Berlusconi al Pdl: "Ho deciso da solo"

[salvo.gerli]

Pdl, confronto a Palazzo Grazioli tra Berlusconi e Alfano





Sul banco degli imputati ci finisce Angelino Alfano.

Nel Pdl è l'ora del chiarimento. Del redde rationem. E' l'ora delle decisioni: il partito si spaccherà tra chi vuole le elezioni e chi, invece, vuole sostenere ancora il governo Letta?

Prima che la palla passi al Parlamento con il voto di fiducia, il duello si gioca a Palazzo Grazioli.

Ore 12 di martedì primo ottobre. Da Silvio Berlusconi, appunto, c'è Alfano, stretto nella morsa del tandem dei falchi: il neo-super falco, il Cavaliere, e il fidatissimo Denis Verdini.

La notizia del vertice nella residenza romana è stata fatta trapelare da fonti parlamentari. Il vicepremier e segretario azzurro dovrà rendere conto al leader delle sue ultime prese di posizione.

Dovrà decidere: o con Silvio o contro Silvio.


Faccia a faccia - Dall'esito di questo confronto dipende il futuro delle larghe intese: verranno archiviate già nel voto di fiducia di mercoledì, oppure grazie a pezzi del Pdl - capeggiati appunto da Alfano, Lupi e Quagliariello - riusciranno a vivacchiare ancora?

In caso di scissione, secondo le ultime indiscrezioni di stampa, sarebbero una quarantina i senatori azzurri pronti ad accordare nuova fiducia a Letta.

Se dal vertice di Palazzo Grazioli uscisse un partito compatto (difficile però ipotizzarlo), al premier resterebbe soltanto la strada di una maggioranza alternativa (Letta, infatti, ha rifiutato i "sette giorni" proposti da Berlusconi per votare su Iva, Imu e approvare la legge di stabilità).


Spacchettamenti - Ma anche nel caso in cui nel vertice venisse sancita una sorta di tregua armata tra Berlusconi e il teorico delfino Alfano, la spaccatura nel medio periodo del Pdl/Forza Italia appare insanabile.

Come detto, non c'è solo Alfano a spingere per uno spacchettamento.

Lupi, Quagliariello e anche Mario Mauro spingono affinché le strade si separino: troppi i sospetti, i timori e i dubbi dopo la svolta corsara del Cavaliere.

Il percorso, ora, è obbligato: prima il vertice, quindi il voto di fiducia.

Soltanto dopo avremo le idee chiare su ciò che sarà del governo. E del Pdl.

...
SI ACCETTANO SCOMMESSE...



...non ho alcun dubbio...SOLO uno dei due PORTA I VOTI...

Faccia a faccia tra Berlusconi e Alfano. Santanchè: "Offro la mia testa ad Alfano"

Incontro Berlusconi-Alfano. Santanchè: "Mi risulta che il segretario Alfano ha chiesto la mia testa come condizione per mantenere l’unità del Pdl-Forza Italia"


Faccia a faccia. Tra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano è arrivato il redde rationem. Il segretario del Pdl è arrivato a Palazzo Grazioli poco dopo mezzogiorno per un vertice tra il Cavaliere e lo stato maggiore del partito.



Tra i presenti i capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta, il coordinatore Denis Verdini e il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.
Contenuti correlati

• Il Cav striglia gli ex ministri, alta tensione con Alfano

Ieri Berlusconi ha detto di aver chiarito tutto con i ministri, seppur bacchettandoli ("i panni sporchi si lavano in famiglia"), ma la tensione nel partito resta alta.

E il rischio spaccatura è ben presente. Non c'è solo Alfano a spingere per uno spacchettamento. Con lui anche Lupi, Quagliariello e Mario Mauro.

"Sono sempre ottimista, molto ottimista".

Il ministro dimissionario delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha risposto così ai cronisti che gli chiedevano se il Governo "ce la farà" a superare la questione di fiducia che sarà posta in Parlamento. Quanto al confronto interno nel Pdl e alla crisi, Lupi ha affermato: "La mia posizione la conoscete". A un certo punto tutti i big del partito hanno lasciato la residenza romana del Cavaliere. È rimasto solo Alfano. Il faccia a faccia pare dunque strategico per stabilire come il Pdl-Fi si comporterà domani in occasione delle comunicazioni del premier Enrico Letta alle Camere.

Nel frattempo, l'esponente del Pdl Daniela Santanchè ha dichiarato:

"Mi risulta che il segretario Alfano ha chiesto la mia testa come condizione per mantenere l’unità del Pdl-Forza Italia. Detto che ciò dimostra la strumentalità della protesta in corso da parte dei nostri ministri dimissionari, non voglio offrire alibi a manovre oscure e pericolose. Pertanto la mia testa la offro spontaneamente al segretario Alfano, su un vassoio d’argento, perché l’unica cosa che mi interessa per il bene dei nostri elettori e dell’Italia è che su quel vassoio non ci finisca quella del presidente Berlusconi".

