Ma la situazione è molto diversa, sia da prima del 1914 sia del primo dopoguerra. Non ci sono più le condizioni. I nazionalismi esasperati si sono sopiti, le rivendicazioni territoriali sono per dibattito da salotto (anche se alcune sarebbero assolutamente legittime, nessuno ha intenzione di scatenare guerre per ottenerle).
L'Europa, principale terreno di scontri di entrambi i conflitti mondiali, è unita, sono tutti amici, anche la storica rivalità franco-tedesca che era alla base un pò di tutto è cessata. Esistono organismi internazionali, diritti umani, tribunali internazionali e quant'altro.
Inoltre esiste una sproporzione immensa fra le forze in campo, tutta la potenza militare del mondo è praticamente polarizzata su un'unica nazione che può decidere il destino di ogni conflitto. Le altre contano zero, Russia compresa. Oggi un novello Hitler con l'intenzione di conquistare il mondo o parte di esso durerebbe 24 ore. A dire tanto.
E l'esistenza delle armi nucleari di fatto garantisce che non succederà mai niente. Nessuno le userà mai, in fondo sono una minaccia puramente virtuale, perchè utilizzarle, da parte di qualunque paese, vorrebbe dire autoannientarsi. Situazione paradossale ma è così.
Non esiste nessun'area del mondo sufficientemente "calda" da poter portare ad una guerra mondiale. Al massimo piccoli conflitti locali, niente di più. Anche il cosidetto medioriente. Molti pensano che l'Iran sia una minaccia, ignorando che Israele, anche se sulla cartina geografica sembra piccola piccola rispetto al paese degli ayatollah, è immensamente più forte, per cui è impossibile che venga attaccata. Se Israele volesse, la "minaccia iraniana" potrebbe finire entro stasera, per l'ora di cena.
In sostanza, credo proprio che una guerra mondiale sia pura fantasia. Almeno per questo secolo e con questa situazione mondiale.