Cosa è per voi la bibbia?

[Bagarospo]

Pur non essendo un cattolico praticante ho sicuramente avuto un'educazione cattolico-cristiana. Ho letto buoni tratti della bibbia ma non posso certo dire di conoscerla bene. Ma cosa è per voi cristiani-cattolici praticanti la bibbia? Per alcuni è un sedativo cartaceo di 2000 pagine, per altri un libro di ispirazione, per altri ancora una barzelletta. C' è chi la prende alla lettera e chi si limita a seguirne alcuni principi etc etc. Personalmente la vedo come un manuale del buon vivere dove sono descritti gli incontri (immaginari o meno) degli uomini con un'entità superiore ed onnipotente. Un libro ricco di insegnamenti che è il cardine di 2 religioni: quella ebraica e cristiana. L'attendibilità storica è molto bassa, soprattutto per il vecchio testamento e molti fatti narrati sembrano appartenere più alla fantasia che alla verosomiglianza (creazione, 40 gg nel deserto etc). Insomma cos'è per voi la Bibbia? Il mio intento è quello di aprire una discussione seria, non ho intenzione di offendere religiosi ultra osservanti o altro.

[Miles]

La Bibbia è un insieme di libri, di vario genere letterario.
Nell' Antico Testamento si può trovare poesia popolare (canti del lavoro, dell'amore, del custode o della vittoria, satire, enigmi...), prosa ufficiale (patti, simboli della fede, leggi, istruzioni, esortazioni, cataloghi, lettere...), narrazioni (miti, saghe, racconti eziologici, fiabe, memorie, informazioni, autobiografie...), letteratura profetica (oracoli, visioni, sogni, apocalissi...), generi sapienziali (proverbi, sentenze...), ecc.
Quanto al Nuovo Testamento, nei Vangeli sinottici troviamo detti profetici e sapienziali, paradigmi, parabole, dispute, sentenze, racconti di miracoli, storie della passione, ecc.; nelle lettere si incontrano inni, confessioni di fede, cataloghi di vizi e virtù, precetti per la famiglia, formule di fede, dossologie, ecc.; negli Atti abbiamo discorsi, sommari, preghiere, lettere, racconti di missione, racconti di viaggi, ecc.

Il linguaggio della Bibbia e dei vari libri può variare. Da una descrizione letterale che come tale dev'essere considerata ad altri livelli di lettura, spesso riguardanti lo stesso testo (mistico-simbolico-allegorico).
Perciò l'inenarranza Biblica dev'essere presa come appunto utilizzo anche di altri generi di linguaggio.

La cosa costante nella Bibbia è però l'autore, Dio, che ha ispirato tali testi ad uomini che possedevano spesso cognizioni e linguaggi non sufficienti per comprendere un qualcosa di per se eccessivamente complesso (altro motivo di inenarranza).

La Bibbia è uno dei due pilastri della Chiesa, insieme alla Tradizione. La Tradizione è l'insieme di dottrine di origine Apostolica ispirate dalla Bibbia che ci sono state trasmesse dagli Apostoli stessi, così come la Bibbia è frutto anche della Tradizione stessa (il Canone Biblico).

Ad utilizzarla come manuale di vita in re ipsa, però si rischia di cadere nell'ipocrisia farisaico luterana. Ciò che regola la Fede e la vita dell'Uomo inteso come animale sociale è quell'insieme di Fede ed Opere, che creano il contesto in cui l'Uomo agisce e regolano le sue azioni.

[King Z.]

Per me nella Bibbia c'é un errore di fondo cioé dare ai Vangeli la solita dignità degli altri testi .Il Cristianesimo ha come fondamento morale la vita di Gesù non ciò che dicevano Mosé prima e Paolo dopo .Essendo parte di un solito percorso ci sta pure che vengano rilegati in un solito libro ma ritenerli equipollenti é a parer mio un errore quando sappiamo benissimo che il messaggio di Gesù Cristo é diverso e palesemente "più alto" di quello antico testamentario .Di fatto che la Bibbia debba essere composta da questi testi é opinione di coloro che hanno elaborato il canone biblico non di certo di Gesù che non ne ha mai parlato (ovviamente) nei Vangeli .

