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  1. #11
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    Predefinito Re: Italia 1936 - propaganda elettorale

    Citazione Originariamente Scritto da von Dekken Visualizza Messaggio
    1) come dovrebbe agire il futuro Governo nell'attuale conflitto con l'Etiopia?
    La volontà di pace dell'Italia fascista è stata più volte dimostrata dal nostro compianto DUCE, S.E. Benito Mussolini, così come le sue prove di somma arrendevolezza, nonostante l'iniquo trattamento riservatoci dalla sant'alleanza delle nazioni plutocratiche ovvero sia Francia e Gran Bretagna. Esperiti tutti i possibili tentativi di una risoluzione pacifica ed amichevole della vertenza, che non escludevano affatto il mantenimento di un certo grado di indipendenza ed autonomia del Regno d'Abissinia, oggi non resta altro che un imperativo: Vincere!
    Bisogna combattere senza sosta fino alla vittoria finale e coordinare tutti i nostri sforzi affinché si ottenga la definitiva sconfitta del nemico.
    Questa guerra è stata un'azione di legittima difesa dell'Italia dei suoi confini coloniali ed una necessità di assicurazione dei nostri bisogni vitali. Non dimentichiamolo. Finché il torto non verrà riparato e giustizia non sarà fatta non potremo che essere inquieti. Come ha detto Mussolini, questa guerra non è stata scatenata per esportare la nostra civiltà o - peggio - imporla agli altri, ma per difenderla e per garantirle un avvenire sia materiale che spirituale. Sarà però un effetto logico e conseguente della nostra vittoria l'opera di incivilimento dell'Etiopia. Senza scadere nel mescolazionismo cosmopolita, legheremo le genti d'Abissinia al nostro destino e alle nostre mete. Netta separazione tra colonizzatori e colonizzati, ma con umanità e giustizia, nella tranquillità e nella prosperità di entrambi. Il nostro sarà quindi un Impero romano nel senso più alto e nobile del termine. Impero cristiano e quindi cattolico romano. Per questo, pur nel rispetto e nella tolleranza della confessione religiosa maggioritaria tra i popoli dell'Etiopia, favoriremo con ogni mezzo l'opera missionaria della Chiesa di Roma perché, oggi, chi guarda verso il Vaticano, guarda verso Roma e chi guarda Roma guarda anche l'Italia, che è l'Italia del Littorio, l'Italia trasfigurata dall'opera rivoluzionaria di Benito Mussolini.

    Citazione Originariamente Scritto da von Dekken Visualizza Messaggio
    2) la salvaguardia dell'indipendenza austriaca resta un baluardo della politica estera italiana?
    Non potrebbe essere altrimenti. Nonostante un passato neanche troppo lontano abbia visto Italia ed Austria su fronti opposti, oggi non possiamo negare che la situazione sia completamente diversa. Anche in Austria, di fatto, c'è il Fascismo. Una forma di Fascismo diversa dalla nostra, ma che conferma come il Fascismo sia fenomeno universale. Per questo, oggi, difendere l'indipendenza austriaca da qualsiasi pretesa di egemonia e di espansionismo territoriale germanico significa difendere il Fascismo e le conquiste della Rivoluzione. Questo non toglie che, se la Germania rinuncerà volontariamente a qualsiasi forma di bellicismo e di politica aggressiva, noi saremo in prima linea con il nuovo Reich di Adolf Hitler nel rivendicare una totale revisione dei trattati, soprattutto di quei trattati di pace che hanno penalizzato fortemente, seppur a titolo diverso, sia la nostra nazione che il popolo germanico. Nella solidarietà tra le due nazioni potrà nascere un nuovo asse della politica europea attorno al quale si potrà costruire un nuovo equilibrio europeo e - perché no? - mondiale, per assicurare a tutti un lungo periodo di pace non disgiunto da una vera giustizia. Non ci nascondiamo le difficoltà dell'impresa. In primis, perché dovrà essere proprio la Germania a fare il primo passo, cioè dimostrare che dietro le sue legittime rivendicazioni non si celi l'imperialismo militarista guglielmino riverniciato di razzismo e nordicismo.

    Citazione Originariamente Scritto da von Dekken Visualizza Messaggio
    3) in campo economico si dovrebbe procedere ad una privatizzazione delle imprese sotto il controllo pubblico?
    Assolutamente no. In un momento del genere, oltre tutto, sarebbe deleterio per l'economia nazionale, che non può che essere, al giorno d'oggi, un'economia di guerra. In futuro se ne potrà riparlare con maggior serenità ed equilibrio, ma in linea di massima siamo dell'idea che, fedeli alla massima mussoliniana "tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato, nulla contro lo Stato", l'occhio vigile dello Stato non dovrà mai venir meno nemmeno di fronte ad una certa spinta liberalizzatrice in taluni settori odiernamente sotto controllo pubblico.

