User Tag List

Pagina 82 di 88 PrimaPrima ... 3272818283 ... UltimaUltima
Risultati da 811 a 820 di 879

Discussione: Cultura padana

  1. #811
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,745
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,874
    Mentioned
    138 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Cultura padana

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  2. #812
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,745
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,874
    Mentioned
    138 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Cultura padana

    Dedicato a Sleepy Joe:

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  3. #813
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,745
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,874
    Mentioned
    138 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Cultura padana

    Porta vive ancora. 200 anni ma non li dimostra
    27 NOVEMBRE 202127 NOVEMBRE 2021 CULTURA LETTURA 2 MIN

    di Pierluigi Crola – 1821 – 2021 – Sta per finire l’anno del bicentenario della morte del grande Carlo Porta e la nostra associazione, l’Antica Credenza di Sant’Ambrogio, non poteva lasciar passare inosservato, nonostante le scarse attenzioni dei media italiani, questa importante ricorrenza. Non ci siamo persi d’animo, però, e, anche grazie alla collaborazione con alcune associazioni, sono nate diverse iniziative:

    27/02/21: conferenza “Il pensiero di Carlo Porta attraverso le sue poesie” in collaborazione con il Circolo Filologico Milanese
    27/04/21: conferenza “Dibattito sulla lingua milanese: dialogo immaginario tra Carlo Porta e Carlo Cattaneo” in collaborazione con l’Associazione Gilberto Oneto
    26/05/21: conferenza “L’attualità del Porta – Analisi del pensiero portiano in relazione a quello della società moderna” in collaborazione con l’Accademia dal Rison (Novara)
    11/09/21: conferenza “Il Porta e le donne” in collaborazione con l’Associazione Far lombard
    14/09/21: conferenza “Dibattito sulla lingua milanese: dialogo immaginario tra Carlo Porta e Carlo Cattaneo” in collaborazione con il Municipio 5 presso Spazio Multimediale Istituto Salesiano S. Ambrogio – Milano
    18/09/21: recital “El nòst Pòrta vive ancora”, spettacolo con notizie biografiche e lettura poesie del grande genio con l’accompagnamento di canzoni milanesi in collaborazione con Angelo truffi de “I Cantamilano” presso il teatro della parrocchia di Santa Maria di Caravaggio – Milano
    25/09/21: intervista a Radio Padania su bicentenario portiano
    26/09/21: conferenza “Dante e Porta – un incontro tra due giganti” presso il Centro delle culture lombarde (Busto Arsizio)
    Pubblicazione di un volume “Carlo Porta vive ancora – 200 … ma non li dimostra” curato da Pierluigi Crola, che aveva già pubblicato nel 2019 il volume interamente in lingua milanese “L’attualità del Pòrta – lettura ragionada di sò poesii”
    28/09/21: lettura di poesie del Porta all’interno di uno spettacolo de I Cantamilano, organizzato dagli Amici della Musica al teatro di Via Rovigno
    18/11/21: convegno sul bicentenario di Carlo Porta al Politeatro di Via Lucania, 18 – Milano
    27/11/2021: conferenza “Carlo Porta vive ancora: 200 … ma non li dimostra” in collaborazione con il Circolo Filologico Milanese
    Penso che el nòst Carlin non possa lamentarsi.

    https://www.lanuovapadania.it/cultur...n-li-dimostra/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  4. #814
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,745
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,874
    Mentioned
    138 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Cultura padana

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  5. #815
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,745
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,874
    Mentioned
    138 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Cultura padana

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #816
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,745
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,874
    Mentioned
    138 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Cultura padana

    L’Araldo del Piemonte e Valle d’Aosta. 96 pagine di identità
    5 GENNAIO 20225 GENNAIO 2022 PIEMONTE LETTURA 1 MIN

    di Roberto Gremmo – E’ fresco di stampa un nuovo numero della rivista di lingua, cultura, identità e ambiente “L’Araldo del Piemonte e Valle D’Aosta” edita con coraggio e non poco sacrificio personale dal giornalista Roberto Chiaramonte.

    Come in precedenza, anche questi numero 32 pubblica saggi originali ed interessanti che meritano grande attenzione soprattutto in un momento come l’attuale dove e’ malvisto dall’”intellighenzia” conformista da pensiero unico tutto ciò che contribuisce a tener vivo l’amore per la “Patria cita piemonteisa”.

