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  1. #11
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    L'idea del rating non è male, il mio dubbio è che non diventi uno strumento troppo pervasivo. Nel senso che un politico - che sia perbene, ça va sans dire - non dovrebbe neppure essere ossessionato dal gradimento o dalla graduatoria dei provvedimenti che desiderano i suoi concittadini. Naturalmente dovrebbe tenerli nella dovuta considerazione, ma dovrebbe anche avere il coraggio, l'opportunità, e l'abilità di proporre la propria agenda. Naturalmente con la possibilità di essere revocato anche prima della fine del mandato. Prendendo ad esempio il sistema del recall Recall election - Wikipedia, the free encyclopedia

  2. #12
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Citazione Originariamente Scritto da von Dekken Visualizza Messaggio
    L'idea del rating non è male, il mio dubbio è che non diventi uno strumento troppo pervasivo. Nel senso che un politico - che sia perbene, ça va sans dire - non dovrebbe neppure essere ossessionato dal gradimento o dalla graduatoria dei provvedimenti che desiderano i suoi concittadini. Naturalmente dovrebbe tenerli nella dovuta considerazione, ma dovrebbe anche avere il coraggio, l'opportunità, e l'abilità di proporre la propria agenda. Naturalmente con la possibilità di essere revocato anche prima della fine del mandato. Prendendo ad esempio il sistema del recall Recall election - Wikipedia, the free encyclopedia

    Il concetto della "destituzione" dalla carica di qualsiasi politico o pubblico amministratore, costituisce un'arma potentissima a vantaggio dei cittadini. Naturalmente, per evitare che venga usata come strumento di lotta politica, si potrà stabilire un certo livello di rating al di sotto del quale scatta la destituzione immediata; un tale livello, ad esempio, potrebbe corrispondere alla disapprovazione di almeno i 2/3 dei votanti. Indubbiamente politici coraggiosi avranno la forza e la capacità di sostenere le proprie convinzioni, trovando una gran parte dei cittadini che bilanci, con i propri voti positivi, quelli negativi che inevitabilmente riceverebbero. Fermo restando il concetto che, secondo me, è veramente difficile e anche poco opportuno che un governo, a cui la cui stragrande maggioranza dei cittadini è contraria, continui a guidare il Paese, qualsiasi sia il premio di maggioranza ottenuto per farlo.

    Ho letto il riferimento ai sistemi del "recall" in vari Paesi, ma in questo caso la differenza consisterebbe nel fatto che qui si avrebbe una valutazione permanente di tutti i politici e pubblici amministratori e non solo di quelli per cui si chiede il provvedimento. Il voto ON LINE consente infatti questo: entrare un attimo sul sito con ID e pw riservati e dare il proprio voto a questo o quel personaggio, è cosa che si può fare anche prima di uscire la mattina o di andare a dormire la sera, insomma è alla portata praticamente di tutti. Chi non possedesse un mezzo di collegamento al sito (ormai oltre ai pc ci sono i telefoni e i tablet) potrebbe farlo dal tabaccaio o a casa di amici, o alle poste o altrove... d'altra parte riappropriarsi del potere decisionale richiede anche un minimo di impegno, come dimostrano i vecchietti quando sono chiamati a votare nei classici seggi elettorali.
    Ultima modifica di Roberto il Guiscardo; 11-11-13 alle 17:59

  3. #13
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Citazione Originariamente Scritto da Roberto il Guiscardo Visualizza Messaggio
    Mi sono stufato dei guru e dei profeti che periodicamente arrivano ad informarci che hanno in mano la soluzione di tutti i nostri problemi. Io desidero che siano gli stessi cittadini a decidere sulle cose importanti. Con la possibilità di farlo votando da casa e non solo ogni 5 anni; e desidero anche per noi cittadini la possibilità di mandare a casa tutti quei politici e pubblici amministratori che si dimostrano indegni del loro ruolo. Ma mandarli a casa subito e non dopo 5 anni

    Questa è la risposta data ad un forumista che, come i tifosi nella curva dello stadio, urla che tutti gli altri sono nemici di abbattere. Ecco, io la prendo come programma per un partito che non insegue i soliti capi "carismatici" che trascinano le folle e poi ti costringono a prendere tutto il pacchetto. Io non ho intenzione di comprare niente a scatola chiusa, lascio questi leader a chi sente il bisogno di seguire un capo e continuo a ragionare con la mia testa.

