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  1. #11
    Apologia cattolica
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    Predefinito Re: Colloquio di una sera sull'Athos...

    [QUOTE]
    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum Visualizza Messaggio
    La questione delle Chiese autocefale sinceramente mi appassiona poco, ma la faccenda del primato pietrino mi è sempre apparsa come ingiustificata: nessuno può arrogarsi una preminenza sui fratelli che non ha alcun sostegno valido di tipo scritturale. E' mia opinione che la "consegna delle chiavi" a Pietro non debba essere assolutamente intesa in senso letterale e applicata sic et simpliciter alla struttura gerarchica dell'istituto "Chiesa". La definizione di "vicario di Cristo" è a mio avviso specchio di una presunzione senza limiti. Molto più logico che il papa sia un primus inter pares, laddove i "pares" non sono da meno nè da più di lui.
    eppure le chiavi hanno una simbologia dell'autorità, quantomeno della custodia in questo caso della Chiesa e del deposito della fede, anche la dicitura primo tra eguali, alla fine non indica altro che una autorità sopra gli altri, se si fosse tutti uguali neanche ci sarebbe un primo tra eguali, soprattutto se poi solo a Pietro è stato detto di confermare i propri fratelli

    Quanto alla castità....prescindo dal fatto che Paolo non l'ho mai stimato nè considerato altro che un fanatico supporter che veicolava idee del tutto proprie....ma non c'è veramente da poter paragonare la condizione dell'"Eunuco per il regno dei cieli", che è una condizione straordinaria, a quella dei cristiani che vivono una vita ordinaria...e tra questi metto anche i sacerdoti, che sono non asceti ma semplici amministratori dei cosiddetti "doni divini". Non c'è nulla nell'evangelo che disprezzi il matrimonio e gli preferisca alla condizione di "eunuco". Gesù dice solo che "chi è in grado di farlo lo faccia", sottolineando una vocatio che è del tutto peculiare e di pochissimi che percorrono un sentiero particolare. Del resto lo stesso Paolo, tra le sue varie farneticazioni, ogni tanto ne azzecca qualcuna...e scrisse "E' meglio sposarsi che ardere". E chi è che non arde?
    Tuitti, assolutamente tutti ardono, bruciano. Perchè la sessualità è un fuoco che può distruggere oppure, se opportunamente incanalata, salvare. E non dico di più.
    eppure Gesù indica proprio questi eunuchi per il regno dei cieli e che Paolo disse di preferire di essere tutti come lui, ovvero casti e per quanto riguarda ardere disse però che chi arde e vuole sposarsi si sposi, ma chi vuole vivere al servizio di Dio non si sposi
    e paolo fino a prova contraria è Apostolo e le sue parole sono Parola di Dio per chi dice di essere cristiano

    Quanto all'ecumenismo è ben vero che avrebbe il suo valore a patto che le dispute fossero composte e tutti concordassero sulle verità di fede. In questo caso l'incontro sarebbe foriero di unione autentica , pace, ascolto del fratello. DIversamente si riduce ad incontri formali a livello pubblico senza alcun seguito.
    questo concordo

    RIguardo alle lingue....quelle sacre sono il greco antico e il latino, non altre. Si dicono "sacre" perchè usate per MILLENNI ripetutamente nei riti e nelle preghiere. Noi sappiamo che la parola CREA a livello sottile, edifica e costruisce una sorta di tempio metafisico che resta intatto nel tempo alimentato dall'uso di quella lingua e in virtù della sua esistenza ha un'influenza occulta rimarchevole su chi fa le invocazioni e preghiere e sugli astanti, anche se nin se ne accorgono.
    ci sarebbe anche l'aramaico e l'ebraico come lingua sacra

    Da qui la sacertà. E ora invece proviamo a immaginare cosa abbia comportato la cassazione di questa regola con l'introduzione dell'italiano. Proviamo.
    sicuramente cambia, ci sono però secondo me dei pregi e difetti sull'utilizzo della lingua sacra( che ti avvicina molto al sacro appunto e al senso originale del credo) o della lingua nazionale ( che è un idioma accessibile nel luogo in cui ci si trova)
    (Gv 3, 20-21)
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio

  2. #12
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    Predefinito Re: Colloquio di una sera sull'Athos...

