GROZNY - Attentato suicida in Cecenia: quattro poliziotti sono stati uccisi e un altro è ferito, come riferisce l'agenzia Ria Novosti. L'attacco è avvenuto nella notte nel villaggio di Mesker-Yurt (a 20 km da Grozny, nel distretto di Shali - mappa), all'indomani della visita a sorpresa di Vladimir Putin. «Un attentatore suicida si è avvicinato a cinque ufficiali di polizia mentre aspettavano che venisse lavato il loro veicolo a un lavaggio auto e ha attivato un congegno artigianale, nascosto sotto gli abiti - ha detto alla Ria Novosti una fonte delle forze di sicurezza -. Quattro ufficiali sono rimasti uccisi sul colpo».
LA VISITA DI PUTIN - Il premier russo ha incontrato il presidente Ramzan Kadyrov per discutere della situazione socio-economica, dell'occupazione e di alcuni progetti di investimento. Durante la sua visita, il premier ha reso omaggio alla tomba del padre di Kadyrov, Akhmad, il presidente ucciso a maggio del 2004 in un attentato dinamitardo allo stadio di Grozny e che lunedì avrebbe compiuto 58 anni.
KAMIKAZE IN BICICLETTA - A Grozny c'è stato un tragico precedente dell'attentato odierno: venerdì scorso altri quattro poliziotti e una passante sono stati uccisi in due attacchi messi a segno da kamikaze in bicicletta, modalità finora inedita da parte della guerriglia cecena. Il primo attentatore si è fatto esplodere davanti a due poliziotti, nel centro della capitale. Mezz'ora dopo, un altro ribelle suicida ha compiuto un attentato analogo, uccidendo altri due agenti.
ATTACCO IN INGUSCEZIA - Dopo la fine delle operazioni militari russe nella regione, il governo presieduto da Kadyrov ha dovuto affrontare una recrudescenza terroristica che sta colpendo anche la vicina Inguscezia, dove venerdì un agente è stato ucciso: i killer hanno aperto il fuoco contro l'auto su cui viaggiava. Lunedì un poliziotto è stato ucciso e altri quattro feriti in uno scontro a fuoco con i ribelli nella zona dell villaggio Duba-Yurt.
CONDANNATO INDIPENDENTISTA - Intanto la sedicente Corte suprema della Sharia dell'Emirato del Caucaso ha condannato a morte un esponente storico degli indipendentisti ceceni, Akhmed Zakaiev, residente a Londra e autoproclamatosi primo ministro del governo separatista in esilio. È scritto su due siti considerati vicini ai ribelli, Kavkazcenter.com e Islamdin.ru. «Zakaiev ha abbandonato l'Islam riconoscendo legittimo il governo di Ramzan Kadyrov» si legge. Il documento allude alla decisione di Zakaiev di partecipare a negoziati con rappresentanti del presidente filorusso, prima a Oslo e poi a Londra. Allora era stato deciso di convocare un congresso mondiale ceceno per instaurare una pace durevole. «La Corte ha dichiarato che l'uccisione di questo apostata è un dovere di ogni musulmano se non si pente pubblicamente» prosegue il testo. Zakaiev è ricercato come terrorista da Mosca, ma Grozny chiede per lui un'amnistia.
Attentato kamikaze in Cecenia: 4 morti - Corriere della Sera