    I cittadini italiani sono cambiati moltissimo dal gregge di pecoroni che vota un partito e fa tutto quello che dice il capintesta; con gli attuali strumenti di informazione hanno la possibilità di farsi da soli un'idea di chi ci governa e di cosa vuole fare. Quello che manca è uno strumento di decisione efficace che dia forza alla volontà dei singoli cittadini: un posto come un blog, un sito, una bacheca virtuale, dove ognuno possa entrare per scrivere la sua volontà, che sia quella di mandare avanti una iniziativa politica oppure di bocciarla, o anche di appoggiare questa o quella persona che si batte per una idea che condividiamo. O anche, meglio ancora, di bastonare quei personaggi pubblici, che siano parlamentari o pubblici amministratori di qualsiasi parte politica, che si dimostrano con atti e dichiarazioni indegni della carica che ricoprono.

    I dettagli vanno approfonditi, non commetterò l'errore di scrivere qui un vademecum di regole e regolette: non è questo il problema; il sistema si troverà perché abbiamo ormai a disposizione mezzi e tecnologie per poterlo realizzare.

    Se non si riuscisse a realizzare questo potentissimo strumento per dare forza ai cittadini, non illudiamoci: oggi la nostra volontà è comunque strumentalizzata dai sondaggi. Ci tirano da una parte e dell'altra a seconda di cosa vogliono ottenere e noi in tutto questo siamo pedine da giocare in un gioco truccato. C'è chi ci tira in ballo per difendere se stesso dalle condanne giudiziarie, chi invece ci usa per portare avanti iniziative che interessano solo lui e pochi amici e parenti.

    Io da tempo ho detto basta a questa strumentalizzazione: penso ad un tempo futuro in cui tutti i pubblici rappresentanti saranno costretti a stare con due piedi in una scarpa, perché avranno addosso i nostri occhi, le nostre orecchie e saranno consapevoli che se non rigano come si deve, tempo qualche mese se ne vanno a casa, a prescindere dai cavilli e dalle sceneggiate pretestuose che potrebbero attivare, buoni solo per le aule di tribunale.

    POTERE AI CITTADINI. Ma davvero! E non solo a chiacchiere!

    Ditemi cosa ne pensate




    Se non ricordo male, l'esperimento giacobino ha avuto risultati non esaltanti

  4. #14
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Citazione Originariamente Scritto da atvar51 Visualizza Messaggio
    Se non ricordo male, l'esperimento giacobino ha avuto risultati non esaltanti
    In che senso, scusa...?

  5. #15
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Tralasciamo per ora le quetioni tecniche dell'organizzazione del voto, magari ci torno in un secondo tempo. La questione che vedo è la seguente: dopo che dato il rating agli amministratori, cosa fai? come si può fare sì che le persone migliori tornino ad occuparsi di pubblica amministrazione, senza che la tecnocultura influenzi completamente la popolazione votante?

    ciao!
    Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi. - Robert Oppenheimer
    Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati. - B.B.
    POL Progressista

  6. #16
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Citazione Originariamente Scritto da i-alca Visualizza Messaggio
    Tralasciamo per ora le quetioni tecniche dell'organizzazione del voto, magari ci torno in un secondo tempo. La questione che vedo è la seguente: dopo che dato il rating agli amministratori, cosa fai? come si può fare sì che le persone migliori tornino ad occuparsi di pubblica amministrazione, senza che la tecnocultura influenzi completamente la popolazione votante?

    ciao!
    Ciao a te!

