Non si faranno manovre da 50 miliardi di euro, chiaramente, perche tali risorse non esistono.
Si fara pagare indirettamente attraverso il credit crunch delle banche, per cui nei prossimi 5-6 anni non verra dato un euro a nessuno.
Non si faranno manovre da 50 miliardi di euro, chiaramente, perche tali risorse non esistono.
Si fara pagare indirettamente attraverso il credit crunch delle banche, per cui nei prossimi 5-6 anni non verra dato un euro a nessuno.
non hai risposto
tu sostieni che con la svalutazione i redditi fissi non ci rimettono
sono un operaio da 2000 € al mese e pago 250€ al mese di luce, gas e benzina
da domani lo stipendio è sempre 2000€ e pago 300€ al mese per le stesse cose..sono più ricco o più povero?
sono un miliardario che compra oro o monete forti..ci rimetto o no?
“Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
— Paul Krugman
Robert dixit :
"...te invece mi sa non hai capito che qui il deficit c'entra una mazzale grandezze in campo sono PIL e debito pubblico...."
Le famose "ultime parole famose"......
Il debito è la sommatoria finanziaria (capitale + interessi ) di progressivi deficit annuali dello stato, mi dicono addirittura dal 1861 in poi.
Poi , che il "deficit non c'entri" , si , solo però se è inferiotre al delta PIL.
Ad esempio negli anni '50 i governi di allora attuavano politiche di spesa pubblica con valori mediamente di deficit/PIL del 5%.
Bene , il PIL allora cresceva anche dell'8 e a volte 10% anno.
Onde per cui , alla fine , il rapporto debito / PIL diminuiva (troppo difficile : ti faccio dei disegnini).
Ma oggi il PIL non cresce , ormai da quasi 15 anni.
E quindi mantenere come un dogma sacro il deficit/PIL al 3% , significa aumentare di pari delta il debito pubblico , che difatti sta viaggiando fischiettando e cantando verso il 140% , e lo scontro con l'iceberg sarà devastante , credimi......
Ultima modifica di Watson; 21-12-13 alle 14:54
ti avevo già riposto:
1)Anche in questo sistema di bassa inflazione e austerity il potere d'acquisto nei confronti dei costi fissi sta perdendo da anni e anni
2)Nel sistema pre-81 ci perderebbero solo i redditi fissi scarsamente professionalizzati
3)Eventualità risolvibile con la scala mobile
4)Nel sistema pre-81 molto più vivace sul lato dell'economia reale i salari si adeguerebbero automaticamente all'inflazione
PATRIMONIALE PROGRESSIVA SU IMMOBILI, DEPOSITI, PRODOTTI FINANZIARI, RENDITE E SUCCESSIONI!
Caro Conte, mi puoi raccontare che Cristo è morto dal freddo, ma basta guardare la condizione dei lavoratori negli anni 70 ed 80 quando appunto l'inflazione viaggiava a due cifre e le condizioni dei lavoratori oggi. Tu mi dirai che è colpa della crisi e del lavoro che non c'è. Io ti rispondo che mio padre, lavoratore negli anni 70-80, lavorando da semplice operaio, poteva risparmiare qualcosa che metteva in banca e che gli veniva remunerato al 20%, si è potuto fare una casa, una famiglia, ecc., ecc. E gli fregava una sega se c'era l'inflazione perché c'era la scala mobile. Ora io ingegnere elettronico, che al momento non risente della crisi perché ho sempre lavorato (quindi non è quello il problema) come lavoratore dipendente, col cavolo che riesco a mettere su famiglia e casa e se metto i soldi in banca il capitale non cresce, anzi. Ed il potere d'acquisto, nonostante la bassa inflazione, sta sempre più diminuendo, perché gli stipendi non crescono ormai da 10 anni. Cristo è morto in croce, ricordatelo sempre.
Quello che sfugge ad alcuni , ma specie a Robert , è un concetto , o meglio conoscenza fondamentale.
E cioè che il bilancio dello stato italiano non è in passivo in senso assoluto , ma solo finanziario.
Cioè il famoso 3% di deficit , cioè 48 miliardi , fanno parte dei quel capitolo di spesa che si chiama "interessi passivi" , che è di circa 90- 100 miliardi all'anno.
E difatti , si parla di "deficit primario" dello stato , che in realtà è appunto attivo per la differenza fra 90 e 48 miliardi , cioè 42 miliardi.
E cioè lo stato incassa con tributi (tasse ed imposte) 42 miliardi di più di quanto spende .
Pertanto è la voce "interessi passivi" quella da aggredire , cercando di diminuirla il più possibile.
E siccome non si può fare con i tassi , che sono ai minimi storici , l'unica via è diminuire il capitale che li genera , tali interessi , e cioè il debito pubblico.
E la strada unica per diminuire il debito pubblico si chiama appunto fiscal compact.
Ci fossero segnali di crescita i tassi scenderebbero generando risorse quindi altra crescita .Ma il gap accumulato in quindici anni non lo si colma in due o tre .
Regressista amante della pucchiacca.
sei fuori di melone e anche pericoloso
il fiscal compact porterà al ko definitivo della nazione
perchè agisce non sulla crescita ma sul debito
un conto è ridurre pian pianino il debito anno dopo anno imponendo la crescita, ad esempio tagliando le tasse
altro è ridurre progressivamente l'economia imponendo l'abbattimento forzoso del debito
è da suicidio
PATRIMONIALE PROGRESSIVA SU IMMOBILI, DEPOSITI, PRODOTTI FINANZIARI, RENDITE E SUCCESSIONI!