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio

    eppure le chiavi hanno una simbologia dell'autorità, quantomeno della custodia in questo caso della Chiesa e del deposito della fede, anche la dicitura primo tra eguali, alla fine non indica altro che una autorità sopra gli altri, se si fosse tutti uguali neanche ci sarebbe un primo tra eguali, soprattutto se poi solo a Pietro è stato detto di confermare i propri fratelli
    Le chiavi non rappresemtano QUI un simbolo d'autorità istituzionale, ma ben altro.

    Il simbolo rappresenta l'autorità di aprire porte spirituali ( se mai il destinatario ne fosse in grado, cosa che NON E') e di indicare il passaggio attraverso il quale adire le vie del divino. E di nuovo la "confermazione" dei fratelli è un procedimento squisitamente iniziatico che ricalca un rito ddi passaggio di poteri. Che altro sarebbe se no? Una nomina gerarchica? Non farmi ridere...

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio

    eppure Gesù indica proprio questi eunuchi per il regno dei cieli e che Paolo disse di preferire di essere tutti come lui, ovvero casti e per quanto riguarda ardere disse però che chi arde e vuole sposarsi si sposi, ma chi vuole vivere al servizio di Dio non si sposi
    e paolo fino a prova contraria è Apostolo e le sue parole sono Parola di Dio per chi dice di essere cristiano
    Cioè...Paolo si sarebbe attribuito la caratteristica di "eunuco per il Regno"? Poraccio....

    L'eunuco è un ASCETA SOLITARIO che percorre una via particolarissima, una sorta di scorciatoia verso l'assoluto. Lui era un piccolo capettino che passava il tempo a scrivere Lettere pedanti, noiose, senza valore.

    Detto questo ribadisco: tutta la buffonata del celibato ecclesiastico, tutte le sofferenze imposte ai sacerdoti a partire dall'anno mille circa non hanno alcun supporto scritturale e sono pura fuffa.

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio

    ci sarebbe anche l'aramaico e l'ebraico come lingua sacra
    Rimanevo nell'ambito del cristianesimo. L'aramaico non è mai stato usato come il greco e il latino. L'ebraico non ci riguarda, anche se rientra senz'altro nei canoni per il suo lunghissimo uso.

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio

    sicuramente cambia, ci sono però secondo me dei pregi e difetti sull'utilizzo della lingua sacra( che ti avvicina molto al sacro appunto e al senso originale del credo) o della lingua nazionale ( che è un idioma accessibile nel luogo in cui ci si trova)
    Usare l'italiano è un abominio, semplicemente. E ben poco importa se le donnine ora sanno cosa dicono quando pregano o ascoltano messa. Non ha alcuna importanza. La lingua ha cessato di essere un veicolo, il tempio sottile si sta da molti anni decomponendo, e dopo tutti i cambiamenti apportati la Chiesa non è rimasta altro che un luogo vuoto, dove risuonano parole senza valore ed ininfluenti.
    "Così penseremo di questo mondo fluttuante: una stella all'alba; una bolla in un flusso; la luce di un lampo in una nube d'estate; una lampada tremula, un fantasma ed un sogno:"
    (Sutra di diamante)

  3. #13
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    Predefinito Re: Colloquio di una sera sull'Athos...

    cosa si intende per 7?
    sinistri, siete dei luridi da vomito, fatevene una ragione

  4. #14
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    Predefinito Re: Colloquio di una sera sull'Athos...

    Citazione Originariamente Scritto da MarinoBuia Visualizza Messaggio
    cosa si intende per 7?
    i 7 sigilli dell'Apocalisse
    (Gv 3, 20-21)
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio

  5. #15
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    Predefinito Re: Colloquio di una sera sull'Athos...

    [QUOTE]
    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum Visualizza Messaggio
    Le chiavi non rappresemtano QUI un simbolo d'autorità istituzionale, ma ben altro.

    Il simbolo rappresenta l'autorità di aprire porte spirituali ( se mai il destinatario ne fosse in grado, cosa che NON E') e di indicare il passaggio attraverso il quale adire le vie del divino. E di nuovo la "confermazione" dei fratelli è un procedimento squisitamente iniziatico che ricalca un rito ddi passaggio di poteri. Che altro sarebbe se no? Una nomina gerarchica? Non farmi ridere...
    se rappresenta l'autorità a livello spirituale non cambia molto, tale autorità è lungi dalla capacità personale di ciascuno, che è per chiamata e non per meriti propri, così come il confermare la fede che non è un passaggio di poteri, ma indicare la via da seguire

    Cioè...Paolo si sarebbe attribuito la caratteristica di "eunuco per il Regno"? Poraccio....