    Vorrei capire bene il senso della tua domanda: tu chiedi "come si può fare sì che le persone migliori tornino ad occuparsi di pubblica amministrazione, senza che la tecnocultura influenzi completamente la popolazione votante?". Questo cosa vuol dire? Come entra la tecnocultura in questo discorso del Voto on Line? I giudizi dati dai cittadini non sono vincolati da particolari categorie di valutazione; è possibile dare un voto positivo anche seguendo un sentimento, un'idea, un senso generico di apprezzamento, che non limita le qualità dell'oggetto della valutazione a determinate caratteristiche di competenza o altro. D'altra parte il concetto fondante è quello di dare ai cittadini uno strumento utilizzabile nell'immediato in sinergia con gli altri cittadini per dare forza al proprio voto; la natura di questo voto non è precisata, potrebbe essere su una persona, su un provvedimento legislativo da mandare avanti, sulla richiesta di abrogazione di una legge che non si condivide... In tutto questo la tecnocultura non entra se non introdotta con il suo voto da chi la ritiene un valore.

    Naturalmente l'azione che un simile sistema di "rating" può implementare dipende da due situazioni:

    1 - il partito del Voto On Line è al governo

    2 - il partito del Voto On Line è all'opposizione

    Nel primo caso questo sistema di giudizio sugli atti e sulle persone può essere inserito direttamente nella legislazione come strumento iniziale di scelta per la formazione di liste elettorali, per la nomina di pubblici amministratori e via cantando. Si tratterebbe in questo caso di una norme di legge, e pertanto cogente per qualsiasi decisione a riguardo.

    nel secondo caso, potrebbe comunque esplicare un'azione, diciamo così, di influenza sulle scelte fatte dalla politica, dai partiti e dalle pubbliche amministrazioni. Nel tempo, se ben sfruttata, diverrebbe sempre più autorevole e chi non ne tenesse conto si troverebbe a doverne giustificare il motivo.


    Però è chiaro che tutto questo funziona solo a condizione di avere una trasparenza completa in tutti gli atti delle pubbliche amministrazioni: occorre essere ben informati per poter dare la propria valutazione su una persona o una norma. Il Voto On Line non è quindi un sistema risolutivo di per se, ma è tanto più efficace quanto più i cittadini saranno informati.




  7. #17
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    All'obiezione che questo sistema creerebbe un atteggiamento populista nella classe dei politici, dico che sì, il rischio c'è, ma la stessa velocità di reazione del meccanismo offre la possibilità di aggiustamenti rapidi. Non sarebbe necessario aspettare 5 anni per chiamare la politica a rendere conto di cosa sta combinando. Inoltre bisogna dare fiducia ai cittadini e alla loro maturità civica, altrimenti si sarebbe costretti ad ammettere che l'Italia è un Paese da mettere sotto tutela, e io questo lo rifiuto: ogni volta che i cittadini sono stati chiamati a decidere su un argomento importante a livello nazionale, con un referendum o altro, hanno sempre dimostrato molta più saggezza e buon senso della stessa classe politica, e questo mi fa ben sperare che un sistema del genere possa tenere a bada gli intrallazzieri di tutte le risme che entrano in politica solo per i propri interessi o ambizioni personali.

  8. #18
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Citazione Originariamente Scritto da Roberto il Guiscardo Visualizza Messaggio
    Vorrei capire bene il senso della tua domanda: tu chiedi "come si può fare sì che le persone migliori tornino ad occuparsi di pubblica amministrazione, senza che la tecnocultura influenzi completamente la popolazione votante?". Questo cosa vuol dire? Come entra la tecnocultura in questo discorso del Voto on Line?
    Cerco di spiegarmi meglio, partendo dalla seconda parte della domanda: quello che noi leggiamo nella parte di rete che si identifica con il web non è la realtà, ma solo una parte di essa, mediata dai fornitori di servizi come Google o Facebook. Se la rete è neutrale, come dovrebbe essere, ognuno ha la possibilità di informarsi in modo neutrale e quindi equanime sui fatti, e formarsi le proprie opinioni, ma, se la rete non è neutrale, oppure se l'architettura degli strumenti di rete è pensata subdolamente in modo non neutrale, può variare la quantitò di fonti originali a disposizione degli utenti per la formazione di una opinione propria, e l'effetto finale è di penetrare, con la propria efficacia, nella modalità di elaborazione del pensiero, che risulta quindi influenzato dallo strumento. In questo caso diviene più difficoltoso informarsi correttamente per effettuare una corretta scelta di voto, e qualcuno, magari non le persone più rette e meritevoli, possono approfittarne per influenzare le votazioni, ed acquisire maggiore potere, mentre i votanti sono convinti di avere votato liberamente e senza essersi fatti influenzare dall'esterno.

    non so se mi sono spiegato meglio o se mi sono confuso da solo.....

    La tua idea comunque mi interessa parecchio....

    'notte!!
    Ultima modifica di i-alca; 13-11-13 alle 01:34
    Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi. - Robert Oppenheimer
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  9. #19
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Citazione Originariamente Scritto da i-alca Visualizza Messaggio
    Cerco di spiegarmi meglio, partendo dalla seconda parte della domanda: quello che noi leggiamo nella parte di rete che si identifica con il web non è la realtà, ma solo una parte di essa, mediata dai fornitori di servizi come Google o Facebook. Se la rete è neutrale, come dovrebbe essere, ognuno ha la possibilità di informarsi in modo neutrale e quindi equanime sui fatti, e formarsi le proprie opinioni, ma, se la rete non è neutrale, oppure se l'architettura degli strumenti di rete è pensata subdolamente in modo non neutrale, può variare la quantitò di fonti originali a disposizione degli utenti per la formazione di una opinione propria, e l'effetto finale è di penetrare, con la propria efficacia, nella modalità di elaborazione del pensiero, che risulta quindi influenzato dallo strumento. In questo caso diviene più difficoltoso informarsi correttamente per effettuare una corretta scelta di voto, e qualcuno, magari non le persone più rette e meritevoli, possono approfittarne per influenzare le votazioni, ed acquisire maggiore potere, mentre i votanti sono convinti di avere votato liberamente e senza essersi fatti influenzare dall'esterno.

    non so se mi sono spiegato meglio o se mi sono confuso da solo.....

    La tua idea comunque mi interessa parecchio....

    'notte!!

    Se ho ben inteso, tu stai ponendo la stessa obiezione che è stata posta a suo tempo e periodicamente viene posta per strumenti di comunicazione di massa come i giornali e le televisioni: si tratta di strumenti che possono influenzare l'orientamento politico dei cittadini, anche in maniera subliminare (io direi: subdola). Cosa dirti...? La natura di questi strumenti non è la stessa:

    1 - i giornali sono uno strumento di "informazione" e il flusso delle informazioni è a senso unico (a parte le lettere al direttore ); la loro linea editoriale è decisamente influenzata dalla proprietà; abbiamo visto come ci siano editori disposti anche a ripianare le perdite, pur di mantenere il controllo di questo mezzo. E gli editori sono strettamente collegati ad una certa area di interessi (chiamarla "area politica" non mi sembra il caso);

    2 - le televisioni hanno più o meno lo stessa natura dei giornali riguardo alla proprietà e agli interessi che vi sono dietro. Rispetto ai giornali sono sicuramente più pervasive, in quanto inducono nei cittadini un atteggiamento di ricezione passiva (il giornale devi decidere di comprarlo, la televisione spesso la trovi accesa, a casa, al bar, al ristorante, negli uffici...);

    3 - internet usa molti strumenti in più rispetto ai giornali e alle televisioni (c'è la posta, skipe, i blog, i siti privati, commerciali ed istituzionali...) e comunque qui si confonde il concetto di passività in quanto, come i giornali, tu consulti internet dopo averlo deciso, ma sempre più spesso si accende il pc, o il tablet e ci si collega di default. In ogni caso si tratta di uno strumento decisamente più complesso sia dei giornali che delle televisioni.

