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Shalom
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Saranno stati "marginali" ma se non erro tra chi compì atti terroristici ci furono pure alcuni futuri premier israeliani tra cui Begin e, mi pare, Golda Meier...Originally posted by Pieffebi
Non mi riferivo affatto alle sue citazioni. Mi riferivo all'affermazione: "il terrorismo fu introdotto DAI SIONISTI", che conserva un certo margine di ambiguità, vista la sua attenzione all'uso dei termini e delle parole (addirittura con comparazioni da...farmacista). Sicuramente i terroristi di dette organizzazioni ebraiche erano qualificabili come "sionisti", ma non erano tutto il sionismo, ne' una sua parte importante o qualificante o egemone.
Meglio sarebbe stato dire: "il terrorismo fu introdotto da sionisti", e meglio ancora "il terrorismo fu introdotto da sionisti di organizzazioni estremistiche minoritarie. Anche se l'uso dell'assassinio politico e del terrore (anche se con mezzi...meno moderni) era conosciuto dagli arabi da molti, molti anni...nei confronti di ebrei.
Riguardo ai fatti...degli opposti "terrorismi" in quegli anni....si può dire (giacchè è un fatto) che mentre l'uso della violenza contro gli arabi da parte di ebrei sionisti era limitato a gruppi estremisti marginali, quello degli arabi rappresentava uno strumento di lotta....per così dire....sostenuto e giustificato da "autorità ufficiali", e addirittura da governi legittimi.
Shalom!
" 24-06-2005
Il film “La caduta”, e certa paccottiglia storiografica
Da un articolo di Amnon Rubinstein
Il film Downfall (“La caduta”), che descrive gli ultimi giorni di Hitler nel bunker di Berlino, è la poco credibile storia di una banda di serial killer psicopatici che hanno assassinato milioni di persone prendendo il potere in una delle più evolute nazioni del mondo, la Germania. La storia in se stessa è del tutto inverosimile, se non fosse per il fatto che è avvenuta davvero ed è costata la vita a milioni di persone, compreso un terzo della popolazione ebraica mondiale.
Nulla di nuovo, in verità. Ma il film mette bene in evidenza l’assoluta fede dei nazisti nella loro propria interpretazione della storia e nella giustezza della loro missione: realizzare le loro teorie razziali, ripulire il mondo dalla feccia ebraica, istituire un nuovo ordine in cui la razza ariana fosse padrona. Questo era il punto di vista nazista.
Perché merita ricordarlo? Perché esiste un certo numero di storici, anche in Israele, secondo i quali non esiste nessuna “verità storica”, vi sono solo punti di vista diversi, tutti altrettanto legittimi, e semmai la priorità andrebbe data al punto di vista di coloro che non sono dominanti né egemoni.
Come applicare questo principio al caso dei nazisti che, nel periodo descritto dal film “La caduta”, certo non erano né dominanti né egemoni? Dovremmo mostrarci del tutto indifferenti rispetto al messaggio di odio e di morte espresso dal loro punto di vista? Dovremmo affermare, anche in questo caso, che non esiste alcuna “verità storica” definitiva?
Oltretutto oggi ci troviamo sempre più spesso a fare i conti con una nuova versione della storia che nega la Shoà. Come dovremmo comportarci? Ritenendola altrettanto legittima della storia che racconta e documenta la Shoà?
Solo un folle risponderebbe di sì a queste domande. Certo, bisogna sempre essere scettici di fronte alla storiografia ufficiale, come quella della vergognosa “Enciclopedia Sovietica”. Ma tra questo sano scetticismo di fronte alle cronistorie ufficiali e il chiacchiericcio iper-relativista di certi storici post-moderni passa una grande distanza.
Chiaro, non è quasi mai facile arrivare a una verità storica, a una descrizione di ciò che accadde “così come accadde”, perché la storia è normalmente scritta dai vincitori. Tuttavia quello che ci attendiamo dagli storici è che utilizzino al meglio i loro strumenti accademici per cercare di avvicinarsi il più possibile alla verità.
