Elezioni provinciali, la nostra guida
Quattordici liste e 424 candidati. Si vota domenica 27 ottobre. Durnwalder lascia dopo 25 anni
- Così le Provinciali del 2008 Così le Politiche del 2013
I consiglieri provinciali uscenti Tutti i consiglieri dal 1948 ad oggi
BOLZANO. Quattordici liste e 424 candidati: sono queste le due cifre principali delle elezioni provinciali in programma a Bolzano per fine mese. Si vota solo domenica 27 ottobre, dalle 6 alle 22. Si vota per rinnovare il consiglio provinciale (35 membri) e per eleggere il presidente della Provincia, ormai chiamato anche Governatore. Dopo 25 anni, Luis Durnwalder lascia Palazzo Widmann: inizia una nuova era, comunque vada a finire.Ecco una piccola guida alla consultazione.
Le Liste.
Come detto, saranno 14. Erano inizialmente sedici, ma due di esse (Fratelli d'Italia e Italia dei Valori) sono state escluse: l'IDV per non aver raccolto il numero di firme necessario alla presentazione della lista, Fratelli d'Italia in quanto oltre 200 firme erano state autenticate a Bolzano da un giudice di pace di Mezzolombardo, quindi al di fuori della propria competenza territoriale. Su questo, pende la spada di Damocle di un possibile il ricorso al TAR. Nel 2008. le liste in lizza erano quindici.
La scheda elettorale.
Questa la posizione dei simboli in linea orizzontale sulla scheda elettorale:
Comunisti italiani
Forza Alto Adige - Lega nord autonomia
Unitalia
Alto Adige nel cuore
SVP
La destra Minniti
Rifondazione comunista
PD Alto Adige
Südtiroler Freiheit
Die Freiheitlichen
Verdi - SEL
Bündnis Ladins Dolomites-Bürgerunion-Wir Südtiroler
Scelta civica per l'Alto Adige
Movimento 5 stelle
La legge elettorale provinciale.
Come detto, si vota per eleggere 35 consiglieri provinciali, che ricopriranno automaticamente anche la carica di consigliere regionale. Il/La Presidente della Provincia non viene eletto direttamente dal popolo, ma dal Consiglio provinciale fra i propri componenti, con votazione a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta. Con la legge provinciale 8 maggio 2013, n. 5, sono state introdotte alcune novità. A partire dalle elezioni di quest’anno in nessuna lista di candidati un genere (uomo/donna) potrà essere rappresentato in misura superiore ai 2/3 dei candidati complessivamente indicati nella lista. Un’altra grande novità di questa tornata elettorale è rappresentata dall’introduzione del voto per corrispondenza per i residenti all’estero e per gli elettori temporaneamente dimoranti fuori provincia: ne scriviamo più avanti.
La giunta "corta".
Il legislatore provinciale ha previsto una serie di novità che riguardano la fase successiva allo spoglio dei voti e si concentrano sull’attività che si svolge in Consiglio provinciale. La composizione della Giunta provinciale rispecchierà la proporzione dei generi (uomo/donna) esistente in Consiglio provinciale al momento della sua costituzione, dopo la proclamazione delle persone elette. La Giunta sarà formata da un massimo di 9 persone, compreso il/la Presidente. Per ricoprire la carica di assessore è stato fissato il limite temporale di 15 anni oppure di tre legislature consecutive, cui dovrà seguire necessariamente una pausa di almeno 4 anni. Per eleggere il/la Presidente della Provincia i singoli partiti o raggruppamenti politici dovranno necessariamente presentare, oltre alla candidata o candidato prescelto, una dichiarazione di governo. È stato introdotto inoltre l’istituto della sfiducia costruttiva, che, insieme alla mozione di sfiducia, prevede la possibilità per il Consiglio provinciale di eleggere una candidata o un candidato alternativo al/alla Presidente in carica, approvando un programma alternativo di governo.
L'assegnazione dei seggi.
Per l’assegnazione del numero di consiglieri a ciascuna lista, si divide il totale dei voti validi riportati da tutte le liste per il numero dei consiglieri, con l’aggiunta di due, ottenendo così il quoziente elettorale. Nell’effettuare la divisione si trascura l’eventuale parte frazionaria del quoziente. Ad ogni lista sono attribuiti tanti seggi quante volte il quoziente elettorale risulta contenuto nella cifra elettorale (ossia, la somma dei voti validi) della lista stessa. Se, dopo il primo riparto, risultassero seggi non attribuiti, l’Ufficio elettorale centrale sceglie, tra le cifre dei voti residui di tutte le liste, le più alte, in numero uguale ai seggi rimasti da assegnare e attribuisce un ulteriore seggio a ciascuna delle liste alle quali appartengono tali cifre dei voti residui. A parità di cifre dei voti residui il seggio è attribuito alla lista che ha la maggiore cifra elettorale e, in caso di ulteriore parità, per sorteggio. A queste operazioni partecipano anche le liste che non hanno raggiunto il quoziente elettorale intero. Se, con il quoziente elettorale calcolato come sopra, il totale dei seggi da attribuire alle varie liste supera il numero previsto di consiglieri provinciali, le operazioni si ripetono con un nuovo quoziente elettorale ottenuto diminuendo il divisore di una unità.
