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    La polizzzzia del webbbbe
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    Predefinito Rubavano legna nel bosco, 9 arresti in Basilicata e Calabria.

    AMBIENTE: RUBAVANO LEGNA NEL BOSCO, 9 ARRESTI IN BASILICATA E CALABRIA


    IN ITALIA AUMENTANO I TAGLI ABUSIVI E I FURTI DI LEGNAME. NELLO SCORSO ANNO SONO STATI 823 GLI ILLECITI PENALI CON 384 PERSONE DENUNCIATE, 4.014 ILLECITI AMMINISTRATIVI PER UN IMPORTO DI CIRCA 3.300.000 EURO, SU 40.179 CONTROLLI EFFETTUATI.

    Nove arresti e undici denunce sono stati eseguiti dal Corpo forestale dello Stato in due distinte operazioni in materia di utilizzazioni boschive, in Basilicata e in Calabria.
    In particolare, cinque persone sono state arrestate in flagranza per i reati di furto e danneggiamento aggravati nel corso di un'attività di controllo nel comune di Bella (PZ). I due lotti boschivi interessati, di estensione totale pari a circa 70 ettari, erano stati aggiudicati ad una ditta e si trovano in località Valle dei Tassi Bosco della Pietra e Costa Tesa Piano Ferraro in un bosco di alto fusto di cerro, con piante anche centenarie.
    Gli appostamenti della Forestale hanno permesso di accertare il comportamento criminoso di 15 dipendenti della ditta che, sotto la direzione di uno dei titolari, hanno tagliato circa 100 piante senza autorizzazione su una superficie di quasi 9.000 metri quadrati. Ulteriori accertamenti daranno la possibilità di valutare il danno economico subito dal Comune di Bella ed il danno ambientale e paesaggistico arrecato al bosco, causato dalle piante tagliate occultate in modo da impedirne il ritrovamento, e così da pregiudicare irreversibilmente il rinnovamento. Inoltre, alcune zone del bosco sono state percorse con l'escavatore, altra pratica vietata, e presentano evidenti segni di danneggiamento.
    Arrestate in flagranza di reato soltanto le cinque persone che hanno tenuto una condotta finalizzata a furto e danneggiamento. Per gli altri undici dipendenti è scattata comunque la denuncia in stato di libertà.
    Gli altri quattro arresti, avvenuti in Calabria, sono scaturiti dall'operazione svolta congiuntamente dal personale del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Catanzaro e Vibo-Mongiana, del Comando Provinciale di Reggio Calabria, della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura di Catanzaro e dei Comandi Stazione forestali di Davoli (CZ) , S. Vito Jonio (CZ) , Locri (RC) , S. Eufemia d'Aspromonte (RC) e Serra S. Bruno (VV).
    Sono stati così sorpresi gli operatori di una ditta boschiva, accanto ad un lotto boschivo di proprietà del comune di Guardavalle, sul quale sono in corso gli accertamenti sul possesso di tutte le autorizzazioni necessarie, che procedevano al taglio su una vasta area boscata di rilevante pregio naturalistico e soprattutto idrogeologico, in considerazione anche della rilevante pendenza del terreno interessato e della vicinanza al Parco Regionale delle Serre.
    Il taglio abusivo, in zona vincolata, ha interessato un'area di circa 10 ettari, dei quali 7 costituiti da bosco ceduo di leccio e circa 3 da un bosco di alto fusto di querce (farnia, rovere, farnetto e cerro) di notevole pregio, con un valore, solo dal punto di vista economico, di decine di migliaia di euro, in attesa di determinare la valutazione del danno ambientale, sicuramente di maggiore e più rilevante entità, prevista dalle norme a tutela dei beni paesaggistici ed ambientali.
    Oltre alla violazione della normativa in materia di tutela ambientale ed idrogeologica, trattandosi di un terreno boscato di proprietà del comune di Guardavalle, è stato contestato il furto aggravato ed il danneggiamento, e pertanto i quattro soggetti, tutti di Guardavalle, sono stati tratti in arresto e sono stati sequestrati sia il materiale legnoso proveniente dal taglio abusivo, sia i mezzi e le attrezzature impiegate. Con rito direttissimo, il giudice ha convalidato l'arresto e disposto l'obbligo di firma presso il locale Comando Stazione dei Carabinieri.
    Quelli appena descritti sono soltanto due casi di un fenomeno in continuo aumento soprattutto nell'ultimo trimestre. Dalle ultime indagini svolte dai Forestali è emerso come questi eventi si siano concentrati maggiormente nel Centro-Sud della penisola e spesso nei Parchi Nazionali e Aree demaniali.
    Il legname derivato da tali furti ha dato origine ad un nuovo canale di commercializzazione del materiale che viene rivenduto facilmente a prezzi convenienti. Il tutto genera attrazione di potenziali acquirenti che inconsapevolmente si macchiano di reati quali la ricettazione o l'incauto acquisto, oltre ad attivare un meccanismo di concorrenza sleale nei confronti di venditori regolari.
    E' bene ricordare come oggi sia più semplice individuare i responsabili di condotte illecite grazie all'ausilio di nuovi sistemi di rilevamento, che permettono di effettuare controlli specifici atti a identificare le aree colpite dal fenomeno.
    I dati ufficiali, relativi all'anno 2012, registrano un totale di 823 illeciti penali che hanno portato al deferimento di 384 persone, 4.014 illeciti amministrativi per un importo pari a 3.332.775 euro, su 40.179 controlli effettuati.
    Il Corpo forestale dello Stato ha lo scopo di migliorare la qualità ed il valore ambientale delle nostre foreste, per questo continua la sua attività di tutela dell'ambiente attraverso la prevenzione e la repressione di condotte illecite che comportino danni ai soprassuoli forestali del territorio nazionale.

