sovranità nazionale, libera determinazione del parlamento...ma non eri libertario, un tempo?
Credere che la prima cellula si sia formata per caso è come credere che un tornado, infuriando su un deposito di sfasciacarrozze, abbia messo insieme un boeing.
Certo che lo sono, ma lo sono in Italia. Sulla sovranità nazionale come concetto giuridico astruso ho pure scritto parecchio ( sull'Angiornale, sul mio blog), ma fin quando siamo qui rimaniamo costretti a difendere la poca libertà che abbiamo in qualsiasi modo.
Io chiederei a tutti i libertari di impegnarsi seriamente per arrivare alla vecchiaia un pò più liberi. Tanto continuiamo a pagare le tasse ( lo fai pure tu suppongo), continuiamo a frequentare ospedali e scuole pubbliche, continuiamo a sfrecciare per le strade pubbliche, continuiamo perfino ad essere amministratori pubblici ( ogni riferimento a Siena è puramente casuale e nella tua città c'è un libertario che insegna in un'università pubblica - percependo migliaia di euro al mese dallo stato-), quindi perchè fare gli ipocriti e non protestare quando qualcuno prova a limitare la nostra libertà? Credi che un docente universitario stipendiato dallo stato ( o un libertario pagato per fare il consigliere comunale) non legittimi la pubblica amministrazione e la sovranità nazionale molto più di quanto lo faccia io che sbraito gratis contro il vaticano? Almeno io a te non costo nulla, loro si. Se per difendere la mia libertà devo contestare intrusioni di soggetti illiberali alla sovranità nazionale italiana o nelle scelte del parlamento - per quanto io cittadino italiano non mi senta- lo faccio pure, il fine vale il mezzo. Tu invece che proponi, di continuare a pagare le tasse, di continuare a pagare il pedaggio dell'autostrada, le tasse universitarie pubbliche e il ticket degli ospedali e di stare zitti se il Vaticano prova ad impedirmi di morire come cavolo mi piace? Io la vedo diversamente, non voglio arrivare a 90 anni avendo vissuto da servo di uno stato sempre più clericale ed illiberale. Se a te piace fa pure, ma io pur di non morire schiavo e papalino faccio patti pure col diavolo.
Ultima modifica di LIBERAMENTE; 28-08-09 alle 10:12
Dio perdona, LIBERAMENTE senza dubbiamente no.
Se Bossi dice di volere modificare il concordato tu e i papalini come te vi scandalizzate, chiedendo rispetto. Se un papista invece continuamente prova a dare ordini alla politica italiana non ti scandalizzi. A questo punto il rispetto dovremmo chiederlo noi, perchè è la nostra libertà ad essere messa in discussione da un prete in gonnella e dagli ordini del Vaticano alla nostra politica.
Fisichella non ha parlato a titolo personale ma per conto della Chiesa, è una figura di vertice della gerarchia di uno stato straniero e sovrano. Lo fa per indirizzare il voto dei parlamentari italiani, per limitare le libertà dei cittadini italiani. Da cittadino può parlare quanto gli pare, con i suoi amici, in piazza, al bar, ma questa è una dichiarazione pubblica, come quella sui respingimenti agli stranieri e come tante altre fatte da vertici della Chiesa, che deve smetterla di intrufolarsi nelle vicende e nelle scelte di cittadini sui quali non ha alcuna sovranità.
Poi io non vieto certo a Fisichella di parlare, ma è lecito (come ho fatto) che io pensi che debba farsi gli affari suoi. Non lo obbligo ( non ne avrei i mezzi nè la capacità), ma mi farebbe piacere se la smettesse di pontificare della libertà altrui. O volete toglierci anche la libertà di sbraitare e di contestare le ingerenze nella nostra vita? Non posso neanche più pensare e dire che a mio parere debba farsi i cazzi suoi ? E' la mia opinione, non un obbligo. Invece lui ha i mezzi e la volontà di pilotare i parlamentari italiani e vincolare la mia libertà. Sta tutta qui la differenza.
Ultima modifica di LIBERAMENTE; 28-08-09 alle 11:47
Dio perdona, LIBERAMENTE senza dubbiamente no.
Guarda che io ho detto che da cittadino italiano può dire quello che gli pare. Il resto lo hai afermato tu in una sviolinata vittimista che poco vi si addice.
Il vostro problema è che da falsi liberali vi scocciano le voci contrarie.
In Italia tutti possono parlare : dai gay ai sostenitori delle formiche sorde. Tutti fanno la morale e tutti giudicano tutto : dalle veline ai calciatori, dai comici ai presentatori.
Ma se parla un cattolico vi fate venire subito le crisi epilettiche e cominciare a spiattellare fantasiose direttive date ai deputati e ai senatori.
I cattolici, per voi, non hanno diritto di parola.
Ma piantatela che ci fate più bella figura.
Veramente sei tu a fare la vittima e a dire cose che nessuno pensa, parlando di soprressione del diritto di parola per i cattolici. Io mi sono solo chiesto se "perchè non riesce a farsi gli affaracci suoi?". O manco questo posso chiedermi, dire e professare liberamente? E tu hai risposto in quel modo. Siete voi a voler negare i diritti e le libertà altrui, a voler sopprimere la facoltà di esprimersi di chi dissente. Per me quel prete in gonnella può dire tutte le minchiate che vuole, ma io ho la libertà di criticarlo e di chiedermi perchè nella nostra vita politica i cattolici non riescano a non interferire. Non solo si tratta di una confessione già privilegiata ingiustamente, ma addirittura si permette pure di dettar legge al Presidente della Camera. E se non ti stanno bene le critiche a questo papalino puoi fare a meno di leggere questo Forum, ma non puoi pretendere che io o altri non lo critichiamo.
Ultima modifica di LIBERAMENTE; 28-08-09 alle 13:15
Dio perdona, LIBERAMENTE senza dubbiamente no.
se scrivo sul mio blog io non parlo come parlerei ad un consiglio comunale o in una università,. dove mi rendo conto che è necessario essere realisti e "moderati"...ma sul tuo blog e qui dentro, mi fai pensar male, tutto qua. Capisco che tu non voglia intrusioni, è il tuo aggrapparti alla gonnella del parlamento nel mentre lo affermi che mi lascia basito.
Credere che la prima cellula si sia formata per caso è come credere che un tornado, infuriando su un deposito di sfasciacarrozze, abbia messo insieme un boeing.
In realtà il post era destinato a maggiore divulgazione del mio blog, volevo rivolgermi ad una platea un pò più ampia. L'ho scritto per il sito della frangia liberale del popolo della libertà (perilpartitodellalibertà.it). Sicuramente avrei potuto e dovuto esprimermi meglio ( soprattutto per chi mi legge di solito, e anche rileggendomi noto che il tono da comunicato stampa mi ha portato ad usare espressioni fuorvianti).
Dio perdona, LIBERAMENTE senza dubbiamente no.
La Chiesa è costretta a cedere su tutto progressivamente, cederà anche su questo punto, peccato che i suoi principi e i suoi araldi siano ancora ciechi rispetto alle motivazioni essenziali..ritengono di avere delle ragioni, parlano ancora di conoscenza epistèmica, quando la cultura e la società in cui viviamo se l'è ormai lasciata abbondantemente alle spalle in ogni ambito del sapere ..e se vengono meno questi ordinamenti immutabili vengon meno anche i relativi limiti, sicchè parlare di limiti alla ricerca scientifica e alla prassi o all'operatività della tecnica significa essere totalmente incapaci di inquadrare il problema..
Possiamo perdonare un bambino quando ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando un uomo ha paura della luce.