Le "quote ladine".
L’Ufficio elettorale centrale dispone in una graduatoria, in ordine decrescente secondo la cifra individuale, tutti i candidati e le candidate appartenenti al gruppo linguistico ladino, a prescindere dalla lista di appartenenza. Vengono inclusi in graduatoria le candidate e i candidati delle liste che hanno ottenuto almeno un seggio; nel caso in cui nessuno dei candidati o candidate appartenenti al gruppo linguistico ladino risulti eletto, attribuisce uno dei seggi assegnati a questo gruppo al candidato o alla candidata che ha ottenuto la più alta cifra individuale, o, in caso di ulteriore parità, al più anziano di età. Il candidato/La candidata appartenente al gruppo linguistico ladino da proclamare eletto/eletta prende il posto del candidato o della candidata che, in base alla graduatoria delle cifre individuali, dovrebbe essere l’ultimo degli eletti della lista. Il candidato/La candidata, che, per effetto di quanto esposto sopra, non viene proclamato eletto/eletta, rimane primo nella graduatoria dei non eletti della propria lista.
Le scadenze.
02.10.2013
Seduta pubblica per il sorteggio dei componenti degli uffici elettorali di sezione tra il 25° ed il 20° giorno antecedente la votazione (02.10.2013 - 07.10.2013)
12.10.2013
Il manifesto recante le candidature viene affisso entro il 15° giorno antecedente la votazione (entro il 12.10.2013)
22.10.2013
Gli uffici elettorali comunali resteranno aperti dal 22 ottobre al 26 ottobre e nella giornata del 27 ottobre per tutta la durata delle votazioni
24.10.2013
Presentazione al comune di iscrizione della dichiarazione per l’esercizio del voto in ospedale, nei luoghi di cura o detenzione entro il 3° giorno antecedente la votazione (entro il 24.10.2013)
25.10.2013
Ricezione delle buste contenenti le schede del voto per corrispondenza entro e non oltre il venerdì antecedente le elezioni (entro il 25.10.2013)
27.10.2013
Chiusura delle votazioni alle ore 22.00 del 27.10.2013
28.10.2013
Scrutinio con inizio alle ore 7.00 del 28.10.2013
02.10.2013
inizio alle ore 7.00 del 28.10.2013
Il voto per corrispondenza.
Quasi ottomila altoatesini che vivono all'estero in modo permanente o fuori Alto Adige in via temporanea per motivi di studio o lavoro – esattamente 7.908 - potranno partecipare alle elezioni provinciali del 27 ottobre votando per posta. Il voto per corrispondenza, novità di questa tornata elettorale in Alto Adige, può essere esercitato da due gruppi di elettori: quelli iscritti nello specifico registro dell'AIRE (Anagrafe italiani residenti all'estero) e coloro che si trattengono fuori provincia temporaneamente, per motivi di studio o lavoro, ma per un lungo periodo. Questo perchè la documentazione di voto va inviata a un preciso indirizzo dell'elettore fuori provincia e l'interessato deve fare in modo che la sua scheda con il voto torni a Bolzano entro il 25 ottobre. Gli iscritti all'AIRE dovevano presentare una specifica richiesta solo se intendono rinunciare al voto per corrispondenza e fare rientro in Alto Adige il 27 ottobre per votare nel proprio Comune. Su un totale di 27316 residenti all'estero, 891 hanno presentato al Comune di iscrizione la richiesta per votare direttamente in Alto Adige. Il secondo gruppo, gli altoatesini che dimorano fuori provincia per un lungo periodo, doveva invece presentare al Comune di residenza un'apposita richiesta di poter votare per corrispondenza. Sono stati 1483 gli elettori temporaneamente dimoranti fuori Alto Adige che hanno presentato al Comune la richiesta di esercitare il voto per corrispondenza: di questi, 1360 si trovano all'estero e 123 in territorio nazionale. Complessivamente sono quindi 27.908 gli elettori altoatesini che potranno votare per posta.
Le tessere elettorali.
Controllate la vostra tessera elettorale: c’è uno spazio libero per il timbro delle elezioni provinciali 2013? Le prime tessere elettorali sono state consegnate nel 2001 e chi ha sempre partecipato a elezioni e referendum potrebbe non avere più spazi liberi. In tal caso è sufficiente rinnovare la tessera presso il proprio comune.
02 ottobre 2013