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    Predefinito Elezioni Politiche aperte a tutti i cittadini della Eu

    Secondo voi per favorire il processo di integrazione europea non si dovrebbe abolire l'assurdo requisito della "cittadinanza" per i candidati alle elezioni politiche?
    Ad oggi un cittadino europeo, ma non italiano, non può presentarsi alle elezioni politiche ma solo alle elezioni amministrative e questa "limitazione" vale in tutti i paesi della Eu.

    A mio avviso un eventuale ricorso presso la Corte Europea non potrebbe non essere accolto, anche perchè se il principio per le elezioni amministrative (sia elettorato passivo che attivo) è quello della residenza, lo stesso dovrebbe valere per le elezioni politiche.

    Pensiamoci un attimo, se il 70/80% delle leggi di un paese è legato (direttamente o indirettamente) alla "legge Comunitaria", ha ancora ragione di esistere la differenza tra elezioni politiche ed elezioni amministrative?

  2. #2
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    Predefinito Rif: Elezioni Politiche aperte a tutti i cittadini della Eu

    La distinzione ha fondamento, certo, ed è insita negli aggettivi. Amministratori son quello persone più vicine ai cittadini, che materialmente devono adoperarsi per porre in essere servizi, tutela dei diritti,... è bene che sian scelti dai residenti, fruitori della loro opera. A livello politico, invece, vengon prese le "decisioni di fondo", e sarebbe altresì pericoloso che un cittadino di un altro stato fosse eletto alla massima carica nello stato in cui vive.

  3. #3
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    Predefinito Rif: Elezioni Politiche aperte a tutti i cittadini della Eu

    Citazione Originariamente Scritto da •Sorz• Visualizza Messaggio
    La distinzione ha fondamento, certo, ed è insita negli aggettivi. Amministratori son quello persone più vicine ai cittadini, che materialmente devono adoperarsi per porre in essere servizi, tutela dei diritti,... è bene che sian scelti dai residenti, fruitori della loro opera. A livello politico, invece, vengon prese le "decisioni di fondo", e sarebbe altresì pericoloso che un cittadino di un altro stato fosse eletto alla massima carica nello stato in cui vive.
    si ma quando il 70/80% delle leggi è conforme alle direttive "comunitarie" capisci che il politico nazionale finisce per essere un mero esecutore della volontà altrui (= un amministratore) e pertanto viene meno la distinzione che tu fai.
    anche le regione hanno competenze legislative (nel quadro nazionale), però li non dici che hanno potere politico ma amministrativo; lo stesso discorso lo si potrebbe fare a livello nazionale

  4. #4
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    Predefinito Rif: Elezioni Politiche aperte a tutti i cittadini della Eu

    Citazione Originariamente Scritto da cesant Visualizza Messaggio
    si ma quando il 70/80% delle leggi è conforme alle direttive "comunitarie" capisci che il politico nazionale finisce per essere un mero esecutore della volontà altrui (= un amministratore) e pertanto viene meno la distinzione che tu fai.
    anche le regione hanno competenze legislative (nel quadro nazionale), però li non dici che hanno potere politico ma amministrativo; lo stesso discorso lo si potrebbe fare a livello nazionale
    In Italia sotto questo profilo siamo un cantiere aperto. Considera che previsioni di un forte e progressivo decentramento eran state inserite in Costituzione, ma -per dirne una- le regioni son state istituite solo negli anni '70. Non si vuole il decentramento, checchè se ne dica. Non si vuole a destra, al centro o a sinistra. Periodicamente, per vantaggi personali\di partito, i vari leader politici si richiamano alla Costituzione. In verità, solo a quella parte di Costituzione che fa loro comodo.
    La distinzione fra politica e amministrazione dovrebbe esservi, ma spesso è troppo sottile. Son tutti politici e tutti amministratori, visto che l'abbozzo di decentramento in cui viviamo è ingarbugliato e incapace di produrre effetti.

