Questo tuo caso conferma nonostante la propaganda che ci propinano da 20 anni che proprio negli ultimi 20 anni la spesa pubblica è stata molto contenuta e ci son stati non pochi tagli nonostante gli sprechi degli enti intermedi. Il nostro attuale problema, il debito pubblico è un problema solo perché non cresce più il PIL a causa dell' euro e perché dal 1981 abbiamo perso la sovranità monetaria che l' ha ingrandito di molto. Ma nonostante questo , se uscissimo dall' euro , ripartirebbero come giustamente hai detto tu le esportazioni e così la nostra economia, quindi oltre che le importazioni un po' più care non sarebbero un problema (l' economista Bagnai ha comunque dimostrato che il prezzo della benzina anche con una svalutazione del 30% aumenterebbe massimo di un misero 9% , ovviamente non in un mese come penserebbe Oli ma nell' arco del periodo della svalutazione , da uno a due -tre anni circa (Goofynomics: De benza italica (anteprima non tecnica)) crescerebbe molto anche il PIL rendendo in rapporto il debito pubblico un non problema (che poi anche qui è stato dimostrato che non è vero che un rapporto debito/PIL oltre il 90% deprime la crescita (Il debito pubblico deprime la crescita? Il clamoroso errore di Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff | Keynes blog).
E poi ogni volta ce la menano con queste fantomatiche riforme che si dovrebbero fare, certo qualcosa da cambiare ci sarebbe , ma non certo basandosi sulle fantomatiche riforme fatte dalla Germania che alla fine si possono riassumere solo nell' aver fatto una forte svalutazione dei salari che insieme alla manodopera a basso costo dell' ex Germania est e all' introduzione dell' euro hanno reso i prodotti tedeschi molto competitivi in confronto a prima e fatto così aumentare di molto le esportazioni tedesche. Alla fine la Germania non ha fatto nessuna vera riforma e quindi il così detto modello tedesco che molti geni come Renzi vorrebbero imitare è fondato sul NULLA e porterà al disastro pure la stessa Germania (La verità sul disastro del modello tedesco. - PaoloBarnard.info | PaoloBarnard.info).