Maria Vittoria Cavina Saporetti
NULLO NODO
MMCCCL Ab Bibliotheca Condita
ISBN 978-88-2635-25-8
Maria Vittoria Cavina Saporetti
NULLO NODO
MMCCCL Ab Bibliotheca Condita
ISBN 978-88-2635-25-8
di necessità virtù
Stamattina, lunedì 22 ottobre 2018, il Prof.Campana di UNIBO ha tenuto una lezione di Letteratura Italiana. Mi ha stupito che Marco Polo e Cristoforo Colombo vengano tuttora considerati "autori italiani" anche se il primo non scrisse nulla e il secondo scrisse in latino e spagnolo cercando di ottenere privilegi dal re Ferdinando d'Aragona e dalla regina Isabella di Castiglia.
Forse è giunto il momento di storicizzare il Mito della Letteratura Italiana creato due secoli fa; e analizzare la Letteratura in Lingua Italiana all'interno della Letteratura Europea.
di necessità virtù
Mi stupisco che vi stupiate.la scuola è lo specchio della società il luogo ove dovrebbero essere coltivati ed insegnati i valori comuni, il prodotto culturale di arte credenze e miti, il senso di appartenenza di un popolo alla sua millenaria storia, con le conquiste letterarie, scientifiche e religiose tutte cose che i francesi, i tedeschi ed altri difendono a spada tratta, ma che da noi debbono esssere dileggiate e distrutte in nome di un futuro utopico e disgregante. quando siamo in difficoltà niente paura li portiamo in piazza e li riempiamo di fesserie, più grosse sono e più ci credono, poi c'è sempre la scuola che ci dà una mano.
servono braccia pe le nostre imprese, semplice come hanno fatto gli americani del sud, inglesi e sudafricani saccheggiamo i villaggi africani e dividiamo anche i contributi, stiamo già spedendo all'estero i pochi italiani che ancora usano il cervello, quando avremo terminato, i pochi "cocozzielli rimasti saranno più malleabili, fino alla sostituzione ed all'estinzione. noi però ce ne andiamo all'estero e magari chiediamo la cittadinanza a chi ancora capisce qualcosa.
Mi stupisco che vi stupiate.la scuola è lo specchio della società il luogo ove dovrebbero essere coltivati ed insegnati i valori comuni, il prodotto culturale di arte credenze e miti, il senso di appartenenza di un popolo alla sua millenaria storia, con le conquiste letterarie, scientifiche e religiose tutte cose che i francesi, i tedeschi ed altri difendono a spada tratta, ma che da noi debbono essere dileggiate e distrutte in nome di un futuro utopico e disgregante. quando siamo in difficoltà niente paura li portiamo in piazza e li riempiamo di fesserie, più grosse sono e più ci credono, poi c'è sempre la scuola che ci dà una mano.
servono braccia pe le nostre imprese, semplice come hanno fatto gli americani del sud, inglesi e sudafricani saccheggiamo i villaggi africani e dividiamo anche i contributi, stiamo già spedendo all'estero i pochi italiani che ancora usano il cervello, quando avremo terminato, i pochi "cocozzielli rimasti saranno più malleabili, fino alla sostituzione ed all'estinzione. noi però ce ne andiamo all'estero e magari chiediamo la cittadinanza a chi ancora capisce qualcosa.
Segnalo che il Primo Gennaio 2019 ho presentato al Lago di Lavarone, presso l'Albergo che ospitò Sigmund Freud nel XIX secolo un simbolo e un Credo, in onore della nostra identità
di necessità virtù
Con grande fatica, consiglio di leggere:
Ferruccio Parri, COME FARLA FINITA CON IL FASCISMO, Gius.Laterza & figli, Bari - Roma 2019
Luca Polese Remaggi, La nazione perduta, il Mulino, Bologna 2004
Lorenzo Mechi, L'EUROPA DI UGO LA MALFA, FrancoAngeli, Milano 2003
Ovvero, come da Stato Unitario siamo diventati una penisola, nel Mare Mediterraneo.
di necessità virtù
Le grandi famiglie italiane. Le élites che hanno condizionato la storia d'Italia
Volker Reinhardt
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Perché famiglie e non Case ?
Forse una scelta dell'autore, non italiano ?
O del traduttore?
di necessità virtù
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Sono perplessa, occidentale.
Il concetto di famiglia riguarda il nucleo primario della nostra società nelle generazioni dei secoli, eppure i legami di sangue non sono decisivi nel divenire storico italiano.
Senza tribalismi, chi ha agito finora nella storia della penisola (a livello militare e politico) è stato partecipe sia per nascita che tramite l'iscrizione a Case e Alberghi, Corporazioni o Associazioni, in nome di alleanze stabili fra individui agenti per interessi e obiettivi condivisi.
L'esaltare alcuni cognomi mi sembra falsare la prospettiva, illudendo eventuali lettori sull'utilità di emulare personaggi lontani dal nostro vissuto.
Che ne pensi?
di necessità virtù