    Chi ha maggiore influenza, oggi com'è oggi, sull'orientamento politico dei cittadini? Lascio a ognuno di noi il giudizio; dico solo che:

    1 - per difendersi dall'influenza dei giornali, basta o non comprarli, oppure comprarne molti di diversa collocazione; nel primo caso tu "ignori", semplicemente; nel secondo caso fai un'azione di informazione critica;

    2 - dalle televisioni è molto più difficile difendersi: la loro forma di comunicazione è aggressiva e riesce perfino a dare una mano ai giornali, utilizzando il sistema delle "rassegne stampa". Diventa chiaro che un portatore di interessi particolari, che avesse la proprietà sia di giornali che di televisioni, sarebbe in una posizione dominante riguardo il condizionamento generale dei cittadini. esiste in Italia un caso del genere...? Mah! Tu che dici...?

    3 - internet lo stiamo utilizzando anche noi in questo stesso momento che ti rispondo; indubbiamente esistono occasioni di condizionamento psicologico, ma la possibilità di informazione plurima e di reazione attiva dei cittadini, rende questo strumento molto più dalla parte dei cittadini che contro di essi. Per diventare un mezzo di condizionamento, anche occulto, come giornali e televisioni, dovrebbe essere controllato da una ristretta oligarchia. La tua tesi quindi è questa...? Chi sarebbe allora questo Grande Fratello? Microsoft? Google? Si tratta di entità orientate, mi sembra, più alla raccolta di informazioni a scopo commerciale che alla diffusione di un orientamento politico, se escludiamo l'osservazione che lo stesso orientamento al consumo potrebbe essere un condizionamento politico.

    Per non farsi condizionare da nessuno forse bisognerebbe andare a vivere sul cocuzzolo di una montagna e campare mangiando radici; non credo sia questa la soluzione, ma noi dobbiamo avere una nostra capacità di osservazione critica che ci renda immuni dai tanti tentativi di condizionamento che ci aggrediscono da tutte le parti, e questo lo possiamo fare solo con la cultura. Il discorso però comincia a scendere troppo nel filosofico.

    Ai fini del nostro discorso, e riguardo allo "STRUMENTO" del voto on line, lo scopo è molto semplice: rendere le opinioni dei cittadini sulle tante questioni del Paese, IMPORTANTI, anzi DECISIVE, e non lasciare più a chi ci rappresenta nelle istituzioni (o dovrebbe rappresentarci) tutta questa ampia libertà di azione e di pensiero di cui adesso godono. Il concetto stesso di assoluta indipendenza dell'eletto dai suoi elettori (l'autonomia di mandato), sancita addirittura in Costituzione, è da mettere sotto revisione: se può essere utile in situazioni di pericolo per la Democrazia in determinate situazioni socio-politiche, sempre di più invece opera un distacco degli eletti dagli elettori, e i primi tendono (sempre di più!) a diventare corpo separato dalla società civile che li ha eletti. Il risultato lo abbiamo tutti sotto gli occhi: con i tanti problemi che affliggono il Paese, ci vediamo apparire costoro seduti in poltrona con le gambe accavallate discettare del sesso degli angeli, o lanciarsi pomodori virtuali in una rissa continua che non fa capire ai cittadino le loro effettive intenzioni.

    Se non ci prendiamo noi la possibilità di incidere su questa gente, lo scollamento sarà sempre più evidente e dannoso per noi.
    Ultima modifica di Roberto il Guiscardo; 13-11-13 alle 10:36

  10. #20
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Adesso però passiamo alle cose concrete: metterò un paio di vignette che potrebbero costituire il simbolo di questo partito; chi ne vorrà suggerire altre è il benvenuto; tra l'altro io non sono molto bravo in queste cose.

    La prima che ho trovato e che potrebbe essere un'idea carina e ironica è questa:





    oppure questa:


    Ultima modifica di Roberto il Guiscardo; 13-11-13 alle 10:51

 

 
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