Mauri, condanna a 9 mesi. Lazio, 50mila di ammenda

Questa la decisione in secondo grado della Corte di Giustizia della Figc che aumenta di tre mesi la penalità del centrocampista biancoceleste e un'ammenda per il club. Nessuna penalità

ROMA - Sanzione aggravata da sei a nove mesi di squalifica per Stefano Mauri, centrocampista della Lazio accusato nel processo sul calcioscommesse di omessa denuncia per Lazio-Genoa del 11 maggio 2011. Questa la decisione in secondo grado della Corte di Giustizia della Figc. Ammenda di 50.000 euro per la Lazio, niente penalità. Ora, molto probabilmente, ci sarà il ricorso dei legali del calciatore e della società al Tnas. La Procura invece non potrà appellarsi. Sostanzialmente a Mauri è stata attribuita l'omessa denuncia anche per l'altra partita contestata dalla Procura Federale, Lecce-Lazio (22 maggio 2011), per la quale in primo grado il calciatore era stato assolto.

IL DISPOSITIVO DELLA PROCURA - «La C.G.F, sugli appelli riuniti nn. 1), 2) e 3), vista la propria ordinanza interlocutoria in data 16.8.2013, acquisiti e valutati gli ulteriori elementi istruttori, così dispone, allo stato degli atti: - accoglie in parte il reclamo della Procura Federale, e, per l’effetto, visto l’art. 7, comma 7, C.G.S., applicato anche in relazione alla gara Lecce/Lazio del 22.5.2011, infligge al calc. Mauri Stefano la sanzione della squalifica per complessivi mesi 9, nonché alla S.S. Lazio S.p.A. la sanzione complessiva dell’ammenda di € 50.000,00 (cinquantamila/00). - respinge i ricorsi del calc. Mauri Stefano e della S.S. Lazio S.p.A. con incameramento delle relative tasse».

GLI AVVOCATI DI MAURI - Amilcare Buceti, a Radio Manà Sport, commenta così la decisione della Corte Federale di aggravare la squalifica di Mauri da sei a nove mesi: «È una sentenza poco comprensibile, sproporzionata e non equa. A caldo trovo poco comprensibile questa sanzione di nove mesi, era già inflittiva quella di sei mesi. Dovremo leggere le motivazioni per capire la decisione della Corte. Sembra una sanzione sproporzionata, non è stata raccolta nessuna prova oggettiva. Qualunque sanzione che preveda una squalifica del nostro assistito è una sconfitta. Ripeto, non esistevano prove che riconducevano a una colpevolezza. Si tratta di una valutazione che la Corte ha fatto per troppa sensibilità verso stimoli ambientali. Impugneremo la sentenza al Tnas, non è una sanzione equa anche riguardo ai casi precedenti. Mauri non ha partecipato ad alcuna manipolazione di alcuna manifestazione sportiva. Stefano ha contestato energicamente l'ipotesi di omessa denuncia, che non trova elementi oggettivi. Stefano ci ha confermato che la consegna dei biglietti all'amico Zamperini avveniva da anni».

Mauri, condanna a 9 mesi. Lazio, 50mila di ammenda

avendo seguito il caso non vedo neanche io tutte queste prove contro di lui, anzi, non ci sono per niente, ci sono solo dei sospetti