Esiste una verità non-relativista, ed esistono dei valori non-relativisti rispetto ai quali possiamo giudicare quella verità. Armati di questi strumenti, possiamo esprimere un giudizio netto sul punto di vista nazista.
Lo stesso vale per la nostra storia, che comprende sia la secolare ricerca di Sion, sia il riconoscimento internazionale del diritto degli ebrei all’auto-determinazione. La verità storica è che la Palestina fu spartita dalle Nazioni Unite – successore legale della Lega delle Nazioni, in nome della quale la Gran Bretagna aveva esercitato il suo mandato – in due stati, uno ebraico e uno arabo. La verità storica è che gli stati arabi, spalleggiati dal mufti di Gerusalemme, il nazista Haj Amin el-Husseini, dichiararono guerra a questa spartizione e invasero il neonato stato ebraico. La verità storica è che questo fu un crimine internazionale dei più vili, e che con quell’invasione il mufti cercò di realizzare la “soluzione finale” degli ebrei di Palestina, la stessa “soluzione” che era stata praticata in Europa pochi anni prima dalla banda di criminali ritratta nel film “La caduta”. La verità è che con questo crimine si tentò di fare a pezzi una giusta decisione delle Nazioni Unite. La verità è che la minuscola comunità ebraica sconfisse quell’aggressione criminale, pagando un alto prezzo in una guerra senza speranza.
Questa è la verità storica, scevra della paccottiglia e delle menzogne della propaganda e dell’accademia anti-sioniste.
(Da: Jerusalem Post, 21.06.05) "
Shalom
Un po' di storia andrebbe fatta anche sui movimenti terroristi Marxisti PFLP PDFLP.
Sì, ci sono anche quelli....
Complimenti Pieffebi
Cordiali Saluti
E voi tutti, o Celesti, ah! concedete,
Che di me degno un dì questo mio figlio
Sia spendor della patria, e de Troiani
Forte e possente regnator. Deh! fate
Che il veggendo tornar dalla battaglia
Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
Dica talun: NON FU SI' FORTE IL PADRE:
E il cor materno nell'udirlo esulti.
Grazie.
E RESTA ANCHE DA SAPERE CHE RISRCIMENTO è STATO DATO AI PALESTINESI PER IL FURTO PERPETRATO DAGLI STATI COSIDDETTI LIBERI E DEMOCRATICI A DANNO DIE PALESTINESI......Originally posted by bandiera roja
Notizie del tutto faziose e non obiettive!
La risoluzione 181 dell'O.N.U. fu votata a favore, in quanto gli U.S.A. ed i suoi alleati misero in atto delle vere e proprie minacce verso coloro che non avrebbero votato a favore.
Per quanto riguarda gli attacchi subiti dai sionisti al momento della proclamazione dello stato d'Israele, furono determinati dalle azioni terroristiche che i famigerati gruppi sionisti come la banda Stern e co. perpetravano fin dal 1936 contro la popolazione araba presente in Palestina.
Lo stato d'Israele fu concepito la prima volta al primo congresso sionista del 1897, nel quale si proclamò di fondare uno stato in Palestina, incominciando fin da subito attuando un'immigrazione verso quella terra, con l'intento di strappare la terra con mezzi leciti ed illeciti ai palestinesi che l'abitavano.
Così ebbe inizio la pulizia etnica che portò alla cacciata dalla Palestina di 800.000 arabi e la conseguente lotta di resistenza all'occupante nazisionista!
Intifada fino alla vittoria!
su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
se l'europa non cambia sistema conviene andarsene...altrimenti ci ridurrà come e peggio della grecia.
Chi difende la propria terra non è mai terrorista.
I veri terroristi sono solo quelli che rubano la terra altrui.
Pertanto il Lehi e la Stern, al pari della Haganah, erano patrioti e resistenti, altro che terroristi!