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Rivolta dei migranti a Mineo
il centro è a rischio evacuazione
(foto di Giuseppe Centamore) La polizia ha chiesto rinforzi in arrivo da Reggio Calabria, i blindati attualmente impegnati non bastano. I manifestanti, circa un migliaio, hanno bloccato strade, incendiato campagne, danneggiato auto, scagliato sassi contro uomini e cose, preso di mira un distributore di benzina. La struttura in provincia di Catania ospita circa 4000 extracomunitari in attesa di ricevere lo status di rifugiati
di MICHELA GIUFFRIDALo leggo dopo
MINEO (CATANIA) - Al Cara di Mineo è scattato il piano di messa in sicurezza. Sospesi tutti i servizi, il personale richiamato e tuttora riunito. Il campo è paralizzato. E c'è chi parla di evacuazione pronta. Anche se, verosimilmente, è impossibile trasferire altrove migliaia di persone. La polizia ha chiesto rinforzi, che stanno arrivando da Reggio Calabria, perché i blindati che da questa mattina controllano strade e campagne del territorio di Mineo non bastano più. Un migliaio di migranti, questa è l'ultima stima, hanno bloccato strade, incendiato campagne, danneggiato auto, scagliato sassi contro uomini e cose. Una troupe televisiva, assieme ai poliziotti di una volante che la scortava, se l'è vista brutta.
È in corso una rivolta, tutt'attorno alla struttura che ospita 4000 migranti in attesa di ricevere lo status di rifugiati. Ancora bloccata, da questa mattina, la Catania - Gela, grossa arteria viaria dal traffico di una autostrada. Bloccata anche la provinciale che porta al centro città. Mineo è praticamente isolata. Stavolta è stato un assalto. Con una stazione di servizio assediata, un pullman di linea preso a sassate, un'auto della polizia danneggiata. Ancora la statale Catania-Gela è paralizzata. Tagliata in due. Da un lato un gruppo di migranti che già da ieri sera avevano dato vita ad una protesta diventata col passare delle ore sommossa. Dall'altro la polizia, gli uomini in assetto antisommossa, i blindati schierati ed altri che stanno arrivando da Reggio Calabria.
Le prime avvisaglie della nuova protesta dei migranti ospiti del Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo,
il Cara, aperto nel marzo di due anni fa, c'erano già state ieri sera. Tensioni, all'interno della struttura che era stata base delle forze militari Usa di stanza alla base di Sigonella, legate sembrerebbe per la tempistica burocratica legata al riconoscimento dello status di rifugiato politico. Stamattina, intorno alle 7, un centinaio di migranti ha preso di mira un'area di servizio. Alcuni di loro si sono asserragliati dentro al bar. "Questa volta ho avuto veramente paura, non era mai accaduto una cosa del genere", dice Leonardo Silva, il titolare della stazione di servizio. "Stavolta erano davvero arrabbiati, siamo stati costretti a chiuderci dentro l'ufficio, abbiamo abbassato la saracinesca.
Alcuni di loro - continua Silva - con bastoni e pietre hanno distrutto i finestrini di un'auto posteggiata". A quel punto, nella stazione di servizio, si è fermato un pullman dell'Ast. "Si sono scagliati contro l'autobus - racconta Silva - e hanno rotto qualche finestrino laterale. Ma l'autista è ripartito subito. Stavolta è stato diverso - rimarca Silva - ora c'è da preoccuparsi". (22 ottobre 2013)
Rivolta dei migranti a Mineo il centro è a rischio evacuazione - Palermo - Repubblica.it