Traiano comunque era di famiglia italica, era nato ad Italica, in spagna, antica fondazione scipioniana, ma il padre o il nonno mi pare fosse di Perugia. Ad ogni buon conto faceva parte di una delle tante italiche che si erano installati da secoli in provincia, ma che rivendicavano, e nessuno gli contestava, la loro romanità. Anche Seneca, Lucano, Marziale, e tanti altri erano non italici ma non erano stranieri con la cittadinanza, ma discendenti di antichi coloni. Questa è la differenza. Traiano stesso poi spese quasi tutto il bottino di Dacia nei suoi programmi alimentari per i bambini poveri d'Italia, non delle province, impose ai senatori di detenere un terzo del patrimonio in Italia per aumentare il valore immobiliare dei terreni italici, e varò un imponente programma di opere pubbliche.
Lo stesso Adriano, molto meno tradizionalista, aprì sì le porte delle legioni ai provinciali, ma riservò sempre ad italici o provinciali discendenti di antichi coloni (come era lui stesso) i comandi, e la guardia pretoriana fu sempre un corpo italico d'elité, fino a Settimio Severo, padre di Caracalla, guarda caso.