    Citazione Originariamente Scritto da von Dekken Visualizza Messaggio
    4) dovrebbe essere introdotto il voto femminile, e se la risposta è positiva, con quali ricadute sulla società italiana?
    Non abbiamo pregiudiziali di alcun tipo, anche se francamente ci disgusta che quest'Italia Littoria debba tristemente tornare a discutere di questioni superflue, tipiche di passate forme di governo la cui fallacia è stata storicamente dimostrata e che Mussolini aveva definitivamente sepolte. In caso di attuazione del nostro, radicale, intransigente, programma fascista, siamo dell'idea che le donne potranno partecipare alle elezioni dei dirigenti sindacali; se iscritte ai sindacati, potranno partecipare all'elezione della metà dei membri del Consiglio Nazionale delle Corporazioni; se iscritte ai Fasci femminili, potranno partecipare all'elezione della metà dei membri del Consiglio Nazionale del Partito Nazionale Fascista. Potranno partecipare come elettrici, ma non candidarsi. Non possiamo permettere che la donna trascuri i suoi doveri di madre e di moglie per attività di rappresentanza politica che meglio si confanno alla particolare natura maschile, più adatta al comando, considerando oltre tutto che già le donne sono valorizzate dal regime nelle organizzazioni del partito e del dopolavoro. Questa disposizione in futuro potrà ammettere eccezioni e potrà addirittura essere mutata, ma siamo convinti che, ad oggi, sia il mezzo migliore ed il più efficace per mantenere quella stabilità sociale e quella diversità di ruoli e di vocazioni di cui la società nazionale abbisogna.

    Citazione Originariamente Scritto da von Dekken Visualizza Messaggio
    5) il reato di vilipendio e tutti glia ltri cosidetti reati d'opinione devono essere mantenuti, oppure il codice penale va riformato?
    La nostra risposta è categorica: no! Si potrà considerare una riforma dell'odierno Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, ma la Rivoluzione va consolidata, non disarmata, perché disarmando la Rivoluzione Fascista, si disarma lo Stato e si eliminano le garanzie che quest'ultimo dà al rispetto della Patria e della Religione, che è la cattolica.
    Ultima modifica di Giò; 29-10-13 alle 18:34
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  2. #12
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    Predefinito Re: Italia 1936 - propaganda elettorale

    S.E. il Governatore della Libia e Maresciallo d'Italia Balbo risponde alle domande postegli in studio dal direttore dei servizi politici EIAR, Ansaldo.

    1) come dovrebbe agire il futuro Governo nell'attuale conflitto con l'Etiopia?
    Porre termine allo stesso con una pace che salvaguardi le nostre conquiste sul campo, restituendo l'Abissinia agli abissini, liberi dal Negus e dal suo giogo feudale, concedendo alla nuova Abissinia un saldo appoggio e sostegno.
    In ogni caso sia chiaro che il Negus Neghesti dovra' rinunciare al trono se vuole la pace.
    Le armi hanno dato il loro responso a nostro favore. Abbiamo fede nel fatto che anche le potenze europee capiranno che e' meglio per tutti se l'Italia conserva il suo ruolo nel Corno d'Africa.
    Il nostro futuro in Africa comunque e' sulla Quarta Sponda che deve divenire suolo italiano a tutti gli effetti, popolato da italiani affiancati ai libici, redenti dal nostro operare in quelle terre. Pace e Ordine per tutti.

    2) la salvaguardia dell'indipendenza austriaca resta un baluardo della politica estera italiana?
    Ebbene si.
    Nonostante la questione dell'esistenza dell'Austria come stato autonomo e i suoi rapporti con il Reich siano un fatto prevalentemente tedesco, anche ai popoli dell'Europa importa la questione.
    Una Germania di nuovo forte e' garanzia di stabilita', troppo forte e' foriera di enormi problemi. Il nostro legame con il governo austriaco non deve allentarsi in favore di mosse improvvide di avvicinamento alla Germania Nazista.
    Il destino italiano non e' di finire a lustrare le scarpe ai germanici.

    3) in campo economico si dovrebbe procedere ad una privatizzazione delle imprese sotto il controllo pubblico?
    Ove possibile si'. Ma in molti settori le imprese pubbliche hanno dato buona prova di se, ergo mi pare giusto e logico continuare a tutelarne funzionamento e sviluppo. Mi lasci poi dire che una generazione di giovani di sicura capacita' e sbalorditiva fede e' uscita dalle imprese fecondate dalla nostra rivoluzione che il DVCE ha guidato. Non approfittare della loro disponibilita' sarebbe assurdo, davvero.

    4) dovrebbe essere introdotto il voto femminile, e se la risposta è positiva, con quali ricadute sulla società italiana?
    Avevamo gia' risposto nel 1928, mi sembra.
    SI. Affidiamo alle nostre donne, madri e spose, il compito di allevare ed educare i nostri figli e le nostre figlie. Mi sembra giusto dare loro voce in materia di educazione e di istruzione. Lo si puo' fare a livello generale, tramite il voto. Ecco, metterei questo limite, forse. Affidare il voto solo alle donne che hanno gia' dato figli alla Patria. Sebbene poi ne rimarrebbero escluse quelle donne che hanno scelto di servire la Patria negli studi e nel lavoro. Ed esse sono sempre piu' numerose. Quindi concediamo il voto alle nostre camerate, senza seconde esitazioni, proseguendo nel piano che il DVCE aveva inteso intraprendere, abbandonando le momentanee esitazioni successive al 1928.

    5) il reato di vilipendio e tutti glia ltri cosidetti reati d'opinione devono essere mantenuti, oppure il codice penale va riformato?
    Mi pare ancora prematuro. Sara' comunque il nuovo parlamento a decidere se restituire in merito la parola alla Nazione.
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


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  3. #13
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    Predefinito Re: Italia 1936 - propaganda elettorale

    1) come dovrebbe agire il futuro Governo nell'attuale conflitto con l'Etiopia?

    Il conflitto dev'essere chiuso nel più breve tempo possibile. L'Italia DEVE reclamare ancora ed ancora il suo naturale diritto di espansione in Africa, nel Mediterraneo e nei Balcani. La guerra d'Abissinia è una guerra sacrosanta per l'Italia. Voglio ricordare al mondo, qui, ora, che da anni ed anni lo Stato etiope con il pieno consenso del negus lascia sconfinare gruppi di guerriglieri armati sul nostro territorio che più e più volte hanno minacciato la pace e l'integrità fisica di coloni e nativi. Lo Stato barbarico etiope deve riconoscere l'autorità italiana. Ce ne freghiamo delle sanzioni e delle menzogne occidentali. Davanti all'arroganza noi rispondiamo con doppia arroganza, davanti all'offesa noi rispondiamo con doppia vendetta. L'Italia sarà nuovo faro di civiltà romana nel mondo. L'Italia riavrà finalmente il suo Impero!

    2) la salvaguardia dell'indipendenza austriaca resta un baluardo della politica estera italiana?

    Se fino a poco tempo fa anche noi Fascisti Repubblicani pensavamo che l'indipendenza austriaca dovesse essere garantita, oggi, fatte le dovute considerazioni, rispondiamo così: quale titolo avevano gli stranieri per mettere i bastoni tra le ruote al cammino verso l'unità del sacro suolo italiano? Chi siamo noi, oggi, per impedire al grande e amico popolo tedesco di compiere questo cammino? L'Austria è territorio germanico da millenni, con lingua, tradizioni e usanze completamente tedesche. Impedire il proseguimento dell'unità tedesca significa essere schiavi della stessa Europa plutocratica che oggi ci impone le sanzioni. La Grande Germania sarà una realtà. Noi italiani tutto abbiamo da guadagnarne. Ho avuto un lungo colloquio con il Fuhrer un mese fa a Berlino. La Germania, con l'annessione dell'Austria, rinuncerà al Sudtirolo e avrà la possibilità di dare spazio a tutti i cittadini altoatesini che desidereranno trasferirsi nei nuovi territori e il Sudtirolo potrà finalmente dirsi pienamente italiano e non abitato da italiani che di italiano hanno solo il titolo.

    3) in campo economico si dovrebbe procedere ad una privatizzazione delle imprese sotto il controllo pubblico?

    Questo no. Noi siamo con il popolo e per il popolo. La nostra lotta sociale, intendano bene aristocratici e borghesi reazionari, non è finita. Deve ancora cominciare. I disegni del nostro Duce troveranno piena realizzazione nel nuovo Stato Organico del Lavoro, Repubblicano e Fascista. Il popolo italiano potrà finalmente dirsi libero e padrone di sé stesso. Cesseranno le prepotenze dei potentati filo-occidentali, che dinanzi ai gerarchi sfoggiano saluti romani ma che tramano nell'ombra contro il popolo lavoratore. Saremo la guardia contro il Satana bolscevico e contro la borghesia sfruttatrice, capitalista e asservita al giudaismo internazionale. Noi siamo per l'Italia sovrana, per la nazionalizzazione dei settori strategici, per uno Stato che tutela l'impresa ma che con forza e vigore sempre si opporrà allo sfruttamento della classe operaia, contadina, lavoratrice. Ecco perché il bolscevismo odia noi Fascisti, ancor più noi Fascisti Repubblicani. Guardi, ricorda questo manifesto? Noi siamo rimasti gli stessi, davanti all'Italia e davanti al mondo.


    4) dovrebbe essere introdotto il voto femminile, e se la risposta è positiva, con quali ricadute sulla società italiana?