    Di queste 96 pagine fitte e ben illustrate, meritano particolare attenzione lo studio di Marco Marchetti sulla vita economica di Moncalieri nel Seicento, la riscoperta da parte del professor Dario Pasero del poco noto poeta in lingua piemontese del primo Novecento Luigi Luciano e la rivelazione documentata delle imprese poco nobili del poeta e massone Brofferio, un personaggio che finora e’ stato celebrato per le sue composizioni in lingua piemontese dimenticando che le sue note canzoni erano state scritte per esaltare le vergognose e luttuose guerre risorgimentali. Compongono la redazione dell’Araldo Alberto Costantini, Antonio Lo Campo, Francesco Denegri e Sauro Roma. La rivista trova molte comprensibili difficoltà nella distribuzione ma può essere richiesta direttamente alla direzione presso la Proedit in via Nazario Sauro 44 a Collegno o telefonando al numero 011781983.

    https://www.lanuovapadania.it/piemon...e-di-identita/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  7. #817
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,745
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,874
    Mentioned
    138 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Cultura padana

    SALVIAMO LE LINGUE MINORITARIE, #Incontri sul web col Centro studi Dialogo
    7 FEBBRAIO 20227 FEBBRAIO 2022 CULTURA LETTURA 1 MIN

    #IncontriSulWeb a cura del Centro studi Dialogo
    SALVIAMO LE LINGUE MINORITARIE venerdì 11 febbraio 2022 – ore 18­
    ­Un incontro con il prof. MATTEO SANTIPOLO docente del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova, nonché Segretario Generale della Federazione dei Docenti di Lingue Vive e rappresentante di altre importanti organizzazioni internazionali, per fare il punto sulla situazione delle Lingue Minoritarie.

    https://www.lanuovapadania.it/cultur...studi-dialogo/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  8. #818
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,745
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,874
    Mentioned
    138 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Cultura padana

    Solaro, il diplomatico che voleva allargare il Piemonte verso la Svizzera
    8 FEBBRAIO 20228 FEBBRAIO 2022 PIEMONTE LETTURA 7 MIN

    di Roberto Gremmo – Nella prima metà dell’Ottocento il capo del governo sabaudo Solaro della Margarita era contro l’unità d’Italia e voleva legare il Piemonte alla Svizzera.

    Non v’é da stupirsi se la storiografia ufficiale lo ha cancellato, specie in questi giorni in cui impazza la peggior demagogia patriottarda.

    Eppure, questo cuneese con l’occhio lungo arrivò ad un passo dal cambiare la storia non solo della nostra sfortunata “Nassion Piemontèisa” ma dell’intera Europa.

    Accadde nel 1844 quando Solaro, con un autorevole passato di pensatore e di diplomatico era da quasi un decennio primo ministro dell’inquieto ed irrequieto Carlo Alberto, il Savoia Carignano, giunto a regnare sul Piemonte solo perché l’ultimo rampollo del ramo storico ed ufficiale della Casata non aveva eredi diretti.

    In quell’anno che per poco non fu davvero fatale, il Cantone svizzero del Vallese, tradizionalmente cattolico, venne aggredito dalle truppe dei “Corpi Franchi” dei Cantoni protestanti.

    La Svizzera fu ad un passo dall’andare a pezzi e la piccola regione montanara vallesana cercò e trovò subito l’appoggio degli altri Cantoni cattolici di Schwyz, Uri ed Unterwalden ma tutti insieme faticarono a respingere il fortissimo attacco dei nemici, soprattutto perché mancavano i fondi per le armi e l’equpaggiamento.

    Ai limite della disperazione, i vallesani spedirono a Torino due messaggeri, il generale Kalbermatten ed il conte Maurizio de Courten che chiesero auto a Carlo Alberto mosrandosi pronti a porsi sotto la sua protezione, accettandolo come Sovrano, purché inviasse dei soldati in loro aiuto e concedesse il prestito di un milione a fondo perduto per l’acquisto del’equipaggiamento necessario alla difesa dei cattolici aggrediti che s’erano uniti in una lega detta “Sonderbund”.

    Il primo ministro Solaro pensò di poter cogliere l’attimo.

    Convinto da sempre che il destino storico del Piemonte fosse solo e sempre quello di ‘Stato cuscinetto’ fra l’Europa continentale e la Penisola italiana, legato da buoni rapporti sia da un lato che dall’altro ma indipendente da tutti, Solaro chiese a Carlo Alberto di appoggiare i cattolici svizzeri aggrediti mandando il suo esercito a soccorrere i pacifici montanari disperati.

    Come scrisse egli stesso, era certo che le truppe dell’esercito piemontese “avrebbero probabilmente preso l’offensiva e con facilità liberato l’intiera Svizzera dalla peste dei Corpi franchi”.