    Corpo Forestale dello Stato - AMBIENTE: RUBAVANO LEGNA NEL BOSCO, 9 ARRESTI IN BASILICATA E CALABRIA




    Questo per RIMARCARE la differenza fra OPERAI FORESTALI calabresi, che quei boschi dovrebbero manutenere e difendere dagli incendi boschivi, e il CORPO FORESTALE DELLO STATO, un corpo di polizia attivo nella difesa dell'ambiente e del territorio, oltre che una delle 5 polizie che lo stato italiano ha.

    Diamo anche qualche numero, giusto per rimarcare le notizie ai soliti legaioli che parlano a vanvera...il personale del CORPO FORESTALE DELLO STATO in servizio in Calabria è di circa 700 unità, suddiviso fra comando regionale, comandi provinciali, Comandi Territoriali per l'Ambiente (presenti all'interno dei parchi nazionali) e comando stazione, sparsi uniformemente su tutto il territorio.

    Da NON confondere con gli OPERAI FORESTALI, dipendenti della REGIONE CALABRIA, in numero circa di 20.000 unità, vero flagello delle casse pubbliche e emblema del clientelismo imperante al sud ed in particolare in Calabria.

    Tanto per la precisione.....


    P.S. Si...il furto di legname è un reato....per l'appunto quello di furto, Art. 624 del Codice Penale - Furto; Art. 625 del Codice Penale n.2 e 7 - circostanze aggravanti
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  2. #2
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    Predefinito Re: Rubavano legna nel bosco, 9 arresti in Basilicata e Calabria.

    Tanto per rimarcare l'ottimo lavoro dei colleghi della Calabria, molto attivi, eccone un'altra...sono cose degli ultimi giorni ovviamente, non cose di anni e anni.

    OPERAZIONE "ORO ROSSO": ARRESTI E SEQUESTRI DELLA FORESTALE PER RICETTAZIONE DI RAME NEL REGGINO

    GRAZIE ALL'ATTIVITÀ INVESTIGATIVA E ALLE RIPRESE VIDEO È STATO POSSIBILE INTERROMPERE UN TRAFFICO DI RAME DI PROVENIENZA ILLECITA

