Semaforo verde da Londra nei confronti delle imprese cinesi, che potranno detenere quote azionarie, anche di maggioranza, nei progetti nucleari della Corona. Lo ha annunciato il ministro delle finanze britannico, George Osborne, nell'ultimo giorno di una visita diplomatica dagli importanti risvolti economici: "Il governo consentirà investimenti cinesi, comprese eventuali partecipazioni di controllo, nello sviluppo della nuova generazione del nucleare britannico".

Secondo quanto riporta la Bbc, i frutti di questa apertura si potrebbero vedere già la prossima settimana, con il procedere dei lavori per l'impianto di Hinkley Point, opera da 14 miliardi di sterline nel Somerset che ha sollevato non poche polemiche: è la prima dal 1995. Sarà realizzata dai francesi di Edf, che erano in cerca di un partner per dividere i costi di realizzazione e ha avviato trattative con i tre giganti del nucleare cinese: Cgn, Cnnc e Snptc. "Anche se in un primo momento le quote cinesi saranno probabilmente di minoranza, nel corso del tempo gli investimenti in nuove centrali nucleari potranno essere maggioritarie", ha proseguito Osborne. Che ha avuto parole d'elogio per questo"passo importante
per sviluppare la prossima generazione di nucleare e nel rapporto tra il Regno Unito, dove c'è la più antica presenza di nucleare civile, e la Cina, dove la crescita dell'industria dell'atomo è la più forte".

Immancabili i risvolti economici: "Rappresenta un potenziale aumento degli investimenti, la creazione di posti di lavoro e una riduzione dei prezzi dell'energia elettrica per
i consumatori", ha spiegato ancora Osborne. Il ministro, in visita in Cina da domenica, ha parlato nel corso di una visita alla centrale di Taishan, dove cooperano la francese EDF e la Cina Nuclear Power. L'annuncio sul nucleare fa parte di un memorandum d'intesa tra Londra e Pechino siglato questa settimana.