    In questo modo, l’antico Piemonte che già era unito alla Savoia si sarebbe ancor più ‘alpinizzato’, diventando un vero Stato multilingue, con un’economia sempre più montana ed eco-compatibile, naturalmente pacifico e neutrale.

    Quello che per qualche piemontese fuori tempo come chi scrive era e resta un sogno meraviglioso.

    Ma il sovrano sabaudo aveva altre (e un po’ da megalomane) ambizioni, agognando la conquista della Lombardia e non se ne fece nulla.

    Per i cattolici svizzeri fu un dramma che per fortuna portò di lì a poco ad un compromesso costituzionale che, comunque, garantì l’autonomia di tutti i Cantoni.

    Il Piemonte si avventurò invece sulla via impervia e piena di rischi dell’unione con la Lombardia; una strada insanguinata, finita nella tragedia e nel lutto quando nel 1848 Carlo Alberto mosse guerra all’Austria, perdendo alla “Bicocca” e finendo per dover lasciare Torino per un doloroso esilio.

    Intanto però Solaro se n’era dovuto andare, perché non condivideva nulla della politica del Sovrano, specie da quando l’instabile Carignano aveva assunto un atteggiamento sempre più favorevole alle intemperanze anti-papali di massoni e mangiapreti scatenati.

    Comunque sempre in politica come deputato, in due pubblicazioni lucidissime, il “Memorandum storico politico” del 1854 e lo “Sguardo politico” del 1864, il Conte spiegò chiaramente che la sua posizione a favore dell’espansione piemontese sulle Alpi e non verso la pianura Padana non era un’espediente tattico ed una suggestione transitoria ma il cardine d’una strategia ‘piemontesista’ frutto di meditate e lucide considerazioni.

    Sia chiaro, Solaro non disprezzava l’Italia ma riteneva che il Piemonte ne fosse, per storia, tradizione, mentalità e lingua, fondamentalmente marginale se non addirittura estraneo.

    Ricordava infatti che il Piemonte era una Nazione ben definita e non andava confuso col resto d’Italia e “vergogna sarebbe porla in oblìo, tristizia rinunziarvi”.

    Unire questo Popolo a vocazione alpina con quelli di cultura mediterranea sarebbe stato “confondere nei flutti dell’Adriatico le acque del Po, che vi perdono come l’ultimo dei ruscelli il nome”.

    E certamente mostrava non poca lucidità quando con tutte le forze respingeva quella che definiva “fantastica idea di Risorgimento nazionale, falsa in teoria, funesta in pratica” se si pensa che le avventure militariste che passano sotto questo nome roboante portarono alla povera Gente del Piemonte solo lutti e rovine, oltre che l’odio delle Regioni invase, specie del Sud dove “piemuntisi” a nostro disdoro é sinonimo di colonizzatore e d’imperialista aggressore.

    In realtà, l’unione d’Italia non ha solo rovinato un Regno florido com’era quello delle Due Sicilie e tolto al Papato dei territori che vivevano pacificamente ma é stato funesto anche per il Piemonte e proprio Solaro, profeticamente aveva scritto che unendosi con il resto della Penisola, l’antica Terra subalpina sarebbe diventata solo una marginale “provincia d’un Regno”, dominata da qualcun’altro.

    L’ultima pubblicazione di Solaro fu un opuscolo di denuncia dell’infame massacro di Torino del settembre 1864 quando le truppe ormai solo italiane ammazzarono decine di cittadini inermi che protestavano per il furto della capitale.

    Era una vera e propria “strage di Stato”.

    Il Piemonte troppo fedele e disciplinato iniziava a pagare un prezzo molto alto.

    Nei suoi appunti sul Risorgimento, Antonio Gramsci che era un convinto italianista definiva il conte Solaro portabandiera dei “nazionalisti piemontesi esclusivisti” senza voler capire che il suo patriottismo non voleva superare il Ticino.

    https://www.lanuovapadania.it/piemon...o-la-svizzera/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  9. #819
    Forumista storico
    Data Registrazione
    04 May 2009
    Messaggi
    41,175
     Likes dati
    1,276
     Like avuti
    2,922
    Mentioned
    10 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Cultura padana

    Come accennato in passato, yot ed io abbiamo tentato di federare la Padania alla Confederazione Elvetica.
    Ma non si può dire.
    Almeno che la notizia rimanga nella memoria.
    Amen.

  10. #820
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,745
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,874
    Mentioned
    138 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Cultura padana

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

 

 
Pagina 82 di 88 PrimaPrima ... 3272818283 ... UltimaUltima

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito