Questi thread chilometrici mi piacevano un casino...anche se non riuscivo mai a leggere tutti i post.Lo Stalinismo metodologico è una medicina che andrebbe bene in alcuni stati.
Questi thread chilometrici mi piacevano un casino...anche se non riuscivo mai a leggere tutti i post.Lo Stalinismo metodologico è una medicina che andrebbe bene in alcuni stati.
C'è da dire che Stalin non era particolarmente favorevole alle unità di elitès e agli specialisti in generale, basti pensare alla sua durissima polemica con Trotskj in merito all'organizzazione dell'armata rossa e, in seguito, al suo suicida attaccamento a dottrine militari sorpassate che però avevano sperimentato nela guerra civile i suoi "militari di fiducia" (responsabili del disastro finlandese).
Alt, però, il Manifesto non è nemmeno un'opera ideologica, è un pamphlet di propaganda. La teoria politico-sociale di Marx non si trova certo compendiata lì
Il superamento della specializzazione è visto come una conquista, non come una imposizione livellatrice, l'Uomo che, fondamentalmente, continua sempre di più a perfezionarsi e accrescere le proprie capacità, addestrandosi e riqualificandosi. Per distinguere adeguatamente i due piani, e anche collocare le opere marxiane nel loro contesto, consiglio l'interessante, anche se piuttosto "tecnico", libro di Guido Carandini "Un altro Marx. Lo scienziato liberato dall'utopia".