[King Z.]

Per altro ciò porta al solito fraintendimento ( capzioso) per cui per alcuni il Cristianesimo é simile all'Islam proprio perché l'AT viene ritenuto equivalente ai Vangeli in quanto parimente ispirato da Dio .

Ps : scusate il disturbo ma questa cosa del canone biblico non l'ho mai "digerita"

[Miles]

Per me nella Bibbia c'é un errore di fondo cioé dare ai Vangeli la solita dignità degli altri testi .Il Cristianesimo ha come fondamento morale la vita di Gesù non ciò che dicevano Mosé prima e Paolo dopo .Essendo parte di un solito percorso ci sta pure che vengano rilegati in un solito libro ma ritenerli equipollenti é a parer mio un errore quando sappiamo benissimo che il messaggio di Gesù Cristo é diverso e palesemente "più alto" di quello antico testamentario .Di fatto che la Bibbia debba essere composta da questi testi é opinione di coloro che hanno elaborato il canone biblico non di certo di Gesù che non ne ha mai parlato (ovviamente) nei Vangeli .

L'Antico Testamento è precursore del Nuovo. Non si capirebbe Cristo se non alla luce dell'Alleanza che stava prima di lui.
Così come non si può leggere l'Antico Testamento se non nell'ottica di Cristo che vivifica e porta a compimento ciò che stava prima di Lui.
Perciò la Chiave di lettura è sempre Cristo.

[King Z.]

L'Antico Testamento è precursore del Nuovo. Non si capirebbe Cristo se non alla luce dell'Alleanza che stava prima di lui.
Così come non si può leggere l'Antico Testamento se non nell'ottica di Cristo che vivifica e porta a compimento ciò che stava prima di Lui.
Perciò la Chiave di lettura è sempre Cristo.

Ma non è una questione solo dell'AT : le lettere di Paolo per esempio sono piene di passi misogini che assolutamente non esistono nei Vangeli : la misoginia non fa parte del messaggio di Gesù allora non possono avere lettere e vangeli la solita dignità e la solita "ispirazione" .

[Miles]

Ma non è una questione solo dell'AT : le lettere di Paolo per esempio sono piene di passi misogini che assolutamente non esistono nei Vangeli : la misoginia non fa parte del messaggio di Gesù allora non possono avere lettere e vangeli la solita dignità e la solita "ispirazione" .

Mah, a parte che Gesù proibisce fortissimamente ed inequivocabilmente il divorzio (ciò che Dio ha unito l'Uomo non separi) cosa che per moltissimi sarebbe un'accusa di misoginia non da poco, mentre S. Paolo si dice "Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli” (1 Cor 11,10) soggiunge “Tuttavia, nel Signore, né la donna è senza l'uomo, né l'uomo è senza la donna” (1 Cor 11,11), e in Gal 3,28 afferma: “Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” , (alla faccia della misoginia)c'è da aggiungere una cosa.
S.Paolo , aldilà dell'elezione ad Apostolo , ha vissuto , predicato , sofferto insieme a persone che con Gesù avevano anche loro vissuto predicato e quant'altro, scelti come tali per portare la Sua parola, ed il suo messaggio.

Ora francamente tra una rilettura ex post duemila anni dopo e la testimonianza diretta ed inequivocabile dei coevi, chi dovrò scegliere per interpretare il Cristianesimo?

E' la semplice diatriba se si vuol adattare Cristo ai nostri tempi od i nostri tempi a Cristo.

[amerigodumini]

Ma non è una questione solo dell'AT : le lettere di Paolo per esempio sono piene di passi misogini che assolutamente non esistono nei Vangeli : la misoginia non fa parte del messaggio di Gesù allora non possono avere lettere e vangeli la solita dignità e la solita "ispirazione" .