    Comando Provinciale Reggio Calabria


    Reggio Calabria, 23 settembre 2013 - Due misure di custodia cautelare in carcere per ricettazione di cavi di rame sono state disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palmi ed eseguite nella giornata di oggi dal Corpo forestale dello Stato su richiesta della Procura della Repubblica locale nei confronti di un 47enne, già noto all'Autorità Giudiziaria per analogo reato, socio di un'azienda di Gioia Tauro operante nel settore del recupero dei rottami ferrosi, e un 53enne, entrambi residenti a Gioia Tauro.
    Il sequestro dell'intero patrimonio aziendale, ammontante ad alcuni milioni di euro, è stato effettuato sempre dietro disposizioni del Giudice per le Indagini Preliminari.
    Questo il risultato dell'operazione "Oro Rosso", così denominata per l'alto valore economico e per le preziose caratteristiche fisiche e chimiche del rame, che rappresenta la conclusione di una proficua attività investigativa effettuata dal Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale di Reggio Calabria e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi e ha visto l'impiego di circa 50 unità di personale supportate da un elicottero del Centro Operativo Aeromobili del Corpo forestale dello Stato di stanza a Lamezia Terme.
    L'operazione ha preso avvio da un sequestro penale effettuato nel luglio scorso presso la società di Gioia Tauro. All'interno dell'azienda, infatti, i Forestali avevano rinvenuto e sequestrato una tonnellata e mezza di cavi di rame presumibilmente provenienti dal furto operato nei giorni precedenti sulle linee elettriche ad alta tensione dell'ENEL, così come attestato dai tecnici specializzati della Società elettrica. Era scattata quindi da parte del Nucleo Investigativo, sotto lo stretto coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, un'intensa attività investigativa che, sfruttando anche alcune videoriprese dell'area aziendale, ha portato ad individuare un episodio in cui il 53enne presunto responsabile conferiva alla società un ingente quantitativo di cavi di rame abilmente occultato nel cassone di un automezzo, a fronte di una cospicua contropartita in danaro da parte del socio della ditta. Dagli accertamenti è emerso che anche in questo caso si sarebbe trattato di materiale di provenienza furtiva.
    Durante le ispezioni all'interno del complesso aziendale è stata riscontrata la presenza di altre quattro tonnellate di rame in fili di grosso diametro, la cui provenienza sarà oggetto di attenta valutazione.
    Con questa significativa operazione diretta dalla Procura di Palmi, frutto di una proficua e capillare azione investigativa del Corpo forestale dello Stato di Reggio Calabria in perfetta sinergia con i vertici dell'ENEL S.p.A., si ritiene sia stata smantellata una delle più importanti centrali per la ricettazione del rame di provenienza illecita operante in provincia di Reggio Calabria.
    Da alcuni anni i furti di rame sono divenuti molto frequenti, con gravi ricadute, oltre che economiche anche sociali, considerati i conseguenti disservizi che vengono a crearsi sull'erogazione di servizi di pubblica utilità. Un vero allarme sociale che il legislatore ha inteso recepire prevedendo, in un recente decreto legislativo, l'inasprimento delle pene e l'obbligatorietà dell'arresto in flagranza di reato, specificatamente per i reati di ricettazione di tutte le componenti metalliche ed altro materiale proveniente da furto operato sulle infrastrutture destinate all'erogazione di energia, di servizi di trasporto e delle telecomunicazioni.
    L'attività investigativa è ancora in corso e non si esclude che possa portare ad ulteriori sviluppi.

    Corpo Forestale dello Stato - OPERAZIONE "ORO ROSSO": ARRESTI E SEQUESTRI DELLA FORESTALE PER RICETTAZIONE DI RAME NEL REGGINO
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  3. #3
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    Predefinito Re: Rubavano legna nel bosco, 9 arresti in Basilicata e Calabria.

    Sempre nel solo mese di Settembre....mettiamo anche i colleghi di Firenze

    AMBIENTE:TAV, ARRESTATO PRESIDENTE DEL CONSORZIO NODAVIA DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO DI FIRENZE

    SONO CINQUE LE MISURE CAUTELARI DISPOSTE DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI FIRENZE A SEGUITO DELLE PERQUISIZIONI EFFETTUATE A GENNAIO NELL'AMBITO DELL'INCHIESTA DELLA TAV PER LA COSTRUZIONE DELLA TRATTA DELL'ALTA VELOCITÀ VICINO A FIRENZE.

    Comando Provinciale di Firenze


    Il personale del Corpo forestale dello Stato della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Firenze, ha proceduto su disposizione della stessa, all'arresto del Presidente del Consiglio di Amministrazione della consortile NODAVIA, aggiudicataria dei lavori per l'Alta Velocità del nodo ferroviario di Firenze. L'indagine, partita nel 2010 grazie ad alcuni accertamenti svolti dal personale del Corpo forestale dello Stato che opera in provincia Firenze, aveva fatto emergere un consistente traffico di rifiuti speciali, smaltiti illegalmente, nonché la truffa ai danni della Rete Ferroviaria Italiana #RFI#. Si tratta di rifiuti derivanti dalle perforazioni avvenute sullo snodo dei lavori dell'Alta Velocità nei pressi di Firenze, nel tratto interessato dagli interventi infrastrutturali previsti per la realizzazione della linea Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Napoli. Tra i reati contestati: frode per omesso o carente monitoraggio rispetto agli obblighi e alle prescrizioni di fornitura, falso in atti pubblici per occultare l'omesso monitoraggio, frode riguardante la riduzione del numero delle frese di scavo, associazione a delinquere finalizzata a compiere truffe ai danni della stazione appaltante. Inoltre: attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti e nello specifico gestione dei fanghi di scavo delle paratie come terre destinate all'agricoltura e trattamento degli stessi fanghi in siti non autorizzati con scarichi in falda e destinazione a siti non idonei, truffa ai danni di RFI per lo smaltimento dei fanghi falsamente dichiarato conforme alla legge, tentativo di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti relativi ai fanghi di perforazione della fresa di scavo, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e abuso di ufficio in ordine a ogni profilo di illegittimità nell'esecuzione dell'appalto, per aver attivato e messo in esercizio, in concorso con altri, sette scarichi di acque reflue industriali senza autorizzazione.

