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  1. #1
    controrivoluzione
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    Predefinito Dal verde al nero. La Lega di Salvini sceglie Marine Le Pen

    Il 15 dicembre la nipote della leader del Front national francese sarà al congresso dei padani. Si delinea il fronte comune l'olandese Wilders, la destra austriaca e altre formazioni nazionaliste in vista delle europee



    L’annuncio era arrivato dalle pagine della Padania la scorsa settimana, alla vigilia delle primarie per la guida della Lega Nord che lo hanno visto trionfare su Umberto Bossi (ottomila preferenze contro poco meno di duemila). Già prima di stracciare il senatùr, un segnale forte dell’irreversibilità del nuovo corso leghista, Matteo Salvini aveva affidato al quotidiano del Carroccio la sua “visione” del futuro del movimento, a partire dalla tornata elettorale europea del prossimo anno. «A livello internazionale – aveva detto il quarantenne eurodeputato –, la priorità è sgretolare questo euro e rifondare questa Europa. Sì quindi alle alleanze anche con gli unici che non sono europirla: i francesi della Le Pen, gli olandesi di Wilders, gli austriaci di Mölzer, i finlandesi… insomma, con quelli dell’Europa delle patrie».

    Ora, nella veste di nuovo segretario federale della Lega, Salvini potrà rendere effettivi i suoi propositi, sancendo anche in modo formale l’alleanza con i populisti e l’estrema destra di tutta Europa in occasione del congresso leghista in programma il 15 dicembre al Lingotto di Torino.
    Proprio Salvini aveva del resto annunciato la partecipazione alla kermesse della Lega di Marine Le Pen e dell’olandese Geert Wilders, campione indiscusso dell’islamofobia continentale, vale a dire i due esponenti politici che già a metà novembre avevano lanciato un “manifesto” per unire l’eurodestra. In realtà, se Wilders ha confermato la sua presenza, la leader del Front National francese, impegnata in un tour elettorale in Alsazia, non potrà essere della partita ma invierà a Torino sua nipote Marion Maréchal-Le Pen (nella foto), eletta lo scorso anno deputata a soli 22 anni.

    Anche Andreas Mölzer, l’intellettuale della nuova destra viennese citato da Salvini e considerato un po’ come l’Alain de Benoist locale, sarà sostituito – si fa per dire – dal leader dei liberal-nazionali dell’Fpö, Heinz Christian Strache, il vincitore morale delle recenti elezioni austriache, considerato l’erede politico di Haider. Non solo, al congresso leghista dovrebbero partecipare anche delegazioni degli indipendentisti fiamminghi del Vlaams Belang, dei Democratici svedesi, del Partito nazionale slovacco, tre formazioni esplicitamente estremiste, oltre a quelle del Partito conservatore bulgaro e del movimento polacco di Solidarna Polska. Due, infine, gli ospiti russi: il parlamentare del partito di Putin Russia Unita, Viktor Zubarev, e l’ambasciatore russo all’Onu del Congresso mondiale delle Famiglie, Alexey Komov.

    Nessuna notizia, invece, dei rappresentanti dello Ukip di Nigel Farage, il Partito per l’indipendenza del Regno Unito con cui la Lega ha fino ad oggi diviso la titolarità del Gruppo Europa della libertà e della democrazia a Bruxelles. Un’assenza determinata probabilmente dall’incompatibilità degli euroscettici britannici – che in Italia hanno un ottimo rapporto col Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo – con movimenti e partiti schierati all’estrema destra, che rende ancora più evidente la svolta leghista.
    Se infatti negli oltre venti anni di storia della Lega non sono certo mancati né i toni né i riferimenti ideologici pescati nel repertorio del radicalismo nero, dalla xenofobia all’evocazione della comunità di “sangue e suolo”, è paradossalmente quest’ultima deriva in nome «dell’Europa della patrie contro l’Europa delle banche» che si conclude nell’abbraccio con Marine Le Pen, che sembra condurre il Carroccio più verso l’estrema destra dura e pura che non nella direzione del semplice euroscetticismo.

    Così, mentre Salvini torna ad indicare nell’indipendenza del Nord l’obiettivo di fondo del partito – «Indipendentisti in Italia, con i modelli scozzese e catalano» – e, proprio come Le Pen, paragona la Ue all’Urss di un tempo – «Questa non è l’Unione europea, ma l’Unione sovietica, un gulag» –, la Padania evoca il complotto «mondialistico-finanziario» del Bilderberg, la possibilità che “la caduta” di Berlusconi l’abbia voluta la massoneria internazionale alleata degli Usa a causa della sua amicizia con Putin e il fatto che proprio la Russia putiniana rappresenti l’ultima difesa dei «valori cristiani dell’Europa (travolta) dall’immigrazione di massa favorita dal politically correct».
    Insomma un bel catalogo dei luoghi comuni della destra radicale. E pensare che un tempo facevano paura “i fucili” di Bossi.

    Dal verde al nero. La Lega di Salvini sceglie Marine Le Pen | Europa Quotidiano

  2. #2
    controrivoluzione
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    Predefinito Re: Dal verde al nero. La Lega di Salvini sceglie Marine Le Pen

    CI SIAMO: LEGA NORD E FRONT NATIONAL INSIEME PER LA SOVRANITÀ


    Marine Le Pen ha individuato l’alleato ideale nel Bel Paese: la Lega Nord. L’eurodeputato Matteo Salvini, ha individuato l’alleato ideale d’oltralpe: il Front National. Obiettivo, la costituzione di un fronte politico compatto e sovranazionale che muova guerra all’Europa delle banche e dei tecnocrati, in nome della sovranità dei popoli e delle patrie della vera Europa, quella della Tradizione.

