La mafia non esiste!

[psico]

Mi sembrano situazioni molto diverse.

Hai ragione, ma io intendevo che invocano sempre i complotti quando scazzano e lo fanno spesso.

D'altra parte l'italia è questa e gli italiaci sono così. Mai colpa loro.

Su ignazio marino.

Studi e vita familiare[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Genova da madre svizzera^[3] e padre siciliano di Acireale, dall'età di 14 anni vive a Roma^[4].
Formatosi culturalmente negli ambienti cattolici della capitale (fu giovane boy scout e si diplomò al collegio San Giuseppe de Merode dei Fratelli delle scuole cristiane^[5]), si laureò in medicina presso l'università Cattolica^[4] di Roma, si specializzò in chirurgia generale e vascolare, ed esercitò presso il Policlinico Gemelli^[4] di Roma, cui l'Università Cattolica afferisce.

https://it.wikipedia.org/wiki/Ignazio_Marino


Marino il "genovese".

Alla fine ragiona come la Sagunto.

[ventunsettembre]

Un altro frutto di unione madre svizzera-padre terrone.
La Blocher ne ha fatti tre.
Prepariamoci al peggio.
Anche se qui c'è in più il peso di un cognome con una radice precisa.

[ventunsettembre]

Al di là di queste considerazioni, toccato l'argomento, ci tengo a dire che Marino e Roma sono un caso esclusivamente politico, interno a quella fogna fetida che è il PD.

[dimecan]

il buon Marino è un caso particolare nella politica, ma non nell'itagliaseddesta. il caso Stati Uniti che coinvolse il nostro, prima che si fiondasse in politica, la dice lunga. in breve, gli americani si accorsero che faceva la cresta sulle spese (cosa assai tollerata, anzi incoraggiata in itaglia per un inizio di carriera politica) e lo licenziarono senza clamori : ed eccolo pronto per l'avventura politica. si diceva di certi costumi che altrove non sono tollerati, come quelli del già presidiende della repubblica che faceva la cresta sui voli quando era europarlamentare. la cosa fu chiassosamente nota all'estero, ma non impressionò per nulla l'opinione pubblica nazziunale. praticamente si vuole affermare che uomini come Marino e O'presidiende sono uomini di onestà specchiata in ambito nazziunale rispetto al personale politico,al personale amministrativo di alto bordo, alla maggistradura eccetera. per cominciare a postulare qualcosa di una qualche importanza negli ambiti descritti, devi già essere ricattabile. in caso contrario non entri.

[dimecan]

ho trovato sul nazziunale questo post che non esito a proporvi :


in

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Discussione: Mafia, il pentito Messina: “Volevamo uccidere Bossi per attacchi ai meridionali”

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  Mafia, il pentito Messina: “Volevamo uccidere Bossi per attacchi ai meridionali”
  
  
  Umberto Bossi ha rischiato di finire nella lista nera di Cosa Nostra: troppo pesanti le sue posizioni contro il Meridione… Talmente pesanti che avevano infastidito Leonardo Messina, all’epoca spietato uomo d’onore di Caltanissetta e fedelissimo del boss Piddu Madonia. Era il 1991,Tangentopoli e le stragi dovevano ancora fare capolino nella storia italiana, e Messina aveva pensato di assassinare il leader della Lega Nord. “Un giorno c’era Bossi a Catania e io dissi a Borino Micciché: questo ce l’ha con i meridionali: vado e l’ammazzo” ha raccontato l’ex uomo d’onore, oggi collaboratore di giustizia, deponendo come teste al processo sulla Trattativa tra pezzi dello Stato e Cosa Nostra, in corso all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo.
  L’idea di assassinare Bossi, però, venne bloccata immediatamente dallo stesso Micciché, all’epoca capomafia di Enna. “Mi disse di fermarmi: questo è solo un pupo, disse. L’uomo forte della Lega è Miglio che è in mano ad Andreotti. Insomma, si sarebbe creata una Lega del Sud e la mafia si sarebbe fatta Stato” ha detto Messina, aggiungendo che “in Cosa nostra si diceva che Andreotti era uomo d’onore, che era punciuto (punto, ovvero affiliato formalmente, ndr) e che ci avrebbe garantito al maxiprocesso: si riteneva che sarebbe finito in barzelletta. Poi quando si seppe che invece a presiedere il collegio giudicante che avrebbe celebrato il maxi sarebbe stato un altro (e non il giudice Corrado Carnevale ndr) si capì che i politici si erano allontanati”.
  
