Il18 aprile del 1945 quello che restava fisicamente di Mussolini, che aveva ancora da compiere 62 anni, si riunì nel palazzo della Prefettura di Milano, aisuoi ultimi fedelissimi, AldoResega, Carlo Borsani, Solaro, Pavolini, Porta, Preziosi, Mezzasoma, Bombacci ecc. e alla fine, con la sua amante Claretta Petacci, travestito da soldato tedesco, cercò di fuggire verso la Svizzera su un camion militare della Wehrmacht, mescolato a militari tedeschi. Fu la fine ignomigniosa di un uomo che per oltre venti anni aveva condizionato l’Italia,portandola a combattere, assolutamente impreparata, tre guerre di cui l’ultima aveva lasciato il Paese assolutamente disastrato.
Fu un crepuscolo tragico degno perfettamente in linea con la figura di un uomo che sarebbe stato davvero meglio non fosse mai nato, che certamente l’Italia ne avrebbe avuto enormi vantaggi.
Ieri a Palazzo Grazioli l’ultimo duce della politica italiana, circondato dai suoi Pavolini, le ridicole Santanchè, il piduista Cicchitto, signorsì Alfano, gli Schifano delle pesanti ombre mai diradate, l’assurdo, improponibile e incapace Brunetta e tutti i duri(puri manco per niente) del suo movimento che, nei fatti, ha tradito anchela Destra liberale che in Italia è scomparsa, sta chiaramente cercando una viadi fuga , non verso la Svizzera ma verso un destino che ormai niente e nessuno potrà modificargli, dimostrando un’assoluta mancanza di dignità e dipragmaticità in un comportamento schizoide che nonpotrà che ripercuotersi purtroppo anche sulla salute dell’intero Paese.
Un crepuscolo di finti dei assolutamente indecente e vergognoso, del tutto alieno agli interessi del Paese che li ha sostenuti, e anche profumatamente pagati, fino ad oggi.