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    Predefinito Vergogna:con Roma in crisi di bilancio Marino assume altre 20 persone in comune

    Continua a crescere lo staff del sindaco di Roma Ignazio Marino. Dopo circa due mesi dall’inchiesta del fattoquotidiano.it si è passati da 58 unità a 78, con un costo per le casse comunali lievitato da 3,8 milioni di euro ad oltre 5,4 milioni. Importi non proprio da spending review che, se lo staff rimarrà immutato nei prossimi 5 anni, graveranno per circa 27 milioni di euro sulle traballanti casse comunali. Incarichi fiduciari a personale esterno che per metà riguardano lo staff del sindaco e del suo vice (gabinetto, segreteria e ufficio stampa) e per l’altra quello dei 12 assessori della nuova giunta. Il sindaco ha denunciato un buco di bilancio che sfiora quota 900 milioni di euro, tanto che si potrebbe arrivare a un aumento dell’Irpef e i presidenti di municipio temono tagli per i servizi essenziali ai cittadini: intanto, però, la squadra del sindaco, del suo vice e dei 12 assessori al seguito continua a crescere senza sosta.
    Tredici componenti per l’ufficio stampa, compreso il portavoce del sindaco, 25 tra segreteria del sindaco, del suo vice e del gabinetto, 39 per coadiuvare gli assessori della giunta capitolina. Gli ingaggi sono tutti lordi e comprensivi di contributi previdenziali e Irap, quindi le cifre non indicano solo la busta paga effettiva ma quanto costa ogni persona al Campidoglio. “Questa partita – chiariscono dal Comune – va separata dal bilancio 2013. La giunta Marino infatti sta affrontando una delicata trattativa con il governo per chiudere un bilancio mai aperto dalla gestione Alemanno. I costi nella precedente amministrazione comunque erano di circa 3 milioni di euro in più all’anno. Una differenza sostanziale che testimonia la volontà, da parte della giunta Marino, di ridurre i costi amministrativi della politica”.
    Tra le retribuzioni in elenco, oltre a quella del capo ufficio stampa Marco Girella che peserà per per poco più di 170mila euro lordi annui, ci sono delle new entry, economicamente parlando, rilevanti. Come Francesco Piazza, ingaggiato come dirigente di unità organizzativa nell’ambito della III direzione “Cerimoniale e relazioni istituzionali” del gabinetto del sindaco, la cui retribuzione peserà sul bilancio capitolino per oltre 154 mila euro all’anno. Anche Luca Lo Bianco e Juri Stara, con i rispettivi incarichi dirigenziali per coadiuvare uno l’assessorato all’urbanistica e l’altro l’assessorato allo sport, hanno un ingaggio non indifferente: costeranno oltre 140 mila euro ogni anno. Un corposo elenco, composto da persone di ‘fiducia’, come ad esempio Giulia Calamante, la figlia dell’ex assessore alla mobilità di Walter Veltroni (staff dell’assessorato commercio, 30mila euro) o da trombati della politica come Nicola Galloro, candidato non eletto alle comunali (lavora all’assessorato Casa, 30mila euro), che ultimamente è stato irrobustito anche da Benedetta Cappon, portavoce degli occupanti del Teatro Valle e figlia dell’ex direttore generale Rai Claudioche passa all’assessorato alla cultura, al costo di 30mila euro annui. Tra i nuovi ingressi figura anche l’ex segretaria parlamentare Maria Frati. Come anticipato dal Messaggero, la fedelissima diLuigi Fucito, capo di gabinetto di Marino, da un giorno all’altro è stata elevata al grado di dirigente del Campidoglio al costo di 54mila euro annui.
    Circa due mesi fa, il Campidoglio assicurava al fatto.it: “Lo staff dovrebbe essere al completo, più o meno l’organico è questo. Cinquantotto persone non sono poche ma la macchina amministrativacomunale è ampia e complessa, abbiamo circa 27mila dipendenti comunali. Risparmieremo su altre voci come abbiamo già fatto con la riduzione delle auto blu ed eliminando alcune figure previste precedentemente negli staff dei vari assessorati”. Nel frattempo lo staff è aumentato di circa il 40%

    Roma, lo staff di Marino non smette di crescere: 20 assunzioni in due mesi - Il Fatto Quotidiano

    Marino = Alemanno
    PD-L = PDL
    NO ALL'INVIO DI ARMI IN UCRAINA!!!

