(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
E' sbagliato, o meglio controfattuale e non verificato che le nostre coscienze siano tutte uguali per tutti gli uomini e per tutte le epoche , in certi casi anche lo stesso uomo può cambiare nel corso della sua vita.
Quindi morale come fenomeno comportamentale che dipende da tante variabili indipendenti e non 'scritto' nella specie umana.
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
in più all'epoca era necessario uccidere gli eretici, non che fosse giusto
non è lontano dal concetto odierno dell'ONU che è ingiusta la guerra, ma necessaria quando si verificano determinate cose previste dal diritto internazionale
(Gv 3, 20-21)
Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio
Di certo, sarebbe stato simpatico se nella risposta del Pontefice a Scalfari , far presente che quelli fissati con pseudodogmi indiscutibili e su formulette da ripetere ossessivamente sembrano più gli atei che altro (chiesa cattiva! inquisizione! eretici! ) senza un minimo di contestualizzazione storica od altro.
Preferisco di no.
Come è stato fatto notare quello che fa tristezza è scomodarsi per Scalfari.
Capirei pure Cacciari o che ne so Calasso.
Ma Scalfari...