente dedicata all'impegno nell'azienda fondata dal padre: Cavaliere al merito del lavoro, fino all'ultimo ha creduto fortemente nel progetto del nuovo stabilimento a Castello D'Annone
Lorenzo Grossi
Lorenzo Ercole, presidente della Fratelli Saclą, č deceduto nella tarda serata di ieri all'etą di 84 anni. Era ricoverato all'Ospedale di Asti. Cavaliere al merito del lavoro, lo scorso anno aveva ricevuto il distintivo d'oro per i 25 anni dalla nomina dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel 2021 aveva partecipato, con tutta la famiglia, all'inaugurazione di via Pierina Campanella, cofondatrice con il marito, Secondo "Pinin" Ercole, della Saclą, nella zona industriale di corso Alessandria ad Asti. Al suo fianco di Lorenzo, nel momento dell'addio, c'erano la moglie Fernanda e la figlia Chiara, che č adesso al timone dell'azienda di famiglia. La giovane Ceo rappresenta la terza generazione al comando del brand ideato nel lontano 1939 da Secondo Ercole e sua moglie Piera Campanella. Fu loro l'intuizione di conservare gli ortaggi di stagione della valle del Tanaro per poterli rendere pronti all'uso tutto l'anno. Gli anni del grande sviluppo si sono poi susseguiti sotto la guida di Lorenzo e di Carlo, il quale compirą 92 anni a settembre.
Il successo decennale di Saclą
Oggi, con circa 250 addetti (tra interni ed esterni) e 140 milioni di fatturato, Saclą esporta il 50% dei prodotti in 70 paesi del mondo, da Est a Ovest. La famiglia aveva poi lavorato all'ultimo grande progetto fortemente voluto da Lorenzo Ercole: il nuovo stabilimento inaugurato nel 2022 a Castello d'Annone. Si parla di 28mila metri quadrati coperti su un'area di 165mila metri quadrati. "Era un sito industriale in disuso, ci sono voluti anni per smantellarlo e ideare il nuovo lay out con tecnologie di ultima generazione. Papą oggi non č potuto intervenire oggi ma questo č stabilimento č la concretizzazione del progetto che ha voluto fin dal 2014", aveva raccontato Chiara, con un pizzico di emozione.
Le olive Saclą vennero lanciate sul mercato nel 1960 ed entrarono immediatamente nel cuore dei consumatori grazie (soprattutto) lo spot su Carosello che canticchiava "Olivolģ Olivolą le olive Saclą!", restano il cavallo di battaglia. Tra vasetti, buste e latte le confezioni sfiorano i 28 milioni di pezzi. Sottoli e sottaceti sono gli altri prodotti di punta dell'azienda ma non mancano le novitą come le recentissime salse etniche. Da anni č presente anche la linea bio che include succhi di frutta e marmellate. Appassionato al suo lavoro come allo sviluppo del territorio, Lorenzo Ercole č stato un punto di riferimento per i colleghi imprenditori in seno a Confindustria. Non č stata ancora nota la data dei funerali.
https://www.ilgiornale.it/news/nazio...%20Mattarella.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che č la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che č la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.