    Sì. Ogni donna è madre dei propri figli e madre di tutta Italia. Con noi le donne avranno gli stessi diritti degli uomini, le stesse opportunità nel mondo del lavoro e davanti allo Stato. Noi ricordiamo bene le donne che hanno servito i Figli d'Italia nella grande guerra. Noi ricordiamo bene le madri, le volontarie, le infermiere, le operaie che prendevano il posto di figli e mariti nelle fabbriche. Pari diritti significa fare crescere il paese sotto ogni aspetto: politico, economico, sociale. La donna italiana diverrà simbolo della liberazione non solo delle donne oppresse nel mondo, ma dell'intera umanità che alzerà il capo davanti alla grandezza della nuova civiltà dell'Italia del Littorio!

    5) il reato di vilipendio e tutti glia ltri cosidetti reati d'opinione devono essere mantenuti, oppure il codice penale va riformato?

    Possiamo prendere in considerazione delle riforme in questo senso. Ma mai e poi mai permetteremo all'Italia di conoscere nuovamente gli orrori e le violenze di quegli anni che precedettero la Marcia su Roma, mai e poi mai permetteremo ai nostri figli di poter conoscere ancora una volta la lucida follia del bolscevismo che è la morte delle nazioni, la morte della Fede, la morte della Famiglia. Non daremo mai più ai nemici d'Italia l'occasione di poter distruggere l'opera rivoluzionaria di chi si è donato con l'estremo sacrificio e con il sangue.
    TIOCFAIDH ÁR LÁ
    ╾━╤デ╦︻

    革命无罪,造反有理

  4. #14
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    Predefinito Re: Italia 1936 - propaganda elettorale

    Ringrazio i rappresentanti dei partiti che hanno risposto alle domande, ed invito chi non l'ha ancora fatto ad esporre, pel tramite del potente mezzo che è la radio, le proprie proposte politiche ai nostri compatrioti.
    Propongo un secondo giro di domande, con le seguenti questioni:

    1) quale ritenete sia oggi la priorità in ambito economico per l'Italia?
    2) ritenete che il Senato del Regno sia un istituzione ancora valida o ormai sorpassata?
    3) rispetto alle politiche di assimilazione svolte negli anni passati nei confronti delle minoranze linguistiche pensate debbano essere mantenute o debbano aver termine?
    4) pensate che il divorzio dovrebbe essere introdotto anche in Italia?
    5) qualcuno una volta ha scritto che i confini orientali dell'Italia sono posti sui Carpazi, come pensate debba svilupaprsi, nei prossimi anni, la politica estera italiana rispetto agli Stati balcanici?

  5. #15
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    Predefinito Re: Italia 1936 - propaganda elettorale

    1) quale ritenete sia oggi la priorità in ambito economico per l'Italia?

    Il Partito d'Azione crede che la priorità economica sia una mezza via tra l'economia capitalistica di libero mercato e un'economia controllata dallo Stato con socializzazione parziale.

    2) ritenete che il Senato del Regno sia un istituzione ancora valida o ormai sorpassata?

    Gli Azionisti ritengono che il Senato debba riflettere il meglio e il genio della nazione e che non sia sorpassata come istituzione.

    3) rispetto alle politiche di assimilazione svolte negli anni passati nei confronti delle minoranze linguistiche pensate debbano essere mantenute o debbano aver termine?

    Le minoranze linguistiche sono una realtà molto forte, ma bisogna ricordare che la lingua comunicante per tutte le regioni della nazione è l'Italiano ed essa deve essere la prima lingua. Gli Azionisti riconoscono a livello locale le minoranze linguistiche e il bilinguismo come in Alto Adige, in Friuli, in Istria e Dalmazia, in Valle d'Aosta e nel Dodecaneso.

    4) pensate che il divorzio dovrebbe essere introdotto anche in Italia?

    Assolutamente sì, gli Azionisti lottano per l'introduzione del divorzio in Italia. Sposarsi non è un dovere e chi vuole annullare il suo matrimonio civile o religioso deve poterlo fare.

    5) qualcuno una volta ha scritto che i confini orientali dell'Italia sono posti sui Carpazi, come pensate debba svilupparsi, nei prossimi anni, la politica estera italiana rispetto agli Stati balcanici?

    Questo qualcuno non sa di che parla. I confini orientali dell'Italia sono posti sulla costa adriatica dei Balcani, zona geografica d'influenza italiana, il resto è chiacchiera nazionalistica e sensazionalistica. La politica estera italiana deve svilupparsi a favore degli Stati balcanici che cercano maggiore autonomia dai due colossi della Germania nazista e dell'URSS, e promuovere maggiore democraticità in paesi dove le strutture istituzionali sono facilmente soggette a regimi autoritari militari.
    Ultima modifica di Cattivo; 30-10-13 alle 11:03

  6. #16
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    Predefinito Re: Italia 1936 - propaganda elettorale

    1) quale ritenete sia oggi la priorità in ambito economico per l'Italia?
    Svluppare la nostra economia, con i mezzi ritenuti di volta in volta piu' opportuni e nelle direzioni piu' acconcie dal punto di vista geografico (specie verso i Balcani e la Quarta Sponda) e a tutti i costi. L'Italia non e' piu' la Grande Proletaria grazie al Fascismo, ma non e' ancora ricca.

