è inutile che insisti, gli assegni, gli aumenti di carriera li decideva il direttore Montanelli, cosi come articoli e linea editoriale.
E Berlusconi fino al 94 se ne fregava de IlGiornale
ci sei piddin/berlusconiano?
è inutile che insisti, gli assegni, gli aumenti di carriera li decideva il direttore Montanelli, cosi come articoli e linea editoriale.
E Berlusconi fino al 94 se ne fregava de IlGiornale
ci sei piddin/berlusconiano?
NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA!!!
Giusto un paio di cose, tanto il discorso è sempre lo stesso, tanto vale fare copia/incolla e riscriverlo uguale, tanto domani o al più tardi dopodomani rispunta fuori.
- Travaglio lavorava assunto da Montanelli, Berlusconi era l'editore ma non era ancora entrato in politica, faceva semplicemente il proprietario del giornale che però era gestito da Montanelli, per la sua ben nota capacità e fama di giornalista. Infatti, quando Berlusconi annunciò l'ingresso in politica e chiese al Giornale di diventare il suo organo politico, Montanelli, Travaglio e altri se ne andarono. Questa storia l'ha raccontata più volte Travaglio e lo stesso Montanelli. Quindi, non esiste questo peccato originale di berlusconismo. E che vuol dire prendere i soldi? Allora cos'è, anche una cassiera della Standa è berlusconiana perchè ha preso i soldi da lui?
- Il Fatto ha fra gli 80.000 e i 100.000 lettori cartacei, cioè molti di più di altri giornali con una storia ben consolidata. Più gli abbonati sul web. Inoltre, cosa non secondaria, riesce a fare tali risultati senza finanziamento pubblico e senza avere un editore forte nè un partito che lo sostenga.
- Repubblica vende di più non perchè sia migliore, ma perchè è una corazzata che fa parte di uno dei più grandi gruppi editoriali italiani, ha una valanga di soldi a disposizione, grandi appoggi politici essendo l'organo non-ufficiale del centrosinistra, e una fama ormai consolidata, anche se assolutamente immeritata, di giornale "autorevole". Di autorevole ha solo la carta, che può essere utile per tappezzare le pareti quando si vernicia, ma la gente crede che lo sia.
- Travaglio era un giornalista di punta di Repubblica e dell'Unità, che lo chiamavano per via della sua fama e per i suoi articoli contro Berlusconi. Dopo però, la necessità di criticare Silvio è venuta meno, e il fatto che Travaglio non fosse di sinsitra e quindi non si adeguasse ai desideri dei caporioni e si permettesse di picchiare anche sul csx e perfino su Napolitano (scarilegio!) ha fatto si che venisse allontanato da entrambi i quotiidiani.
- Travaglio è l'unico giornalista italiano ad avere un vasto seguito, tanto da poter fare uno show da solo, e riempire teatri, piazze, ogni sorta di platea. E lo è, molto semplicemente, perchè ha l'abitudine di raccontare FATTI. Il che non è che sia poi una dote straordinaria, dato che dovrebbe essere la norma per un giornalista. Eppure, con questa semplice caratteristica, giganteggia nel liquame generale del giornalismo italico schiavo di posizioni filo-governative a prescindere. Non è escluso che stia sulle scatole a tutti gli altri anche per invidia.
Travaglio e' un giornalista temibile e temuto. Prima solo dai berlusconiani. Adesso anche dai brunikiani, a quanto pare.
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA!!!