E’ l’incubo di ogni partito: avere più dirigenti che iscritti. E nonostante sia vincente da oltre un decennio, – quindici contando che il sindaco Paolo Dosi ha appena festeggiato solo un anno e mezzo di mandato e in provincia può contare su una trentina di primi cittadini su 48 – al Partito Democratico di Piacenza, quando si contano le tessere nel cassetto, tremano i polsi. Tanto che potrebbe essere a rischio il Congresso, che era previsto proprio in autunno. E non manca chi, in vista dell’atteso appuntamento, ironizza: “Sono più i dirigenti e gli eletti che non gli iscritti”, battuta che circola tra i corridoi della sede di viale Martiri della Resistenza. Così, se fino a qualche tempo fa era quasi impossibile venire a conoscenza del numero esatto di chi ha una tessera del partito, ora il vento è cambiato: sono 270, tra capoluogo e sedi provinciali. Pochi, pochissimi, secondo la segreteria regionale, che da Bologna ha paventato persino il rischio commissariamento.
Piacenza, Pd a rischio commissariamento: ?Pochi iscritti, sono più i dirigenti? - Il Fatto Quotidiano
nella terra di Kim IL Gargamella nessuno si iscrive al partito bananas ahahahah