    L'eunuco è un ASCETA SOLITARIO che percorre una via particolarissima, una sorta di scorciatoia verso l'assoluto. Lui era un piccolo capettino che passava il tempo a scrivere Lettere pedanti, noiose, senza valore.
    eppure sono Parola di Dio per tutti i cristiani

    Detto questo ribadisco: tutta la buffonata del celibato ecclesiastico, tutte le sofferenze imposte ai sacerdoti a partire dall'anno mille circa non hanno alcun supporto scritturale e sono pura fuffa.
    se consideri fuffa quello che dice Paolo è ovvio che dici che non ci sono basi scritturali, ma visto che Paolo lo dice ed è Parola di Dio le basi ci sono

    Rimanevo nell'ambito del cristianesimo. L'aramaico non è mai stato usato come il greco e il latino. L'ebraico non ci riguarda, anche se rientra senz'altro nei canoni per il suo lunghissimo uso.
    in oriente l'aramaico è ancora usato e l'ebraico, anche se non usato come lingua liturgica è considerata sacra

    Usare l'italiano è un abominio, semplicemente. E ben poco importa se le donnine ora sanno cosa dicono quando pregano o ascoltano messa. Non ha alcuna importanza. La lingua ha cessato di essere un veicolo, il tempio sottile si sta da molti anni decomponendo, e dopo tutti i cambiamenti apportati la Chiesa non è rimasta altro che un luogo vuoto, dove risuonano parole senza valore ed ininfluenti.
    non credo che il problema sia la lingua però
    (Gv 3, 20-21)
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio

  6. #16
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    Predefinito Re: Colloquio di una sera sull'Athos...

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio
    i 7 sigilli dell'Apocalisse
    e perchè proprio 7?
    sinistri, siete dei luridi da vomito, fatevene una ragione

  7. #17
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    Predefinito Re: Colloquio di una sera sull'Athos...

    Citazione Originariamente Scritto da MarinoBuia Visualizza Messaggio
    e perchè proprio 7?
    il 7 è un numero di completamento e anche di perfezione, in questo senso vuole significare che tutto è segnato
    (Gv 3, 20-21)
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio

  8. #18
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    Predefinito Re: Colloquio di una sera sull'Athos...

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio

    se rappresenta l'autorità a livello spirituale non cambia molto, tale autorità è lungi dalla capacità personale di ciascuno, che è per chiamata e non per meriti propri, così come il confermare la fede che non è un passaggio di poteri, ma indicare la via da seguire
    L'autorità spirituale rappresentata dev'essere REALE, non nominale. In parole povere il detentore delle chiavi dovrebbe essere un realizzato spirituale, o quantomeno una persona stabile e progredita all'interno di un cammino, in grado di guidare i neofiti e di rappresentare un punto di riferimento autenticamente fondato sul sapere e sulla prassi tradizionale.

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio

    eppure sono Parola di Dio per tutti i cristiani
    Diffido pesantemente di tutti i convertiti che improvvisamente folgorati si trasformano nell'opposto di quel che erano...

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio

    se consideri fuffa quello che dice Paolo è ovvio che dici che non ci sono basi scritturali, ma visto che Paolo lo dice ed è Parola di Dio le basi ci sono
    Che non vi siano basi scritturali e che quella sul celibato sia lex hominum e non lex dei lo dicono gli ecclesiastici stessi. E lo dice la storia. Fu una legge di convenienza e basta.

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio


    in oriente l'aramaico è ancora usato e l'ebraico, anche se non usato come lingua liturgica è considerata sacra
    L'aramaico non è minimamente paragonabile al greco e al latino. E l'ebraico è usato come lingua liturgica a tutt'oggi. E poi tutta la scienza della parola come veicolo proviene proprio dall'ebraismo.

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio

    non credo che il problema sia la lingua però
    Infatti quello della lingua non è che un corollario di qualcosa di molto più profondo ed esteso: la distruzione pezzo per pezzo della Tradizione della Chiesa, il suo scompaginamento, il minare dalle fondamenta una costruzione millenaria per farne un simulacro senza più contenuto, nè valore, nè capacità salvifica.