    2) ritenete che il Senato del Regno sia un istituzione ancora valida o ormai sorpassata?
    Va mantenuto, ma indirizzato meglio, verso una istituzione che sia di premio a chi ha ben meritato della Patria in tutti i campi.

    3) rispetto alle politiche di assimilazione svolte negli anni passati nei confronti delle minoranze linguistiche pensate debbano essere mantenute o debbano aver termine?
    Avranno termine quando i loro obiettivi saranno stati conseguiti.

    4) pensate che il divorzio dovrebbe essere introdotto anche in Italia?
    Ebbene, forse si.
    Ma senza violare o urtare il senso degli accordi che abbiamo sottoscritto di nostra volonta' con la Santa Sede. I patti stipulati vanno mantenuti.

    5) qualcuno una volta ha scritto che i confini orientali dell'Italia sono posti sui Carpazi, come pensate debba svilupaprsi, nei prossimi anni, la politica estera italiana rispetto agli Stati balcanici?
    I Balcani ci interessano e i nostri rapporti con la Romania, nazione latina e caso unico nella regione vanno salvaguardati.
    Detto questo gli infausti effetti del Trattato di Versaglia, steso da gente che nulla sapeva o capiva della regione stessa, va rivisto o abrogato.
    Una Italia Fascista e'garante che questo avverra' nella pace e nella liberta'.
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  7. #17
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    Predefinito Re: Italia 1936 - propaganda elettorale

    Citazione Originariamente Scritto da von Dekken Visualizza Messaggio
    Ringrazio i rappresentanti dei partiti che hanno risposto alle domande, ed invito chi non l'ha ancora fatto ad esporre, pel tramite del potente mezzo che è la radio, le proprie proposte politiche ai nostri compatrioti.
    Propongo un secondo giro di domande, con le seguenti questioni:

    1) quale ritenete sia oggi la priorità in ambito economico per l'Italia?
    2) ritenete che il Senato del Regno sia un istituzione ancora valida o ormai sorpassata?
    3) rispetto alle politiche di assimilazione svolte negli anni passati nei confronti delle minoranze linguistiche pensate debbano essere mantenute o debbano aver termine?
    4) pensate che il divorzio dovrebbe essere introdotto anche in Italia?
    5) qualcuno una volta ha scritto che i confini orientali dell'Italia sono posti sui Carpazi, come pensate debba svilupaprsi, nei prossimi anni, la politica estera italiana rispetto agli Stati balcanici?
    (qua devo inventare un pochino, o meglio devo inventare più di quanto abbia fatto prima, perché affrontiamo argomenti particolari...)

    Molto bene caro Indro, ecco le nostre risposte anche per queste ultime questioni che ci poni:

    1) La priorità in campo economico deve essere assolutamente quella di proseguire con la rivoluzione e non fermarci ai risultati già ottenuti. Il Corporativismo e la Carta del Lavoro sono figli diretti della rivoluzione, ma bisogna fare sempre di più, affinché il potere dominante del Lavoratore si manifesti più concreto. Noi siamo, senza se e senza ma, per portare il corporativismo ad un livello più alto, arrivando alla socializzazione dei mezzi di produzione e alla partecipazione agli utili da parte degli operai. Questo deve essere sia per le grandi aziende e sia per le piccole, private o pubbliche.
    Siamo favorevoli a continuare poi la politica "imprenditoriale" adottata dallo Stato Fascista, infrangendo quelle resistenze che la grande borghesia capitalistica ancora oppone all'avanzata della rivoluzione sociale.
    Non dimentichiamoci poi dell'Agricoltura, il settore prevalente della nostra economia nazionale. Oltre a socializzare, c'è assolutamente bisogno di una riforma agraria, che si ridistribuisca la terra, soprattutto al sud, dove sono presenti purtroppo ancora da meccanismi post-feudali. E poi chissà che non si possa introdurre degli esperimenti di gestione collettiva della terra...
    Inoltre, molto importante sarà il saper affrontare la sfida delle sanzioni internazionali che ci spingono sempre di più verso un'economia autarchica. Non abbiamo paura, sappiamo che l'Italia può essere autosufficiente, che può produrre internamente ciò di cui il popolo ha bisogno. Comunque spingeremo sempre di più verso un'apertura con l'Est eurasiatico, soprattutto con l'URSS.
    Da questo punto di vista, la creazione dell'Impero sarà di estrema importanza: dobbiamo riprenderci il mediterraneo e controllarlo. Se sarà necessario utilizzare le armi le useremo, ma saremo favorevoli anche ad instaurare rapporti commerciali duraturi con i nostri vicini. Quello che sarà estremamente necessario, è prendere il controllo del Canale di Suez, strappandolo al dominio inglese.