    Nel dettaglio: l'UE fissa i principi, che dovrebbero far gli interessi dell'Unione e tendere all'unificazione delle legislazioni. I singoli stati li recepiscono, e legiferano attenendovisi, oppure inseriscono la disciplina di dettaglio. Le regioni (in Germania, ad esempio, si parla di Land) inseriscono gli ultimi dettagli e attuano la pratica. Oppure inseriscono esse stesse la disciplina di dettaglio qualora la materia sia di loro esclusiva competenza.
    Così posta, la questione è semplice: stato e regioni son organi politici, le provincie son miste, i comuni son amministrativi. Nella pratica, le regioni son ancor oggi impossibilitate ad avere un ruolo politico, visto il preponderante interesse nazionale. Interesse che, dal canto suo, dovrebbe essere inteso in maniera intensiva, non estensiva: giusto che le legislazioni regionali non contrastino con i principi nazionali (intensivo); altrettanto innegabile che legando una regione alle altre da vincoli nazionali di bilancio (estensivo), nei fatti, le si impedisca d'essere autonoma. Il servizio sanitario del veneto, ad esempio, voleva investire alcuni milioni di euro in macchinari ospedalieri. Il ministero ha bocciato l'iniziativa, perchè avrebbe portato una concentrazione di macchinari lì e non una diffusione capillare sul territorio nazionale. Ma...come? prima gli si da autonomia,e dopo si scavalca dall'alto?
    Ecco che, nella pratica, a livello regionale l'aspetto amministrativo è più importante di quello politico. A livello nazionale, svuotato di prerogative "dirette", predominante è quello politico. Le direttive che tu menzioni son vincolanti, è vero, ma rarissimamente dispongono discipline di dettaglio, e mai complete. Per capirci, possono imporre a tutti gli stati membri di dotarsi di piani antincendio, ma il come è demandato ai legislatori nazionali. E a ragione, viste le diversità morfologiche del territorio europeo.

  5. #5
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    Predefinito Rif: Elezioni Politiche aperte a tutti i cittadini della Eu

    capisco il tuo filo logico, anche io ho una base giuridica e quindi me ne intendo, qui però parlo di "questione di principio".
    ad esempio é assurdo che una persona di origini francesi ma residente in Italia non possa partecipare alla vita politica italiana; siamo tutti cittadini europei e quindi dobbiamo avere stessi diritti e doveri in tutta la Eu, senza fare sottili distinzioni tra politica ed amministrazione.

    Se vuoi puoi considerare il mio intervento una "sparata" tanto per sondare il terreno.

    Faccio ora una deduzione logica interpretativa:
    si dice il politico di professione, allora la politica è un mestiere, allora se è un lavoro non ci può essere disparità di trattamento intra Eu e non ci possono essere limitazioni alla libertà di movimento......onf:

    forza e coraggio guardiamo avanti....iaociao:

  6. #6
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    Predefinito Rif: Elezioni Politiche aperte a tutti i cittadini della Eu

    Citazione Originariamente Scritto da cesant Visualizza Messaggio
    capisco il tuo filo logico, anche io ho una base giuridica e quindi me ne intendo, qui però parlo di "questione di principio".
    ad esempio é assurdo che una persona di origini francesi ma residente in Italia non possa partecipare alla vita politica italiana; siamo tutti cittadini europei e quindi dobbiamo avere stessi diritti e doveri in tutta la Eu, senza fare sottili distinzioni tra politica ed amministrazione.

    Se vuoi puoi considerare il mio intervento una "sparata" tanto per sondare il terreno.

    Faccio ora una deduzione logica interpretativa:
    si dice il politico di professione, allora la politica è un mestiere, allora se è un lavoro non ci può essere disparità di trattamento intra Eu e non ci possono essere limitazioni alla libertà di movimento......onf:

    forza e coraggio guardiamo avanti....iaociao:
    ma sì, certo, però il tuo ragionamento è giusto se l'Europa fosse politicamente e socialmente più avanzata. Oggigiorno, nonostante sia in funzione da mezzo secolo, è ancora l'embrione di un mega-stato sovrannazionale.
    Fermo restando che -appunto perchè sarà sempre uno stato sovrannazionale- sarebbe democraticamente ineccepibile che ogni nazione eleggesse un suo rappresentante e non un candidato di una nazione terza, pur se questi risiede nel suo territorio

  7. #7
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    Predefinito Rif: Elezioni Politiche aperte a tutti i cittadini della Eu

    Citazione Originariamente Scritto da •Sorz• Visualizza Messaggio
    Fermo restando che sarebbe democraticamente ineccepibile che ogni nazione eleggesse un suo rappresentante e non un candidato di una nazione terza, pur se questi risiede nel suo territorio
    e perchè? in base a quale logica un olandese residente in Italia non sarebbe in grado di fare "buona politica" come un italiano residente (o anche non residente) in Italia o come un olandese che è anche cittadino italiano per il semplice fatto di aver contratto matrimonio con un cittadino italiano ed aver vissuto in Italia per il periodo previsto dalla legge per avere la cittadinanza?

