Non stiamo a inserire articoli sulle centinaia di stranieri morti poco prima di toccare terra, su internet e in televisione se ne parla già tanto, per cui saremmo superflui e noiosi.
Malgrado l' Europa e l' Occidente in generale stia diventando una fogna di povertà, austerità, assenza di libertà, corruzione, malattia, in molte altre nazioni tante persone pensano che non sia così, per cui si sobbarcano enormi rischi, spese, fatiche, sfacchinate credendo di trovare in terre già diverse per paesaggio, clima, abitudini culinarie, lingua, usanze (mi riferisco alle piccole cosetine giacché per le grandi cose ormai le differenze non ci sono più) l' opportunità di risolvere i loro problemi. Tanta gente insomma si sobbarca rischi e spese immani per lasciare le loro patrie e provare a stanziarsi nelle terre occidentali, prendendosi delle sonore cantonate.
Per evitare delusioni e tragedie come quella di Lampedusa, bisogna dire la verità. No, non sono le solite banalità della destra radicale su difesa di un identità assente e cambiata sulla base di processi storico-culturali a cui gli stranieri sono estranei, su una legalità che alla fine è un orpello delle democrazie borghesi e massoniche, no. Diciamo solo che l' occidente deve piantarla di presentarsi bene, dicendo a chiare lettere che sta diventando una fogna piena di problemi, facendo capire che arrivare qui è fatica e soldi buttati nel cesso. Questo intendiamo per dire la verità. Ad esempio, in Eritrea si mandino i documentari di Presa Diretta per far capire come è malmessa l' Italia.
L' imperialismo è anche culturale, quindi per essere padroni bisogna mostrare finto oro che luccica, ecco così che i vari sfortunati per motivi economici ma anche esistenziali e familiari volano come mosche. Diciamo basta con la propaganda che l' occidente è il migliore dei mondi possibili perché da alcuni di anni non è più così e sarà sempre peggio.
Quindi, ripetiamo, si dica che al terzo mondo che non va tutto bene, anzi, che non siamo ancora a livello dei paesi più poveri del pianeta solo perché siamo stati previdenti su una cosa: la prolificità demografica.
Invitiamo gli aspiranti migranti a lasciar perdere, non ne vale la pena. Poi non sappiamo le motivazioni per cui vorrebbero andarsene, chi magari è oppresso dalla povertà, dalla fame, dall' assenza di futuro, chi non va d' accordo con i genitori, chi magari vorrebbe più divertimento, chi mettersi alla prova, chi vede la sua vita minacciata da guerra. Ma certe pulsioni sfogatele là dove siete, tanto qua farete solo la figura dei creduloni, dei rompiscatole. Dando battaglia dove siete, almeno conoscerete i vostri polli.
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