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  1. #1
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    Predefinito Una buona notizia, i comuni dicono si alla fusione tra loro

    Non me l'aspettavo, ero convinto che tra i cittadini ci fosse ancora troppo campanilismo per arrivare a fusioni tra comuni, necessario in Italia perché le amministrazioni locali sono un numero esagerato con spese di amministrazioni non più tollerabili in periodo di crisi e richiesta di tagli. In Emilia Romagna si sono svolti in alcuni comuni dei referendum per arrivare ala fusione tra loro ed hanno prevalso i si, un esempio da estendere in tutta Italia. http://www.ilfattoquotidiano.it/2013...nce-si/735514/

  2. #2
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    Predefinito Re: Una buona notizia, i comuni dicono si alla fusione tra loro

    Ma non sempre è così. In altre regioni questi referendum sono falliti miseramente.

    E non dimentichiamo che occorre sempre una legge.

  3. #3
    Super Troll
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    Predefinito Re: Una buona notizia, i comuni dicono si alla fusione tra loro

    è una speranza. abolire le provincie è una stupidaggine: semmai bisognerebbe trasformarle da entità politiche ad entità amministrative. mentre accorpare i comuni in modo da non avere in Italia nessun comune con meno di 5.000 abitanti (e ci vado leggero) porterebbe veramente ad ottimizzare le risorse.

  4. #4
    (revi) Sionista
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    Predefinito Re: Una buona notizia, i comuni dicono si alla fusione tra loro

    E' un'ottima cosa, ma non credo sia così diffusa, da altre parte magari non succede. Il punto è che poi molti comuni, magari accampando ridicole "peculiarità storiche" negheranno la fusione per non perdere i lucrosi posti da sindaci e assessori, magari da ditribuire ad amici e parenti.
    La riduzione del numero dei comuni andrebbe imposta dall'alto, per necessità amministrative. Eliminare però non con criteri meramente demografici, ma anche tenendo conto della vicinanza con comuni molto più grandi e le possibilità di accorpare formando agglomerati più popolosi (ci sono pure comuni da 50.000 abitanti da abolire).
    Dagli attuali 8.092 si dovrebbe scendere almeno sotto i 6.000

  5. #5
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    Predefinito Re: Una buona notizia, i comuni dicono si alla fusione tra loro

    Citazione Originariamente Scritto da Armonica Visualizza Messaggio
    E' un'ottima cosa, ma non credo sia così diffusa, da altre parte magari non succede.

    Proprio così…in Sicilia, ad esempio, c’è stata una vera e propria rivolta dei sindaci “daa Garbatella”, di quei “comuni”, cioè, che sono ormai da tempo diventati veri e propri quartieri di quelle città designate a mutare la propria denominazione in “città metropolitane” (fenomeno questo, chiamato comunemente conurbazione, che ha raggiunto livelli a dir poco grotteschi nel catanese…con isolati che a volte fanno parte di due o tre “comuni” diversi, con tutto ciò che ne consegue…) e a quanto pare il governo regionale ha prontamente calato le braghe (perché, come è noto, tutti questi assessori e sindaci “ra minnulata”, per dirla alla catanese, assicurano voti e quindi potere, poltrone e stipendi)…in pratica in Sicilia ci sarà soltanto un semplice cambio di nome: da “città” a “città metropolitana”…e soltanto per accedere agli agognati finanziamenti dell’UE (la quale farà, come è giusto che sia e come spero, una sonora pernacchia a questi cialtroni)…finanziamenti che serviranno solo per tenere in piedi tutti i carrozzoni clientelari dei “sindaci” di cui sopra, amici degli amici compresi, visto che non cambierà assolutamente nulla da un punto di vista sostanziale (servizi da erogare a favore dei cittadini, infrastrutture, ecc.)…non solo, ma temo che aumenteranno le province…da un lato infatti le aboliscono, dall’altro ne creano altre sotto il nome fittizio di “consorzi”…se non è zuppa è pan bagnato…


    Ddl Città metropolitane, si cambia: salvi i Comuni e adesione volontaria

    (...)
    La giunta, inoltre, ha rielaborato il ddl sull'istituzione delle Città metropolitane, sperando di centrare due obiettivi: mettere fine alle polemiche sulla presunta abolizione di alcuni comuni ricadenti nelle aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina; e ottenere le risorse nazionali ed europee che dal gennaio 2014 saranno assegnate alle Città metropolitane. Un appuntamento da non mancare, considerate le fragili finanze dei Comuni di Catania, Messina e Catania.