    2) Il Senato del Regno è un organo oramai diventato inutile, dove il Duce teneva relegata la borghesia per accontentarla. Siamo favorevolissimi alla sua abolizione definitiva. Allo stesso tempo, puntiamo ad un miglioramento della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, aprendola sempre di più al mondo degli Operai e dei lavoratori.

    3) Deve esser chiaro a tutti che la lingua ufficiale dell'Impero, come per gli antichi romani era il latino, per la nostra Italia fascista e socialista è l'italiano. Ciò non vuol dire che le minoranze linguistiche debbano essere eliminate, anzi vanno conservate, ma sicuramente il loro rapporto rispetto all'Italiano deve essere di subordinazione. Questo discorso non vale solo alle minoranze linguistiche e culturali già presenti sul nostro territorio, ma soprattutto a quelle che vi saranno nel prossimo futuro.

    4) Siamo favorevoli al divorzio in quanto da sempre sostenitori della libertà sessuale e del rapporto paritario tra uomo e donna. Tuttavia, pensiamo che il ruolo della famiglia, fondamento dello Stato e culla delle generazioni future vada assolutamente tutelata. Pertanto l'introduzione del divorzio dovrà essere ben regolato, prevedendolo per i casi estremamente necessari, come può essere il caso di una donna maltrattata dal prepotente marito o altri casi simili. E poi dobbiamo sempre tenere conto che in Italia abbiamo la Chiesa cattolica, che non ci faciliterà di certo il compito.

    5) E' assai improbabile riuscire ad arrivare fino ai Carpazi, soprattutto perché li si scontrano gli interessi di vari popoli. Noi riteniamo necessario raggiungere l'obiettivo dell'annessione delle terre dalmate, come pure l'annessione delle terre albanesi. Non ci interessa, per il momento, arrivare più in là, a meno che non si verifichino le condizioni adatte. Dobbiamo tenere conto anche dell'Austria, che in un prossimo futuro vorrà provare a riportare la propria influenza sui territori che gli appartenevano fino a qualche decennio fa. Ciò si renderà necessario soprattutto per contenere le mire espansionistiche della Germania.
    Noi, per ora, ci prefiggiamo l'obiettivo di tornare egemoni sul mediterraneo, perciò i territori di nostro interesse sono soprattutto quelli che si affacciano sul nostro mare.
    “Senza dualità dei sessi, niente matrimoni, senza matrimoni niente famiglie, senza famiglie nessuna società, l’individualismo puro è tirannia”.

    Pierre Joseph Proudhon

  8. #18
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    Predefinito Re: Italia 1936 - propaganda elettorale

    Citazione Originariamente Scritto da Massimo Piacere Visualizza Messaggio
    (qua devo inventare un pochino, o meglio devo inventare più di quanto abbia fatto prima, perché affrontiamo argomenti particolari...)

    Molto bene caro Indro, ecco le nostre risposte anche per queste ultime questioni che ci poni:

    1) La priorità in campo economico deve essere assolutamente quella di proseguire con la rivoluzione e non fermarci ai risultati già ottenuti. Il Corporativismo e la Carta del Lavoro sono figli diretti della rivoluzione, ma bisogna fare sempre di più, affinché il potere dominante del Lavoratore si manifesti più concreto. Noi siamo, senza se e senza ma, per portare il corporativismo ad un livello più alto, arrivando alla socializzazione dei mezzi di produzione e alla partecipazione agli utili da parte degli operai. Questo deve essere sia per le grandi aziende e sia per le piccole, private o pubbliche.
    Siamo favorevoli a continuare poi la politica "imprenditoriale" adottata dallo Stato Fascista, infrangendo quelle resistenze che la grande borghesia capitalistica ancora oppone all'avanzata della rivoluzione sociale.
    Non dimentichiamoci poi dell'Agricoltura, il settore prevalente della nostra economia nazionale. Oltre a socializzare, c'è assolutamente bisogno di una riforma agraria, che si ridistribuisca la terra, soprattutto al sud, dove sono presenti purtroppo ancora da meccanismi post-feudali. E poi chissà che non si possa introdurre degli esperimenti di gestione collettiva della terra...
    Inoltre, molto importante sarà il saper affrontare la sfida delle sanzioni internazionali che ci spingono sempre di più verso un'economia autarchica. Non abbiamo paura, sappiamo che l'Italia può essere autosufficiente, che può produrre internamente ciò di cui il popolo ha bisogno. Comunque spingeremo sempre di più verso un'apertura con l'Est eurasiatico, soprattutto con l'URSS.
    Da questo punto di vista, la creazione dell'Impero sarà di estrema importanza: dobbiamo riprenderci il mediterraneo e controllarlo. Se sarà necessario utilizzare le armi le useremo, ma saremo favorevoli anche ad instaurare rapporti commerciali duraturi con i nostri vicini. Quello che sarà estremamente necessario, è prendere il controllo del Canale di Suez, strappandolo al dominio inglese.

