Leggendo il libro di Vespa "Il Duello" (del 1995), ho trovato questa bella prolusione di Rocco Buttiglione.
E' riportata parola per parola, vi chiedo un atto di fiducia, non conosco link.
Che cos'è la D.C.?
E' un partito che nasce dalla "Rerum Novarum", l'enciclica sociale di Leone XIII, come tanti altri partiti democratico-cristiani e contadini europei che sorgono in molti Paesi tra la fine del secolo scorso e l'inizio di questo [ndr: siamo nel 1994]. E' la D.C. di Sturzo e di De Gasperi che hanno votato milioni di italiani. E' la D.C. degli elettori. Questa D.C. considera Fascismo e comunismo come due forme del male del secolo, comprende che al tempo della massima potenza del Fascismo si potesse fare un'alleanza tattica con i comunisti per batterlo, giudica che dopo la caduta del Fascismo l'avversario principale è il comunismo e per questo comprende, appoggia e giustifica la rottura con i comunisti fatta da De Gasperi nel 1947. Questa D.C. non ha paura del bipolarismo, come la D.C. tedesca che lo accetta tranquillamente.
L'altra D.C. è invece quella degli eletti. Ritiene che il Fascismo sia un male metafisico e non un male storico variegato di bene, come dice Benedetto Croce. Capovolge il giudizio di Pio XI (il comunismo e è intrinsecamente malvagio, per accidente può essere buono) sostenendo che il comunismo è buono e solo per accidente può essere malvagio. Vede il futuro del Paese nella sintesi tra Cattolicesimo e comunismo e poiché il fatto che l'Italia abbia tollerato il fascismo la porta a dire che non ci si può fidare dell'Italia, mette la società civile italiana sotto la tutela del sistema dei partiti. E' qui che nascono da un lato il consociativismo, dall'altro la lottizzazione.
Rocco Buttiglione.