    (...)

    Il giornale online de La Sicilia
    Ultima modifica di Frescobaldi; 12-10-13 alle 01:42
    Il mio stile è vecchio...come la casa di Tiziano a Pieve di Cadore...

    …bisogna uscire dall’egoismo individuale e creare una società per tutti gli italiani, e non per gli italiani più furbi, più forti o più spregiudicati. Ugo La Malfa

  6. #6
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    Predefinito Re: Una buona notizia, i comuni dicono si alla fusione tra loro

    Citazione Originariamente Scritto da standing bull Visualizza Messaggio
    è una speranza. abolire le provincie è una stupidaggine: semmai bisognerebbe trasformarle da entità politiche ad entità amministrative. mentre accorpare i comuni in modo da non avere in Italia nessun comune con meno di 5.000 abitanti (e ci vado leggero) porterebbe veramente ad ottimizzare le risorse.

    In effetti ste cazzo di province andrebbero riformate sulla linea dei kreise crucchi, ossia associazione obbligatorie di comuni per la gestione in comune di certi servizi - notare che in germania i kreise hanno autorita' solo sui comuni rurali, le citta' di una ceta dimensione comprese nel loro territorio non ne fanno parte, in quanto in grado di organizzarsi economicamente da sole i necessari servizi

  7. #7
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    Predefinito Re: Una buona notizia, i comuni dicono si alla fusione tra loro

    Citazione Originariamente Scritto da Tobias Visualizza Messaggio
    Non me l'aspettavo, ero convinto che tra i cittadini ci fosse ancora troppo campanilismo per arrivare a fusioni tra comuni, necessario in Italia perché le amministrazioni locali sono un numero esagerato con spese di amministrazioni non più tollerabili in periodo di crisi e richiesta di tagli. In Emilia Romagna si sono svolti in alcuni comuni dei referendum per arrivare ala fusione tra loro ed hanno prevalso i si, un esempio da estendere in tutta Italia. Referendum fusione comuni: in provincia di Ferrara, Rimini e Parma vince il sì - Il Fatto Quotidiano
    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°
    ---prego,"alcuni" Comuni dicono sì.
    GLF

  8. #8
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    Predefinito Re: Una buona notizia, i comuni dicono si alla fusione tra loro

    ricordo che M5S è stato il primo movimento a richiedere l'accorpamento dei comuni, non sotto 5000, ma 8000 abitanti

    M5S sempre davanti
    NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA!!!

  9. #9
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    Predefinito Re: Una buona notizia, i comuni dicono si alla fusione tra loro