    2) Il Senato del Regno è un organo oramai diventato inutile, dove il Duce teneva relegata la borghesia per accontentarla. Siamo favorevolissimi alla sua abolizione definitiva. Allo stesso tempo, puntiamo ad un miglioramento della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, aprendola sempre di più al mondo degli Operai e dei lavoratori.

    3) Deve esser chiaro a tutti che la lingua ufficiale dell'Impero, come per gli antichi romani era il latino, per la nostra Italia fascista e socialista è l'italiano. Ciò non vuol dire che le minoranze linguistiche debbano essere eliminate, anzi vanno conservate, ma sicuramente il loro rapporto rispetto all'Italiano deve essere di subordinazione. Questo discorso non vale solo alle minoranze linguistiche e culturali già presenti sul nostro territorio, ma soprattutto a quelle che vi saranno nel prossimo futuro.

    4) Siamo favorevoli al divorzio in quanto da sempre sostenitori della libertà sessuale e del rapporto paritario tra uomo e donna. Tuttavia, pensiamo che il ruolo della famiglia, fondamento dello Stato e culla delle generazioni future vada assolutamente tutelata. Pertanto l'introduzione del divorzio dovrà essere ben regolato, prevedendolo per i casi estremamente necessari, come può essere il caso di una donna maltrattata dal prepotente marito o altri casi simili. E poi dobbiamo sempre tenere conto che in Italia abbiamo la Chiesa cattolica, che non ci faciliterà di certo il compito.

    5) E' assai improbabile riuscire ad arrivare fino ai Carpazi, soprattutto perché li si scontrano gli interessi di vari popoli. Noi riteniamo necessario raggiungere l'obiettivo dell'annessione delle terre dalmate, come pure l'annessione delle terre albanesi. Non ci interessa, per il momento, arrivare più in là, a meno che non si verifichino le condizioni adatte. Dobbiamo tenere conto anche dell'Austria, che in un prossimo futuro vorrà provare a riportare la propria influenza sui territori che gli appartenevano fino a qualche decennio fa. Ciò si renderà necessario soprattutto per contenere le mire espansionistiche della Germania.
    Noi, per ora, ci prefiggiamo l'obiettivo di tornare egemoni sul mediterraneo, perciò i territori di nostro interesse sono soprattutto quelli che si affacciano sul nostro mare.
    Sono d'accordo su tutto quanto il compagno Ricci (presumo sia lui) ha brillantemente esposto, solamente rimango leggermente perplesso riguardo al punto 4 dove mi sembra voglia restringere il campo in cui il divorzio è possibile. Ritengo che appunto la parità tra i sessi che il nostro movimento porta avanti debba portare inevitabilmente a consentire il divorzio su iniziativa anche della moglie non solo nei casi di maltrattamento. Non dimentichiamoci che il divorzio era in uso presso gli antichi romani ma che ciò non ha portato alla distruzione della famiglia tradizionale e non ha impedito ai nostri antenati di conquistare tutto il mondo Mediterraneo. Utilissimo, anzi indispensabile, è comunque la difesa della famiglia tradizionale e devono essere perseguite tutte le politiche atte al proposito, sopratutto quelle inerenti alla natalità che noi riteniamo fondamentale per il futuro della nostra Nazione e del nostro popolo.
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  9. #19
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    Predefinito Re: Italia 1936 - propaganda elettorale

    Citazione Originariamente Scritto da Gianky Visualizza Messaggio
    Sono d'accordo su tutto quanto il compagno Ricci (presumo sia lui) ha brillantemente esposto, solamente rimango leggermente perplesso riguardo al punto 4 dove mi sembra voglia restringere il campo in cui il divorzio è possibile. Ritengo che appunto la parità tra i sessi che il nostro movimento porta avanti debba portare inevitabilmente a consentire il divorzio su iniziativa anche della moglie non solo nei casi di maltrattamento. Non dimentichiamoci che il divorzio era in uso presso gli antichi romani ma che ciò non ha portato alla distruzione della famiglia tradizionale e non ha impedito ai nostri antenati di conquistare tutto il mondo Mediterraneo. Utilissimo, anzi indispensabile, è comunque la difesa della famiglia tradizionale e devono essere perseguite tutte le politiche atte al proposito, sopratutto quelle inerenti alla natalità che noi riteniamo fondamentale per il futuro della nostra Nazione e del nostro popolo.
    Nessuna limitazione particolare, però anche il motivo per il quale si divorzia deve essere importante, proprio perché il tema stresso cui trattiamo è importante. Tutto ciò deve avvenire senza ripercussioni sulla famiglia, che va tutelata.
    Comunque avremo tempo per parlarne, io non ho dato volutamente una risposta chiara sul tema perché capisco che è delicato e anche nel nostro movimento abbiamo opinioni più o meno diverse a riguardo. Ci dovremo consultare, quando sarà ora di farlo.
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    Predefinito Re: Italia 1936 - propaganda elettorale

    1) quale ritenete sia oggi la priorità in ambito economico per l'Italia?

