In questa roba che è unicamente frutto della mia immaginazione ci sarebbe la libertà di fare tutte le correnti autonome che si vuole, ma i congressi sarebbero solo a livello provinciale, per cui le mozioni riguarderebbero la linea politica del circolo territoriale di una determinata provincia.
E gli altri circoli locali potebbero ignorare la mozione, visto che prendere decisioni diverse da quelle del circolo territoriale non sarebbe nella lista dei motivi per cui un circolo può essere espulso.
Mozioni che possano influenzare la vita di tutto il partito potrebbero solo essere proposte da membri del direttivo al direttivo stesso. Quindi una corrente interna dovrebbe riuscire a far eleggere metà o più dei coordinatori regionali, dimostrando così di essere una vera maggioranza.
E ancora questa mozione potrebbe subire il veto del Reggitore del Dharma, cioè il presidente del partito discendente di Silvio.