Osservazioni come queste sono autentici anacronismi, fondamentalmente protesi a cercare per un motivo o per l'altro nei Santi Vangeli quanto possa essere rassicurantemente compatibile con le sensibilità irreligiosa e ateistica attuale.
Gli Apostoli sono stati scelti da Dio e non a casaccio.
Quindi i loro scritti sono ispirati anche quando si occupano di famiglia o educazione.
Se in parte possono turbare la delicata costituzione psichica e subculturale dell'uomo moderno ammaestrato dalle ideologie umane francamente è questione irrisoria nell'economia della Salvezza.

[amerigodumini]

Per altro ciò porta al solito fraintendimento ( capzioso) per cui per alcuni il Cristianesimo é simile all'Islam proprio perché l'AT viene ritenuto equivalente ai Vangeli in quanto parimente ispirato da Dio .

Ps : scusate il disturbo ma questa cosa del canone biblico non l'ho mai "digerita"

I Vangeli, gli Atti e le Lettere ecc...sono continuamente filigranati di preziosi richiami all'AT.
Ma sono molto profondi e complessi.
Però essenziali.
Ovviamente per comprenderli occorre una rigorosa conoscenza del VT, se non la si possiede ci si limita a comprenderli nel loro significato più immediato.
Va bene lo stesso.
Ma il NT è un continuo richiamo alla realizzazione del piano di salvezza umana custodito solo come un seme, ma custodito, nel VT.

[nomeutente]

Pur non essendo un cattolico praticante ho sicuramente avuto un'educazione cattolico-cristiana. Ho letto buoni tratti della bibbia ma non posso certo dire di conoscerla bene. Ma cosa è per voi cristiani-cattolici praticanti la bibbia? Per alcuni è un sedativo cartaceo di 2000 pagine, per altri un libro di ispirazione, per altri ancora una barzelletta. C' è chi la prende alla lettera e chi si limita a seguirne alcuni principi etc etc. Personalmente la vedo come un manuale del buon vivere dove sono descritti gli incontri (immaginari o meno) degli uomini con un'entità superiore ed onnipotente. Un libro ricco di insegnamenti che è il cardine di 2 religioni: quella ebraica e cristiana. L'attendibilità storica è molto bassa, soprattutto per il vecchio testamento e molti fatti narrati sembrano appartenere più alla fantasia che alla verosomiglianza (creazione, 40 gg nel deserto etc). Insomma cos'è per voi la Bibbia? Il mio intento è quello di aprire una discussione seria, non ho intenzione di offendere religiosi ultra osservanti o altro.

La tua domanda è molto intelligente.

Assume importanza rilevante come tema di attualità, nel dibattito interconfessionale tra quelle religioni che si richiamano a Cristo.

Bene, riguardo alla mia risposta, parto da poche negazioni per poi giungere ad un'affermazione.

La Bibbia, Libro dei libri, non è Dio.

Neanche è la Sua Parola, come moltissimi credenti affermano con tanta superficialità ed estrema convinzione, essendo che nella stessa è riportata anche la parola di falsi profeti, dello stesso lucifero e di tanti altri, essendo che, seppure si riconoscesse che nella Bibbia fosse presente il consiglio di Dio dato ad una certa chiesa, ad un certo re o in via generale ad un certo popolo, questo stesso consiglio, per assumere valore e vita oggi, necessita di attualizzazione.

Neanche è un Libro di per sé assolutamente perfetto, essendo che ogni cosa seppure creata ed ordinata da Colui che è il Perfetto, necessita di continuo perfezionamento in Cristo, la Parola vivente, permanente ed eterna.

Ed ecco l'affermazione: La Bibbia è Libro di testimonianza, Libro composto da molti Libri risalenti a varie età, Libro scritto da uomini di varia estrazione sociale e condizione, Libro che trova la Sua unità di composizione ed interpretazione esclusivamente in Colui che ne ha guidato, ispirato, ordinato la Scrittura, e cioè nello Spirito di Dio; Libro che in forma e sostanza conduce a Cristo, ci testimonia e parla del Figliuolo di Dio; Libro che svolge dunque ruolo di testimonianza.