    Corpo Forestale dello Stato - AMBIENTE:TAV, ARRESTATO PRESIDENTE DEL CONSORZIO NODAVIA DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO DI FIRENZE
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  4. #4
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    Predefinito Re: Rubavano legna nel bosco, 9 arresti in Basilicata e Calabria.

    E ora qualcosa di...nostro.

    INCENDI: DENUNCIATO UN INCENDIARIO SERIALE NEL COMUNE DI GENOVA

    L'UOMO È STATO INCASTRATO DALLE IMMAGINI RIPRESE DA UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA

    COMANDO PROVINCIALE GENOVA


    Genova, 11 settembre 2013 - Denunciato a piede libero per incendio boschivo doloso plurimo un cinquantenne, dipendente ospedaliero, presunto responsabile di una serie di incendi divampati tra fine agosto e inizio settembre nel Comune di Genova.
    Grazie all'attività investigativa congiunta dei Forestali del Comando Stazione di Genova-Prato e del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Genova, e del personale della Polizia Municipale del Distretto III Molassana (GE), si è giunti all'identificazione del responsabile materiale degli incendi.
    L'uomo era stato già notato da alcuni testimoni che ne avevano fornito una descrizione precisa, poi confermata dalle immagini riprese da una telecamera di controllo di proprietà del Comune di Genova, posta nel piazzale di Forte di Santa Tecla (GE).
    Gli incendi avevano causato, oltre i danni alla vegetazione, un elevato allarme fra gli abitanti del quartiere cittadino, data la vicinanza alle abitazioni, e soprattutto ad uno stabilimento di vendita di fuochi d'artificio, circostanza per la quale all'uomo sarà contestato anche l'aggravante del "pericolo per edifici".

    Corpo Forestale dello Stato - INCENDI: DENUNCIATO UN INCENDIARIO SERIALE NEL COMUNE DI GENOVA

    A breve ne arriveranno altri....
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  5. #5
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    Predefinito Re: Rubavano legna nel bosco, 9 arresti in Basilicata e Calabria.

    Tutti che si indignano... Si sa che la gente che taglia legna abusivamente è rara...
    TIOCFAIDH ÁR LÁ
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    Predefinito Re: Rubavano legna nel bosco, 9 arresti in Basilicata e Calabria.

    Citazione Originariamente Scritto da RibelleInEsilio Visualizza Messaggio
    Tutti che si indignano... Si sa che la gente che taglia legna abusivamente è rara...
    Ora un po' meno. Con la crisi che c'è ed i prezzi per il carburante, stufe e caminetti stanno tornando in auge.
    .
    L'ultimo uomo ad essere entrato in Parlamento con intenzioni oneste.

    Non basta negare le idee degli altri per avere il diritto di dire "Io ho un'idea". (G. Guareschi)

  7. #7
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    Predefinito Re: Rubavano legna nel bosco, 9 arresti in Basilicata e Calabria.

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  8. #8
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    Predefinito Re: Rubavano legna nel bosco, 9 arresti in Basilicata e Calabria.

    Citazione Originariamente Scritto da Guy Fawkes Visualizza Messaggio
    Ora un po' meno. Con la crisi che c'è ed i prezzi per il carburante, stufe e caminetti stanno tornando in auge.
    No...sono rimaste più o meno invariate.
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  9. #9
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    Predefinito Re: Rubavano legna nel bosco, 9 arresti in Basilicata e Calabria.

    Dal titolo pensavo fossero dei vecchietti che rubavano un paio di cariolate di legna ... brava la forestale
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  10. #10
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    Predefinito Re: Rubavano legna nel bosco, 9 arresti in Basilicata e Calabria.

    Citazione Originariamente Scritto da Seyen Visualizza Messaggio
    No...sono rimaste più o meno invariate.
    .....ma è il prezzo della legna che è molto aumentato Seyen ......ecco allora crearsi un mercato interessante .....

 

 
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