    l'unica discriminate per fare (e non fare) politica sarebbe la nazionalità?
    che se fosse "concessa" per jus sanguinis finirebbe per rendere "razzista" lo stato apparentemente democratico onf:

    il risvolto pratico di una parificazione di tutti i cittadini europei per le elezioni politiche sarebbe comunque minimo (alla fine si tratterebbe di percentuali basse) e pertanto non vedo per quale motivo non si possa "abolire" questa stupida discriminante

  8. #8
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    Predefinito Rif: Elezioni Politiche aperte a tutti i cittadini della Eu

    Assolutamente no. Per quanto ci sia somiglianza fra europei, la patria è il risultato di secoli di sedimentazione. Non è possbile che appena arrivati, si possa già decidere il futuro degli autoctoni. Si lasci il principio della cittadinanza.
    "Insomma se è in gamba, ti porta l'aereo così basso.. ehehehe...
    Lei dovrebbe vederlo, è uno spettacolo: un gigante come il B-52.... BHOOAAAMMM!!!!.. con i gas di scarico t'arrostisce le oche vive!!"

  9. #9
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    Predefinito Rif: Elezioni Politiche aperte a tutti i cittadini della Eu

    Citazione Originariamente Scritto da cesant Visualizza Messaggio
    e perchè? in base a quale logica un olandese residente in Italia non sarebbe in grado di fare "buona politica" come un italiano residente (o anche non residente) in Italia o come un olandese che è anche cittadino italiano per il semplice fatto di aver contratto matrimonio con un cittadino italiano ed aver vissuto in Italia per il periodo previsto dalla legge per avere la cittadinanza?

    l'unica discriminate per fare (e non fare) politica sarebbe la nazionalità?
    che se fosse "concessa" per jus sanguinis finirebbe per rendere "razzista" lo stato apparentemente democratico onf:

    il risvolto pratico di una parificazione di tutti i cittadini europei per le elezioni politiche sarebbe comunque minimo (alla fine si tratterebbe di percentuali basse) e pertanto non vedo per quale motivo non si possa "abolire" questa stupida discriminante
    Rifarsi alla nazionalità non è assolutamente razzismo. Son due ambiti completamente diversi.
    D'altro canto, gli esempi posti da te son tutti irreprensibili, ma nella realtà un ordinamento non può non tener conto dei disonesti. Per dirne una, io potrei sposare una francese e poi, una volta eletto, agire affinchè vengano ridimensionati acqua e vino transalpini. Fondamentalmente resto un italiano...
    In una realtà dove i matrimoni combinati sono in continuo aumento, in un realtà dove tutti gli stati ficcano il naso negli affari altrui, allargare determinati poteri a tutti i cittadini europei non farebbe che ingigantire la questione. Prima devon esser formati i cittadini, poi gli si potrà dar loro diritti.

  10. #10
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    Predefinito Rif: Elezioni Politiche aperte a tutti i cittadini della Eu

    Citazione Originariamente Scritto da •Sorz• Visualizza Messaggio
    Rifarsi alla nazionalità non è assolutamente razzismo. Son due ambiti completamente diversi........ Prima devon esser formati i cittadini, poi gli si potrà dar loro diritti.
    si ma non puoi fare una discriminante a priori sulla base della nazionalità, perchè se uno è "pazzo" lo è a prescindere.... io conosco alcune persone con passaporto italiano (e qui sono nate, cresciute, vivono e sono da secoli "italiani") che odiano l'Italia, mentre ne conosco altre che non hanno passaporto italiano ma che amano l'Italia!
    Ripeto: se il 70/80% delle leggi di uno Stato è subordinato a Direttive europee, la differenza tra elezione politica ed amministrativa sfuma del tutto e pertanto se un "comunitario" vota sulla base della residenza per le amministrative e per le europee, allora dovrebbe votare pure per le politiche.

    per concludere: in Italia se non ricordo male solo dal 2004 vi è incompatibilità tra carica di parlamentare ed europarlamentare; inoltre un parlamentare può anche candidarsi alle europee e poi decidere dove andare (vedi Berlusconi, Di Pietro,...... lista lunga) e poi i partiti che si presentano alle elezioni nazionali, sono gli stessi di quelli delle elezioni europee. Come vedi nella pratica il principio della nazionalità è già superato...
    se non ricordo male sia il partito socialista che il partito comunista sono nati come partiti "d'Italia" e solo in seguito sono diventati "italiani" e lo stesso Pdl è nato come "forza Italia" e non come "forza italiani" e la Lega Nord è nata come Lega Lombarda e Liga Veneta e non come Lega dei lombardi e dei veneti.... sottili differenze che rendono il principio della cittadinanza del tutto privo di valore e, per me, resta un retaggio del "tempo che fu"

 

 
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