E’ stato pubblicato sul sito della rivista scientifica Experimental & Molecular Medicine un interessante articolo intitolato “Cellule staminali mesenchimali: terapie ecologicamente sensibili per la medicina rigenerativa“. Secondo alcuni ricercatori americani dell’Università Case Western Reserve di Cleveland (Ohio) le cellule staminali mesenchimali (MSC) sono in parte definite dalla loro capacità di differenziarsi nei tessuti, compresi l’osso, la cartilagine e i tessuti adiposi in vitro, ma è la loro funzione trofica, paracrina e immunomodulatoria che può avere il maggiore impatto terapeutico in vivo. A differenza dei trattamenti farmaceutici che offrono un singolo agente in una specifica dose, le MSC sono regolate in sito e secernano fattori bioattivi e segnali a concentrazioni variabili in risposta a stimoli microambientali locali. Notevoli progressi sono stati compiuti nella comprensione dei meccanismi biochimici e metabolici e delle reazioni associate alla risposta delle MSC. La capacità anti-infiammatoria e immunomodulante delle MSC può essere fondamentale nel ripristino di condizioni localizzate o sistemiche per la normale guarigione e la rigenerazione dei tessuti. Trattamenti di MSC allogeniche, classificati come farmaci dalle agenzie di regolamentazione, sono stati ampiamente perseguiti, ma nuovi studi dimostrano l’efficacia delle terapie con MSC autologhe, anche per le persone affette da uno stato di malattia. Le preoccupazioni su sicurezza e regolamentazione attorno alle preparazioni delle cellule allogeniche rendono le terapie con cellule autologhe e minimamente manipolate un’opzione interessante per molte applicazioni rigenerative, anti-infiammatorie e autoimmuni.
fonte
Experimental & Molecular Medicine - Mesenchymal stem cells: environmentally responsive therapeutics for regenerative medicine
è interessante leggere lo studio in inglese perchè è molto ben fatto...da questo studio vorrei fare alcune considerazioni:
Per quanto riguarda il caso Stamina ma non solo, diciamo tutto il mondo della ricerca che gravuta attorno alle staminali, questo metodo:
1)Smentisce due fra i più autorevole scienziati italiani e critici di Stamina, come Paolo Bianco ed Elena Cattaneo, i quali hanno affermato (Bianco in un dibattito pubblico aperto ai genitori dei malati) che le cellule Mesenchimali (che Vannoni afferma di utilizzare) non sono efficaci nelle malattie rigenerative
2)Conferma, come detto da Andolina nei mesi scorsi, il meccanismo di azione non farmacologico di tali cellule e che quindi una sperimentazione seria per Stamina non può utilizzare criteri farmacologici.
Ma soprattutto dice questo:
Unlike pharmaceutical treatments that deliver a single agent at a specific dose, MSCs are site regulated and secrete bioactive factors and signals at variable concentrations in response to local microenvironmental cues. Significant progress has been made in understanding the biochemical and metabolic mechanisms and feedback associated with MSC response. The anti-inflammatory and immunomodulatory capacity of MSC may be paramount in the restoration of localized or systemic conditions for normal healing and tissue regeneration.
Il che significa che le cellule mesenchimali, a differenza di un farmaco, possono essere utilizzati per più di una malattia: quindi parlare di una azione rigenerativa su più di una malattia non significa essere dei santoni(ovviamente non saranno 300, e va bene...)
Infine questo studio ha discusso dell'efficacia delle mesenchimali su moltissime patologie, da quelle ortopediche a quelle neurologiche, efficacia che pare superiore alle altre popolazioni di cellule: e allora mi chiedo perchè la comunità scientifica italiana ed europea sia così arretrata da snobbare queste cellule preferendo continuare a dedicarsi alle cellule embrionali come la Cattaneo che, oltre ad essere eticamente discutibili(per prelevarle bisogna uccidere degli embrioni) sono anche le meno sicure, in quanto sono vettori di tumori. Forse che la chiesa aveva ragione a scagliarsi contro la ricerca sulle staminali embrionali?
A parte questo è qui dimostrato che negli Usa si lavora, in Italia si lanciano anatemi e si chiacchera.