Originariamente Scritto da
mad
Ma la pseudosinistra aveva formidabili frecce nella sua faretra, date appunto dallo scarso valore politico (a loro dire) di berlusconi e delle persone che lo circondavano. Percio' dico che se al posto di B. ci fosse stato uno seminormale, per capirci uno come Casini o Fini, la sinistra sarebbe stata azzerata completamente ?...la mia è una domanda.
Come dire che Alonso che per 20 anni non riesce a vincere con la sua Ferrari contro gente che corre la 127 special, la opel corsa o la ford Fiesta ..... per venti anni, fin quando poi finalmente la giuria squalifica la 127 special, la opel corsa e la ford fiesta per uso di gomme non regolamentari .....
A meno di non sostenere che B sia piu' esperto, capace ed intelligente di Fini e Casini, solo per fare due esempi.
Nel qual caso allora è vero che sostengo io da venti anni, e cioè che la pseudosinistra è intellettualmente, strategicamente e politicamente scarsissima, al di sotto di un Casini o d un Fini o di una Santanchè o di un Gasparri.
E senza la magistratura che
casualmente lo ha tolto di mezzo, dopo 20 anni, Cuperlo, Franceschini e la signora Puppato stavano ancora li a menarla con "gli elettori di destra che devono capire... che devono convincersi... che devono rendersi conto...".
PS
personalmente rispetto tutti i milioni di giovani e non che hanno votato per il M5S, e sono stato un sincero estimatore di questo Movimento, come è facile andare a controllare in qualche scambio di opinioni civili con Sebastiano, prima delle elezioni.
Se non altro si presentava con gente nuova, idee nuove, un leader un po' demagogico ma nuovo, com metodi un po' discutibili ma nuovi, ai quali comunque bisognava dare una credibilità sulla fiducia. Regolarmente e completamente disattesa.
Il punto è che io provengo da una scuola professionale e umana diametralmente agli antipodi dì un certo tipo di politica come il M5S ; cioè per chiarezza la mia scuola professionale era ed è : "prima facciamo e poi ne parliamo".
Esattamente il contrario del M5S, che è solo per parlarne, non per fare, a meno di non avere la maggioranza assoluta.