    Il nostro partito si pone come priorità uno sviluppo economico che porti ad una vita dignitosa quella tanta parte di italiani che vive ancora in una povertà non più tollerabile. Solo quando questo obbiettivo sarà raggiunto potremo davvero porci su un piano di uguaglianza con le maggiori potenze mondiali. Per raggiungere questo traguardo non esiste un’unica via.
    Va sicuramente potenziata la grande industria, se necessario anche proseguendo nella politica di interventismo dello Stato. Questo però non basta. Vanno tutelate anche le imprese più piccole, fino all’artigianato ed il piccolo commercio, ad esempio dotandoci di una rete di vie di comunicazione che consenta a tante realtà di uscire da un isolamento spesso atavico. Va potenziata e resa capillare l’istruzione, solo un popolo istruito potrà affinare continuamente il proprio ingegno e far sì che ogni generazione possa migliorare, potenziando ed arricchendo l’eredità della generazione precedente.
    Infine riteniamo prioritario lo sviluppo dell’agricoltura e la tutela di chi vi lavora. Il latifondo non consente uno sfruttamento razionale dei terreni e va superato con una riforma organica ed equa che abbia come obbiettivo prioritario la promozione e la tutela della piccola proprietà terriera. Inoltre ci preme sottolineare la scandalosa situazione in cui si trovano coltivatori diretti e mezzadri, ancora privi di una vera copertura previdenziale. Riparare a questa ingiustizia è per noi una priorità assoluta.

    2) ritenete che il Senato del Regno sia un’ istituzione ancora valida o ormai sorpassata?
    La riteniamo ancora valida, ma ne auspichiamo una significativa riforma. Deve essere dato più spazio ai grandi ingegni d’Italia, ma riteniamo sia opportuno assegnare una quota significativa di seggi ai rappresentanti dei lavoratori e delle imprese, il che può essere fatto sia tramite elezione diretta, sia tramite designazione delle associazioni di rappresentanza.

    3) rispetto alle politiche di assimilazione svolte negli anni passati nei confronti delle minoranze linguistiche pensate debbano essere mantenute o debbano aver termine?

    La presenza in alcuneregioni, come l’Alto Adige, la Venezia Giulia e l’Istria, di idiomi non italiani è una realtà che non può essere ignorata. Noi non vogliamo infliggere a quelle popolazioni ciò che hanno dovuto subire molti italiani fino a pochi decenni fa, e d’altra parte il decentramento amministrativo è stato uno dei punti programmatici qualificanti del PPI fin dalla sua fondazione.
    Riteniamo quindi del tutto plausibile ed auspicabile che gli enti locali, comuni in primo luogo, possano avere dei poteri in materia d’istruzione e che tra questi poteri vi rientri la valorizzazione della cultura del posto, ivi compreso lo studio di una seconda lingua che nel suo territorio sia di uso comune. Questo ovviamente non deve comportare, neppure minimamente, la contestazione dell’italianità delle ex terre irredente, ricongiunte alla madrepatria a prezzo di un enorme tributo di sangue e sofferenze, né l’uso esclusivo della lingua italiana quale lingua ufficiale dello stato in ogni parte del suo territorio.

    4) pensate che il divorzio dovrebbe essere introdotto anche in Italia?

    Assolutamente no. Come cattolici consideriamo ovviamente il matrimonio come un sacramento, la cui indissolubilità è uno dei pilastri della dottrina della Chiesa. Prima di considerazioni di ordine religioso, noi poniamo però quelle di carattere sociale. Noi consideriamo la famiglia come la cellula fondante, il pilastro della società, il divorzio non potrebbe che minare questo pilastro, con conseguenze assolutamente deleterie sia socialmente che culturalmente. Il PPI non accetterà mai alcuna proposta divorzista, auspichiamo anzi che la menzione del matrimonio indissolubile sia inserita in quella riforma della costituzione che è tra i nostri punti programmatici.

    5) qualcuno una volta ha scritto che i confini orientali dell'Italia sono posti sui Carpazi, come pensate debba svilupparsi, nei prossimi anni, la politica estera italiana rispetto agli Stati balcanici?

    I giovani stati balcanici rappresentano per l’Italia un’opportunità rilevantissima per esercitare un ruolo internazionale di primo piano.
    Questo ruolo non deve però essere esercitato da un’Italia che abbia ambizioni di potenza egemone o addirittura apertamente imperialiste. Questi paesi hanno riacquistato la libertà dopo secoli di sottomissione a varie potenze straniere e credo che possiamo ottenere molto di più presentandoci come amici e protettori di questa libertà, piuttosto che come nuovi padroni. Il nostro prestigio e le nostre relazioni commerciali ne avrebbero un grandissimo vantaggio.

 

 
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