EURASIA, LA RIVISTA DI GEOPOLITICA SUL «COMPLEANNO» DI UN’ALLEANZA «PRIVA DI SENSO»
:::: 24 Agosto 2009 :::: 97 T.U. :::: Recensioni :::: Manlio Triggiani
EURASIA, LA RIVISTA DI GEOPOLITICA SUL «COMPLEANNO» DI UN’ALLEANZA «PRIVA DI SENSO»

La Nato 60 anni dopo futuro incerto, più nemici

di Manlio Triggiani *


Quest’anno la Nato compie sessant’anni e nonostante siano venuti meno i motivi per i quali nacque continua a esistere e, secondo alcuni studiosi di geopolitica rappresenta il braccio armato di una politica internazionale «occidentalista».

Nell’alleanza atlantica, molti stati hanno di fatto limitata la propria sovranità, come afferma Tiberio Graziani, dell’Università di Perugia, direttore della rivista di studi geopolitici «Eurasia», nell’ultimo numero, presentando il dossier sulla Nato (www.eurasia-rivista. org; Eurasia 1, pagg. 276, euro 18).

La divisione del mondo in due blocchi favorì gli Usa che ottennero una posizione di predominio, con la conseguente installazione di basi Nato in tutta Europa occidentale. E’ un tassello di una politica della Nato antieuropea, afferma il professor Graziani, che non ha consentito una reale unità, neanche sul piano militare, dei paesi europei, e antiasiatica perché ha imposto all’Europa il ruolo di testa di ponte schierata contro l’Est.

In «Eurasia» sono quindi analizzati i varii aspetti della Nato, a 60 anni dalla fondazione, passando in rassegna l’Ocs, u n’alleanza militare nata a Shanghai nel 1996 fra Russia, Cina, Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan per evitare la penetrazione degli Usa in Asia.
L’interrogativo dell’autore, l’economista Bernard Genet, è che si tratta di una coalizione con un progetto ben preciso.

Il generale Fabio Mini critica la Nato sostenendo che i criteri sui quali avrebbe dovuto esistere non sono rispettati e per questo «la Nato non c’è» mentre Henri de Grossouvre, direttore del Forum Carolus, affronta il vertice della Nato a Bucarest per mettere in luce strategie e dibattito interni e il direttore dell’Istituto di analisi e studi strategici, Vagif Gusejnov, affronta le relazioni fra Russia e Nato.

Alessandro Lattanzio descrive lo scenario mediterraneo e l’importanza della Sicilia nel panorama geopolitico. Sono presi in considerazione aspetti polemologici. Non mancano studi sugli scambi finanziari controllati dagli Usa (Jean-Claude Paye) e sulla storia della Nato come asservimento dell’Europa (Costanzo Preve). Non mancano interviste, recensioni e saggi di carattere storico di Luigi de Anna e Claudio Mutti.

* La Gazzetta del Mezzogiorno – 7 agosto, p. 15



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