dove sono al governo sono orientati agli investimenti, allo sviluppo, al bene comune. quando sono all'opposizione, come al Comune di Iesi, sanno dire soltanto NO! di chi parlo, ma dei politici marchigiani del PdL, naturalmente!
e dire che le Marche hanno un deficit tra energia elettrica prodotta e quella consumata di circa il 50% e sono la regione con il deficit maggiore.

poi si sentono offesi se li chiamano bananas!

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“Ex zuccherificio, la nuova centrale non la vogliamo”


Jesi Il consigliere comunale del Pdl Daniele Massaccesi non ha dubbi: “La nuova centrale non la vogliamo!”. Le prese di posizione, gli incontri, i comitati, le delibere, le politiche aziendali e il silenzio sembrano essere, secondo il consigliere, le linee guida della vicenda “Sadam-riconversione” a Jesi e le caratteristiche di chi, con vari ruoli e responsabilità, si è interessato al problema, prendendo posizione, a volte chiaramente a volte no, sulla centrale a bio-masse che è stata progettata per la città. “I dati certi - dice Massaccesi - sono un articolo del “Il Sole - 24 Ore” in cui si scrive che la Seci Energia, in partnership con Edison, ha in progetto la costruzione di un polo energetico da 135 Mw installati, prodotti attraverso una centrale a biodiesel da 250mila tonnellate annue ed un secondo impianto a biomasse da 18 Mw che servirà a alimentare quello principale. Il polo sarà collegato con la raffineria Api di Falconara. Ma c’è anche una delibera del consiglio comunale che, a maggioranza e in modo peraltro equivoco, dopo aver glissato e respinto tutta una serie di garanzie e di puntualizzazioni (occupazionali, tecniche, giuridiche, economiche, produttive, sanitarie e ambientali) richieste dall’opposizione, ha indicato la limitazione a 5 Mw della centrale a biomasse. A tutt’oggi e dopo iniziali affermazioni diverse anche del sindaco Belcecchi, viene tenuta aperta la Turbogas nonostante l’azienda-proprietà si fosse impegnata al mantenimento in esercizio dello zuccherificio di Jesi per un periodo quantomeno corrispondente a quello di attività della centrale”.

Ma non basta. Massaccesi indica tra i dati certi anche il silenzio dell’amministrazione e dell’assessore all’ambiente Maiolatesi e l’insediamento progettato che si andrebbe a realizzare in un’area ad alto rischio ambientale. “Di fronte a questo - conclude - c’è la decisa opposizione del Comitato Tutela per l’Ambiente e di rappresentanti ed esponenti politici, supportata da migliaia di firme”.

TA.FRE.,