  2. #2
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    Predefinito Re: Marino (PD-L), con Roma in crisi di bilancio assume altre 20 persone

    Roma Capitale a rischio dissesto finanziario. Interviene lo Stato

    il sindaco Marino forse per quest'anno ha trovato i soldi necessari per andare avanti. Tra operazioni contabile e spericolati giri, arriveranno quasi 900 milioni dallo Stato, più interviene la Regione

    >> Continua a leggere nella prossima pagina >>.

    Soldi - Roma Capitale a rischio dissesto finanziario. Interviene lo Stato (andreamartire77)
    I berlusconiani si dividono in due categorie: quelli consapevoli che votano PDL e quelli inconsapevoli che votano PD.
    I Komunisti si dividono in due categorie: quelli consapevoli che votano PD e quelli inconsapevoli che votano PDL.

  3. #3
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    Predefinito Re: Marino (PD-L), con Roma in crisi di bilancio assume altre 20 persone

    Roma Capitale. Del debito

    Scritto da Andrea Martire on 15 Ottobre 2013. Postato in Economia
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    Situazione finanziaria difficilissima per il sindaco Marino chiamato a gestire un deficit miliardario Dopo la situazione Alitalia, con British Airways e Financial Times che urlano contro gli aiuti di Stato, dopo il dossier Telecom, i tagli alla sanità ecco un nuovo scottante capitolo dell'economia di questo Paese: Roma Capitale. Roma Capitale e la bancarotta

    Sostanzialmente, dopo l'intervento del 2008 all'insediamento di Alemanno, per la seconda (ultima?) volta il Ministro dell'Economia (oggi Saccomanni, ieri Tremonti) elargisce un contributo fondamentale alle casse esangui del più grande comune dello stivale. Sono 867 i milioni che il sindaco Marino sta per ricevere. Il collegato alla legge di stabilità prevede la norma"salva Roma". Il provvedimento consentirà di addebitare alla gestione commissariale pre-2008 ben 600 milioni di debito, circa 115 per lavori ed opere infrastrutturali varie ed il resto che fu prestato dal comune all'autorità commissariale per operare nella prima fase, quando questa non poteva disporre di beni propri. I debiti delle aziende municipalizzate

    Si tratta quindi di restituzione. E non basta perché la struttura commissariale aveva circa 200 milioni di crediti che saranno ora ceduti a Roma Capitale (come si chiama da un po' il Comune di Roma): serviranno per le municipalizzate, soprattutto l'Atac, l'azienda trasporti che nella precedente gestione municipale ha accumulato un debito enormi. Da Zingaretti (ex presidente della provincia ora divenuto Governatore regionale) giungerà un altro soccorso: quasi 150 milioni derivanti dall'extra gettito irap per il trasporto pubblico locale (sempre l'Atac). In più, Marino taglierà qualche spesa e, forse, aumenterà l'entità della tassa di soggiorno. L'ultima spiaggia, l'aumento dell'Imu. Ma nessuno vorrebbe arrivarci. Roma Capitale e l'addizionale comunale

    Per i romani la trappola potrebbe scattare presto, dal 1° gennaio. Un codicillo del decreto legge prevede la possibilità di innalzare dello 0,3% l'addizionale comunale irpef. La norma è stata inserita proprio per insistenza e volontà del sindaco appena eletto, che però ha sempre dichiarato di essere contrario a qualsiasi aumento della tassazione, diretta ed indiretta. Per quest'anno il pericolo di costi aggiuntivi sembra scongiurato ma il pericolo si ripresenterà tra dodici mesi quando aiuti (questi sì, di Stato) non potranno più esserci. E allora il sindaco dovrà trovare circa un miliardo di euro per coprire il fabbisogno gestionale. Una parte, forse, verrà dalla nuova service tax che si chiamerà Trise; pagheranno anche gli inquilini e non solo i proprietari. Evidentemente l'Italia è così, balzello che va balzello che viene.

    Soldi - Roma Capitale a rischio dissesto finanziario. Interviene lo Stato (andreamartire77)
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