la soluzione non è la secessione ma la federalizazione dell'Italia con delle Regioni che si amministrano in proprio e col 75% delle tasse che resta in regione.
Si dà 5 anni di tempo alle regioni per mettere al posto il loro bilancio chi non ce la fa peggio per loro
Il fatto è che questa era un'idea della Lega ma come sempre da 30 anni a questa parte la Lega ha delle idee geniali che poi abbandona per strada
Ultima modifica di FrancoAntonio; 18-09-13 alle 14:01
io farei una cosa diversa.
si fa tabula rasa o quasi dei debiti fatti quando le regole erano diverse.
poi si distribuisce gli stessi fondi pro-capite per i servizi a tutte le regioni (chiaramente modulati in base al reddito, alla geografia,..) e lì si applica il federalismo.
con gli amministratori responsabili di quel che fanno con fondi uguali per tutti, dove quindi è possibili misurare l'abilità dell'amministratore.
inoltre si lascia che ciascuno verso i contributi pensionistici, che non sono tasse per servizi, nella regione dove pensa di andar a passare la vecchiaia, con possibilità di spostarli eventualmente e che questa regione possa prestarli, a tassi non usurai, alle altre regioni che ne fanno richiesta.
Ultima modifica di MaIn; 18-09-13 alle 14:11
Ma ancora a crederci? Lo stato centrale almeno con Prodi e Monti le spese provava a contenerle e privatizzava, gli enti locali spendevano e creavano il socialismo municipale. Ci ritroviamo con l'IRI chiusa da 20 anni, tutte le grandi ex aziende di stato in borsa e poi scopriamo di aver creato 20 monopoli regionali. Le regioni è meglio abolirle proprio, sono solo fonte di sprechi e inefficienze, andrebbero tenuti solo i comuni che almeno i cittadini si rendono conto di cosa succede nel paese dove abitano. E dovrebbero avere i pieni poteri su rifiuti, trasporti e urbanistica e il diritto di imporre tasse proprie per autofinanziarsi, mentre il resto può tornare allo stato: il debito pubblico e la spesa si sono impennati da quando è stato implementato il regionalismo negli anni '70. Delle prerogative dello stato il controllo diretto dovrebbe esercitarsi solo su difesa, tribunali, ordine pubblico e costruzione di infrastrutture perché pensioni, istruzione e sanità possono autogestirsi o essere parzialmente privatizzate.
"la Le Pen col 40% avrà incassato una grande vittoria" (Candido)
questo è l'esatto contrario del federalismo ...
il federalismo è l'attribuzione dei poteri, competenze, oneri e entrate fiscali direttamente al livello AMMINISTRATIVO più basso che le può assolvere (regioni, cantoni, provincie, comuni, lander, ecc...)
di questi servizi, lo stato centrale NON finanzia nulla, quindi gli amministratori locali devono "imparare" a gestirsi tutto con dovuta diligenza perchè sanno che non possono sforare pena la richiesta di nuove tasse ai loro cittadini non agli altri (come succede da decenni qui)
per le zone economicamente più sfortunate in quasi tutti i sistemi federali è poi prevista la perequazione tra gli enti che nel caso della Svizzera, NON è imposta dallo stato centrale ma gestita dalle autonomie stesse
i servizi centrali (esercito, rapporti con l'estero, grandi arterie, trasporti aerei, moneta, ecc....) sono pagati con una tassa che va allo stato centrale (di solito l'IVA)
Il Silenzio per sua natura è perfetto , ogni discorso, per sua natura , è perfettibile .