  Secondo la ricostruzione dell’accusa, la data che cambia per sempre la storia d’Italia è il 30 gennaio del 1992, quando la Corte di Cassazione mette il bollo sulle condanne del Maxi Processo: è in quel momento che Riina decide di eliminare i politici che non avevano mantenuto i patti e dichiarare quindi guerra allo Stato. Un passaggio cruciale, che Messina aveva già svelato anni fa, quando molte sue dichiarazioni erano finite nel fascicolo sui Sistemi Criminali, l’inchiesta della procura di Palermo sulle strategie eversive di Cosa Nostra e di altre associazioni criminali, poi archiviata nel 2001. “All’inizio degli anni ’90 Cosa nostra era pronta ad acquistare dalla ‘ndrangheta una grossissima partita di armi investendo circa 2 miliardi di lire” ha raccontato Messina.
  Le sue dichiarazioni sulle spinte eversive della mafia, fanno il paio con quelle dello stesso Gianfranco Miglio, che in un’intervista a Il Giornale, teorizzò la “legalizzazione” di Cosa Nostra. “C’è anche un clientelismo buono che determina crescita economica“* disse l’ideologo della Lega -* Insomma, bisogna partire dal concetto che alcune manifestazioni tipiche del Sud hanno bisogno di essere costituzionalizzate”. E’ per questo motivo che tra il 1992 e il 1993 nascono in tutto il Sud movimenti indipendentisti, omologhi meridionali della Lega Nord. A spingere per le stragi e per un impegno diretto in politica delle associazioni criminali, non è soltanto Cosa Nostra.
  “Mi venne detto chiaramente, tra la fine del 1991 e l’inizio del 1992, che c’era una commissione nazionale che deliberava tutte le decisioni più importanti. Una commissione in cui sedevano i rappresentanti di altre organizzazioni criminali”. Sullo sfondo dell’eversione targata Cosa Nostra, spunta anche l’ombra della massoneria. “Tutti i capi di Cosa nostra facevano parte della massoneria” ha spiegato Messina, che decise di diventarecollaboratore di giustizia nel giugno del 1992. Il primo pm a cui affida i suoi segreti è Paolo Borsellino, che lo interroga per l’ultima volta il 17 luglio del 1992. “Quel giorno * racconta Messina * il dottore Borsellino era molto nervoso, accese un’altra sigaretta e prima di andare via mi disse: signor Messina, è arrivata la mia ora. Non c’è più tempo, la saluto. E non l’ho più visto”. In quel momento l’autobomba da piazzare in via d’Amelio era quasi pronta.
  
  fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013...ionali/802122/
  
  L'indipendenza della Padania è da sempre stata un utopia irrealizzabile, soprattutto per il forte potere della Mafia all'interno dello stato e nella società.
  Molte delle cose che disse questo pentito si sono realizzate (guarda a caso)..
  
  
  
  

[Eridano]

Non potevano permetterlo, a roma.
Bossi serve vivo (anche se dimezzato) e a piede libero.

[dimecan]

però ricordo che Miglio propose di istituzionalizzare le mafie, come cosa ineliminabile per il meridione, sempre nell'ambito di un rigoroso federalismo senza aggettivi. poteva anche scherzare, perché il professore era un uomo di spirito, ma non saprei fino a che punto scherzasse.
in ogni caso pare che la mafia fosse bene informata sugli uomini della lega (a parte l'esagerazione su Andreotti).

[Eridano]

però ricordo che Miglio propose di istituzionalizzare le mafie, come cosa ineliminabile per il meridione, sempre nell'ambito di un rigoroso federalismo senza aggettivi. poteva anche scherzare, perché il professore era un uomo di spirito, ma non saprei fino a che punto scherzasse.
in ogni caso pare che la mafia fosse bene informata sugli uomini della lega (a parte l'esagerazione su Andreotti).

Per istituzionalizzare le mafie occorre separare il regno delle due sicilie dall'italia.

[dimecan]

infatti il federalismo alla Miglio lo avrebbe permesso, almeno entro certi limiti.

[ventunsettembre]

Stato-mafiaAssolto ex ministro Mannino 'E' la fine di un incubo'

Sicilia.'Grazie ai miei avvocati'. Il gup di Palermo ha assolto l'ex ministro dall'accusa di minaccia a corpo politico dello Stato "per non aver commesso il fatto". Il legale: 'Spero che sia per Mannino la fine di un incubo giudiziario'. Il procuratore: 'Valuteremo impugnazione dopo le motivazioni'

Un plauso al fotografo per aver colto le mani giunte.
Mi chiedo sempre più spesso se questo thread non debba essere unificato con quello sulla magistratura.
Entrambe "non esistono".