    L’intenzione di Salvini era già stata lanciata lo scorso giugno durante il convegno organizzato a Milano dal Talebano con lo stesso eurodeputato e il giornalista Pietrangelo Buttafuoco: in quella sede, l’attuale vicesegretario della Lega aveva parlato di un blocco trasversale, una rete di movimenti e associazioni che remasse tutta unita verso una stessa direzione, ognuna con le proprie specificità ma con un comune fine, l’identità europea (leggi, Salvini e Buttafuoco: un blocco unito in difesa dell’identità europea). L’appello era rivolto principalmente alle forze presenti nel nostro Paese, ma già veniva prospettata un’alleanza europea. Alleanza che oggi trova conferma negli incontri che si stanno svolgendo tra alcuni leader dei movimenti identitari, Front National e lega Nord su tutti.

    Il movimento del Carroccio, dunque, dopo il traghettamento fuori dagli inferi targato Maroni, sembra deciso a porre fine al periodo di purgatorio per dare nuova linfa vitale al suo progetto. Cruciale è il percorso di avvicinamento al congresso federale, dove, con il verosimile incoronamento di Salvini a nuovo segretario, la Lega prenderebbe una svolta decisiva. Salvini ha ben compreso che il cambiamento delle dinamiche e degli equilibri internazionali richiedono un ricollocamento della battaglia identitaria: il vero nemico è Bruxelles, la vera Gomorra da buttar giù è l’Unione Europea, a partire dal suo infausto sistema economico-monetario. Da qui, l’approfondimento della tematica inerente alla sovranità monetaria, cui si affiancheranno gli altri grandi temi al centro della lotta identitaria futura: la famiglia, il lavoro, l’indipendenza dei popoli dalle sovrastrutture finanziare, lo sgretolamento del pensiero unico.

    Dalle prossime elezioni europee passa il futuro del vecchio continente tutto, in un momento davvero saliente per la civiltà europea. Ciò giustifica la giusta intuizione di oltrepassare i confini provinciali per guardare più in grande, sola possibilità di opposizione efficace ad un sistema che ci sta divorando. E se venissero confermate le intenzioni di allargarsi addirittura a realtà extraeuropee, per tentare collaborazioni in chiave eurasiatica, si tratterebbe di una mossa politica inedita a cui guardare con estremo interesse, perfettamente in linea con le dinamiche geopolitiche.

    Il mondo dell’Identità e della Tradizione è avvisato.

    Vincenzo Sofo

    Ci siamo: Lega Nord e Front National insieme per la sovranità | IL TALEBANO

  3. #3
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    Predefinito Re: Dal verde al nero. La Lega di Salvini sceglie Marine Le Pen

    Inevitabile.

  4. #4
    controrivoluzione
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    Predefinito Re: Dal verde al nero. La Lega di Salvini sceglie Marine Le Pen



    In questo video, di due giorni fa, Salvini rilancia ciò che già vi era scritto sui giornali.

    Annunciando, tra l'altro, che sarà presente al congresso anche una delegazione di membri di Russia Unita.
    Ultima modifica di GLADIUS; 13-12-13 alle 11:46

  5. #5
    controrivoluzione
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    Predefinito Re: Dal verde al nero. La Lega di Salvini sceglie Marine Le Pen

    Citazione Originariamente Scritto da amerigodumini Visualizza Messaggio
    Inevitabile.
    A me non dispiace affatto.

  6. #6
    Cacciaguida
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    Predefinito Re: Dal verde al nero. La Lega di Salvini sceglie Marine Le Pen

    Citazione Originariamente Scritto da GLADIUS Visualizza Messaggio
    A me non dispiace affatto.
    in assoluto nemmeno a me.
    poi cosa si combini di buono si vedrà.

  7. #7
    controrivoluzione
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    Predefinito Re: Dal verde al nero. La Lega di Salvini sceglie Marine Le Pen

    Citazione Originariamente Scritto da amerigodumini Visualizza Messaggio
    in assoluto nemmeno a me.
    poi cosa si combini di buono si vedrà.
    Anche perché Salvini non mi è mai dispiaciuto.
    Lo vedo molto meno appariscente di Borghezio, ma estremamente pratico ed arguto.

  8. #8
    Cacciaguida
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    Predefinito Re: Dal verde al nero. La Lega di Salvini sceglie Marine Le Pen

    Citazione Originariamente Scritto da GLADIUS Visualizza Messaggio
    Anche perché Salvini non mi è mai dispiaciuto.
    Lo vedo molto meno appariscente di Borghezio, ma estremamente pratico ed arguto.
    si è meno paleosauro.

  9. #9
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    Predefinito Re: Dal verde al nero. La Lega di Salvini sceglie Marine Le Pen

    Direi anche bene ma peccato che ad entrare nell'alleanza europea sia un movimento indipendentista padano tagliando di fatto centro e sud Italia dal voto, peccato ed oramai sarà fin troppo tardi che non ci sia stato un movimento nazionale italiano a raccogliere il testimone ma questo succede quando si resta a contemplare il passato e a consultare i tarocchi.
    1) la formazione di una solidarietà civica.
    2) la classe creativa come stato guida della società.
    3) la cultura come organo del sapere e dell'influenza ideologica.
    4) l'istruzione e la scienza come fonti essenziali di competitività.

  10. #10
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    Predefinito Re: Dal verde al nero. La Lega di Salvini sceglie Marine Le Pen

    Salvini vs. Renzi sarebbe una bella campagna elettorale.
    Grandi buchi vengono scavati in segreto, dove i pori della terra dovrebbero bastare, e cose che dovrebbero strisciare hanno appreso a camminare.

 

 
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