...

...graaaaande Pitonessa!

[mirkevicius]

Pdl, confronto a Palazzo Grazioli tra Berlusconi e Alfano





Sul banco degli imputati ci finisce Angelino Alfano.

Nel Pdl è l'ora del chiarimento. Del redde rationem. E' l'ora delle decisioni: il partito si spaccherà tra chi vuole le elezioni e chi, invece, vuole sostenere ancora il governo Letta?

Prima che la palla passi al Parlamento con il voto di fiducia, il duello si gioca a Palazzo Grazioli.

Ore 12 di martedì primo ottobre. Da Silvio Berlusconi, appunto, c'è Alfano, stretto nella morsa del tandem dei falchi: il neo-super falco, il Cavaliere, e il fidatissimo Denis Verdini.

La notizia del vertice nella residenza romana è stata fatta trapelare da fonti parlamentari. Il vicepremier e segretario azzurro dovrà rendere conto al leader delle sue ultime prese di posizione.

Dovrà decidere: o con Silvio o contro Silvio.


Faccia a faccia - Dall'esito di questo confronto dipende il futuro delle larghe intese: verranno archiviate già nel voto di fiducia di mercoledì, oppure grazie a pezzi del Pdl - capeggiati appunto da Alfano, Lupi e Quagliariello - riusciranno a vivacchiare ancora?

In caso di scissione, secondo le ultime indiscrezioni di stampa, sarebbero una quarantina i senatori azzurri pronti ad accordare nuova fiducia a Letta.

Se dal vertice di Palazzo Grazioli uscisse un partito compatto (difficile però ipotizzarlo), al premier resterebbe soltanto la strada di una maggioranza alternativa (Letta, infatti, ha rifiutato i "sette giorni" proposti da Berlusconi per votare su Iva, Imu e approvare la legge di stabilità).


Spacchettamenti - Ma anche nel caso in cui nel vertice venisse sancita una sorta di tregua armata tra Berlusconi e il teorico delfino Alfano, la spaccatura nel medio periodo del Pdl/Forza Italia appare insanabile.

Come detto, non c'è solo Alfano a spingere per uno spacchettamento.

Lupi, Quagliariello e anche Mario Mauro spingono affinché le strade si separino: troppi i sospetti, i timori e i dubbi dopo la svolta corsara del Cavaliere.

Il percorso, ora, è obbligato: prima il vertice, quindi il voto di fiducia.

Soltanto dopo avremo le idee chiare su ciò che sarà del governo. E del Pdl.

...
SI ACCETTANO SCOMMESSE...



...non ho alcun dubbio...SOLO uno dei due PORTA I VOTI...

[salvo.gerli]

Veramente altro che scoglio, ci stai scoglionando con ste stronzate ridicole

...bisogna averli i COGLIONI per farsi scoglionare...TU certo NON fai parte degli aventi i requisiti minimi...

[Namaskar]

...bisogna averli i COGLIONI per farsi scoglionare...TU certo NON fai parte degli aventi i requisiti minimi...

salvina gerla, la servetta scema del nano.... con la la sua fine sarai costretto a mendicare, almeno che non trovi un altro padrone che ti accolga.
Altro non sai fare nella vita : leccare il culo ai padroni!

[Namaskar]

...bisogna averli i COGLIONI per farsi scoglionare...TU certo NON fai parte degli aventi i requisiti minimi...

Ci stai ad un confronto? e non scappare questa volta, mezzasega...

[Jeff.]

Ma non era il PD che doveva spaccarsi?

Inviato dal mio Galaxy Nexus usando Tapatalk 4

[Niemand]

Come disse Berlusconi ai suoi fidati ministri? Ah, io so io e voi non siete un cazzo.

Ecco perche' e' importante votare con una legge elettorale decente e non trovarsi per parlamentari mignotte e lecchini.

[yure22]

questo salvogerli andrebbe bannato per sempre.

Dipendesse dalla befana sarebbe così.
Fortemente democratici i democratici.

[yure22]

Come disse Berlusconi ai suoi fidati ministri? Ah, io so io e voi non siete un cazzo.

Ecco perche' e' importante votare con una legge elettorale decente e non trovarsi per parlamentari mignotte e lecchini.

Solo bugiardi e ladri.
Abbiamo ancora tante bancheeeeeeeee

[yure22]

Totò chiedeva al vigile urbano milanese :
"Scusi signor vigile, per andare, dove devo andare, per dove devo andare"?

Io alla pol stradale chiederei :
" scusi signor poliziotto per andare da genova a milano che autostrada debbo prendere, visto che i postcomunisti se ne sono pappati mezza"?