Originariamente Scritto da
DECIUS
Esatto, attualmente il lavoro è una schiavitù.
Per cambiare occorrono le seguenti cose intelligenti:
- stabilire a
30 ore settimanali il tetto di lavoro ordinario massimo settimanale;
- stabilire un'equa retribuzione oraria minima;
- promuovere la stabilità del posto di lavoro nei casi ove questo è possibile, ovvero evitare che si adottino contratti di lavoro con scadenza a poche settimane o pochi mesi dove invece il profilo lavorativo ha natura stabile e duratura;
- Corsi di formazione, gratuiti oppure a costi accessibili, per qualificare i disoccupati, in modo che possano trovare più facilmente un lavoro;
- Per facilitare il collocamento lavorativo occorre stabilire l'esistenza di un unico elenco nazionale delle offerte di lavoro disponibili, offerte raggruppate in base alla provincia di appartenenza, così che i disoccupati non sono costretti a spendere soldi e tempo per la ricerca delle offerte di lavoro in numerose agenzie, siti internet e giornali che offrono solo alcune offerte;
- Indennità di disoccupazione: ogni disoccupato che cerca lavoro deve comunicare la propria situazione all'ufficio di collocamento, ottenendo così il diritto all'indennità di disoccupazione mensile. L'indennità è pagata dallo Stato oppure dalla provincia.
I fondi economici raccolti con strumenti come le assicurazioni private volontarie o le mutue volontarie sono sempre troppo scarsi per far fronte alle necessità reali di tutti quanti i disoccupati che cercano lavoro. Per questo è molto più efficace che i fondi economici per aiutare i disoccupati siano raccolti con le tasse dallo Stato o dagli enti locali. L'indennità di disoccupazione garantita dallo Stato o dagli enti locali é basata sul principio che è un dovere sociale aiutare i disoccupati, non può essere una questione lasciata alla volontaria scelta dei lavoratori e, ancora meno, alla carità privata.
In assenza di offerte di lavoro, senza l'indennità di disoccupazione, senza aiuti, gli individui e le famiglie si trovano obbligate a chiedere la carità, delinquere o morire di fame. Il sostentamento dei disoccupati è un elemento fondamentale di civiltà.
L'indennità di disoccupazione mensile deve essere una somma di denaro sufficiente per garantire il pagamento delle spese minime mensili come la rata dell'affitto, le spese medie per elettricità, gas, acqua e le spese medie per mangiare e bere.
L'indennità di disoccupazione deve spettare solo a chi ha la cittadinanza, altrimenti lo Stato attirerebbe disoccupati da ogni Stato e il costo diverrebbe insostenibile.
L'indennità deve essere erogata ogni mese fino a quando il disoccupato troverà lavoro oppure fino a quando il disoccupato rifiuterà un colloquio di lavoro oppure un lavoro. L'indennità è revocata, per 1, 2 o più anni, in caso di uso illecito dell'indennità.
Il lavoro offerto deve essere compatibile con le capacità del lavoratore disoccupato: ad esempio non possiamo offrire un lavoro di scienziato nucleare o di architetto o di ingegnere a una persona che non ha la minima competenza di tale lavoro.
Il compito dell'ufficio di collocamento non è quello di trovare il miglior lavoro per ogni persona ma solo di dare un lavoro compatibile con le capacità della persona disoccupata. La compatibilità può essere stabilita osservando i diplomi scolastici, le esperienze, le capacità della persona disoccupata.
Alcuni esempi di uso illecito dell'indennità: un ripetuto comportamento del lavoratore orientato a evitare l'assunzione; procurarsi il licenziamento appositamente per ottenere l'indennità di disoccupazione; lavorare senza contratto per continuare a percepire illecitamente l'indennità.
I funzionari dell'ufficio di collocamento potranno verificare l'esistenza di un comportamento scorretto attraverso la possibilità di chiedere informazioni dettagliate ai datori di lavoro e in base alla durata dei lavori svolti dal lavoratore. L'ufficio di collocamento deve prevedere attività di controllo periodiche per verificare che la persona che percepisce l'indennità sia veramente disoccupata. I controlli deve essere seri e periodici, devono essere controllati periodicamente tutti coloro che percepiscono l'indennità: se i controlli non sono efficaci allora lo Stato avrà un numero rilevante di persone che useranno illecitamente l'indennità e prima o poi non ci saranno più fondi per pagare l'indennità. Questa indennità rappresenta un costo rilevante per lo Stato, non può essere impiegata per persone che non sono realmente intenzionate a trovare un lavoro.
Ogni disoccupato dunque rimane libero di accogliere o rifiutare un lavoro ma dovrà considerare che lo Stato può revocargli l'indennità di disoccupazione.
In assenza di fondi pubblici, può essere anche stabilito un limite complessivo massimo di anni, ad esempio 8 o 10, di erogazione dell'indennità. Quando un cittadino ha percepito l'indennità per un numero complessivo di anni pari al limite stabilito, perde in maniera permanente il diritto all'indennità.