Nella tarda mattinata del 20 Aprile del 1935 i dipendenti della Cancelleria, entrati nel suo appartamento privato per presentare i loro auguri di compleanno, trovarono il corpo senza vita del Fuhrer Adolf Hitler nel suo letto, apparentemente stroncato da un infarto.
Il dittatore tedesco era stato tutta la notte impegnato in incessanti discussioni con il suo ministro dell’economia che si opponeva strenuamente a nuove spese militari e si era coricato presto, lamentando un dolore al fianco destro.
La notizia si diffuse come un incendio in tutto il mondo.
In molti tirarono un bel sospiro di sollievo, mentre in Germania si rimpiangeva il capo prematuramente scomparso e ci si chiedeva cosa sarebbe cambiato.
La morte del loro capo lascio’ I nazionalsocialisti nel caos, anche se formalmente la situazione venne risolta con la acclamazione frettolosa di Hermann Goering a nuovo Fuhrer, immediatamente applaudito e riconosciuto dai regimi fascisti europei, primo tra tutti quello italiano.
Mussolini aveva simpatia per il nuovo duce tedesco che a sua volta aveva mostrato di preferire una via maggiormente politica sul modello italiano al ripetuto forzare la mano di Hitler.