Paternò. Il Prefetto invita Maroni a sciogliere il consiglio comunale per mafia, ma è il paese di La Russa …
Secondo Panorama, il Prefetto di Catania (figura incostituzionale in Sicilia), Finazzo, ha inviato al Ministro degli Interni, Roberto Maroni, la relazione sulla situazione tra possibili intrecci fra mafia e politica locale, del piccolo paese etneo di Paternò, paese che ha dato i natali a Ignazio La Russa, attuale Ministro per la Difesa. Dal 4 di agosto la relazione di Finazzo nella quale si afferma : “..non possono non rilevarsi inquietanti ombre circa la sussistenza di un’intesa tra gli amministratori del comune di Paternò e gli esponenti della mafia locale” e conclude con l’invito “a prendere in seria considerazione lo scioglimento del consiglio comunale conseguenti a fenomeni di infiltrazioni e di condizionamento di tipo mafioso”.
Ad avvalorare la tesi di infiltrazioni mafiose ci sarebbe l’arresto circa nove mesi fa dell’assessore ai servizi sociali Carmelo Frisella, considerato “stabilmente inserito nell’associazione mafiosa”.
Inspiegabilmente dal ministero non giunge alcuna notizia e il motivo di questa non decisione di Maroni si fa risalire al fatto che Paternò è il paese natale di Ignazio La Russa e l’amministrazione che governa la città è interamente del PDl che fa capo proprio al ministro della Difesa, considerato leader indiscusso in città.
Da qui probabilmente il dubbio di Maroni. Come si fa a sciogliere per mafia il consiglio comunale del paese dove La Russa è nato ed è leader indiscusso?
Lo scioglimento del consiglio comunale di Paternò potrebbe mettere in seria difficoltà l’attuale titolare del dicastero della Difesa.
Se ci sono i presupposti per lo scioglimento Maroni non può esimersi dall’agire e dovrà essere La Russa a chiarire, eventualmente, i suoi rapporti con politici del suo partito ”accusati” di essere collusi con la mafia.
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