    Citazione Originariamente Scritto da Frescobaldi Visualizza Messaggio
    Proprio così…in Sicilia, ad esempio, c’è stata una vera e propria rivolta dei sindaci “daa Garbatella”, di quei “comuni”, cioè, che sono ormai da tempo diventati veri e propri quartieri di quelle città designate a mutare la propria denominazione in “città metropolitane” (fenomeno questo, chiamato comunemente conurbazione, che ha raggiunto livelli a dir poco grotteschi nel catanese…con isolati che a volte fanno parte di due o tre “comuni” diversi, con tutto ciò che ne consegue…) e a quanto pare il governo regionale ha prontamente calato le braghe (perché, come è noto, tutti questi assessori e sindaci “ra minnulata”, per dirla alla catanese, assicurano voti e quindi potere, poltrone e stipendi)…in pratica in Sicilia ci sarà soltanto un semplice cambio di nome: da “città” a “città metropolitana”…e soltanto per accedere agli agognati finanziamenti dell’UE (la quale farà, come è giusto che sia e come spero, una sonora pernacchia a questi cialtroni)…finanziamenti che serviranno solo per tenere in piedi tutti i carrozzoni clientelari dei “sindaci” di cui sopra, amici degli amici compresi, visto che non cambierà assolutamente nulla da un punto di vista sostanziale (servizi da erogare a favore dei cittadini, infrastrutture, ecc.)…non solo, ma temo che aumenteranno le province…da un lato infatti le aboliscono, dall’altro ne creano altre sotto il nome fittizio di “consorzi”…se non è zuppa è pan bagnato…
    Ecco, appunto.
    Per questo io resto sempre convinto che è abbastanza inutile chiedere agli enti locali di provvedere da soli al contenimento delle spese. Tecnicamente non è nel loro interesse. Poi vi sono le eccezioni, diversi comuni virtuosi (ricordo di un caso recente mi pare in Friuli) ma mediamente a livello locale si punta anzi a scorporare il più possibile per aumentare le poltrone da distribuire.
    Il caso delle 4 nuove province sarde è emblematico. Ma era necessario creare una provincia come l'Ogliastra che ha meno abitanti del quartere Centocelle di Roma? E pensare che dopo che ne sono nate ancora altre, di cui si sentiva proprio la mancanza, tipo Monza-Brianza e Barletta-Andria-Trani, attualmente ci sono persino progetti per tipo 30 nuove province

    I tentativi di abolirle sono tutti falliti. Ma anche quelli di diminuirle. Del resto, vengono fatti penosi tentativi di ridurle che sono aria fritta, tipo la proposta del governo Berlusconi di tre anni fa, che fu una barzelletta : si fecero solo criteri di popolazione, si esclusero quelle delle regioni a statuto speciale, si esclusero quelle confinanti con l'estero (non si capisce perchè) tanto che alla fine se ne sarebbero abolite solo 4, e a quel punto dissero che se dovevano abolirne solo 4 tanto valeva lasciarle tutte. Un tentativo geniale di fregare gli elettori.

    Secondo me è necessario un intervento dello Stato centrale, per imporre l'incorporamento degl enti locali. E' quasi impossibile che lo facciano da soli. E soprattutto, che per una volta venga fatto con criteri intelligenti. Cioè non stabilendo un tetto fisso di popolaizone - tipo tutti i comuni sotto i 5000 - ma tenendo anche conto delle possibilità di accorpamento a seconda della situazione geografica e urbanistica.
    Esempio, il comune di Ventotene ha meno di 1000 abitanti ma trovandosi su un isola ad una certa distanza da terra, risulta difficile eliminarlo e unirlo ad uno di terraferma. Invece ad esempio, il comune di Fiumicino ne ha più di 70.000 ma potrebbe tranquillamente diventare un quartiere di Roma, come era di fatto fino al 1992.
    Così come tutti i comuni anche grossi che formano un continuum urbano ininterrotto attorno a Milano.

    E criteri simili anche per le province. Alcune verrebbero eliminate divnetando Città Metropolitane, altre si potrebbero accorpare. Sempre che non si decida di eliminarle tutte. Magari l'ideale sarebbe arrivare ad avere tipo 75 province e 5500 comuni.

    In ogni caso credo che tutto questo si possa realizzare solo imponendolo dall'alto. Frenando sul nascere tutti possibili campanilismi che peraltro potrebbero essere in larga parte tutt'altro che sinceri.

  10. #10
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    Predefinito Re: Una buona notizia, i comuni dicono si alla fusione tra loro

    La fusione volontaria è uno specchio per le allodole. Ogni Comune in cui passa il referendum, dieci dicono di no. Andrebbe "forzata" a livello centrale, con una norma costituzionale.

 

 
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