    Ho avuto proprio oggi un lungo colloquio con una vecchia amica teologa, una specialista molto addentro nelle sacre cose e nelle segrete stanze....concordava con me in tutto ed era in grande ambascia per la velocità precipitevole con la quale vedeva accelerare giorno dopo giorno il crollo miserando della Chiesa. Sapeva molte cose, alcune delle quale mi ha confidato...ma altre non mi ha voluto dire.

    Certi suoi silenzi sono stati più eloquenti di ogni parola. "Non siamo che al principio" mi ha detto.."Ben di più dovrà accadere". Ed era davvero in grande sofferenza.
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  9. #19
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    Predefinito Re: Colloquio di una sera sull'Athos...

    [QUOTE]
    Citazione Originariamente Scritto da primahyadum Visualizza Messaggio
    L'autorità spirituale rappresentata dev'essere REALE, non nominale. In parole povere il detentore delle chiavi dovrebbe essere un realizzato spirituale, o quantomeno una persona stabile e progredita all'interno di un cammino, in grado di guidare i neofiti e di rappresentare un punto di riferimento autenticamente fondato sul sapere e sulla prassi tradizionale.
    Gesù ha dato comunque le chiavi a uno che stabilissimo non è sempre stato, lo stesso Gesù.
    ad ogni modo il ruolo all'interno della Chiesa come ho detto prima non è per merito personale

    Diffido pesantemente di tutti i convertiti che improvvisamente folgorati si trasformano nell'opposto di quel che erano...
    ma nulla vieta che può accadere, ad ogni modo è riconosciuto come Apostolo

    Che non vi siano basi scritturali e che quella sul celibato sia lex hominum e non lex dei lo dicono gli ecclesiastici stessi. E lo dice la storia. Fu una legge di convenienza e basta.
    gli ecclesiastici posso assicurarti che dicono ben altro, non è dogma, ma è comunque regola ed è presente negli scritti di Paolo ed è accennato da Gesù che tra l'altro non era sposato

    L'aramaico non è minimamente paragonabile al greco e al latino. E l'ebraico è usato come lingua liturgica a tutt'oggi. E poi tutta la scienza della parola come veicolo proviene proprio dall'ebraismo.
    l'ebraico è usato come lingua liturgia solo dagli ebrei è solo una lingua di riferimento tra i cristiani

    Infatti quello della lingua non è che un corollario di qualcosa di molto più profondo ed esteso: la distruzione pezzo per pezzo della Tradizione della Chiesa, il suo scompaginamento, il minare dalle fondamenta una costruzione millenaria per farne un simulacro senza più contenuto, nè valore, nè capacità salvifica.
    personalmente non vedo come l'uso di una lingua locale possa danneggiare una religione, anche perché gli Apostoli predicavano nelle lingue locali

    Ho avuto proprio oggi un lungo colloquio con una vecchia amica teologa, una specialista molto addentro nelle sacre cose e nelle segrete stanze....concordava con me in tutto ed era in grande ambascia per la velocità precipitevole con la quale vedeva accelerare giorno dopo giorno il crollo miserando della Chiesa. Sapeva molte cose, alcune delle quale mi ha confidato...ma altre non mi ha voluto dire.

    Certi suoi silenzi sono stati più eloquenti di ogni parola. "Non siamo che al principio" mi ha detto.."Ben di più dovrà accadere". Ed era davvero in grande sofferenza.
    non ci vuole una teologa che c'è sicuramente crisi, una crisi che è soprattutto dei costumi e del "lasciar fare"
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  10. #20
    Papessa
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    Predefinito Re: Colloquio di una sera sull'Athos...

    [QUOTE=Haxel;16585278]

    Gesù ha dato comunque le chiavi a uno che stabilissimo non è sempre stato, lo stesso Gesù.
    ad ogni modo il ruolo all'interno della Chiesa come ho detto prima non è per merito personale



    ma nulla vieta che può accadere, ad ogni modo è riconosciuto come Apostolo



    gli ecclesiastici posso assicurarti che dicono ben altro, non è dogma, ma è comunque regola ed è presente negli scritti di Paolo ed è accennato da Gesù che tra l'altro non era sposato



    l'ebraico è usato come lingua liturgia solo dagli ebrei è solo una lingua di riferimento tra i cristiani



    personalmente non vedo come l'uso di una lingua locale possa danneggiare una religione, anche perché gli Apostoli predicavano nelle lingue locali



    non ci vuole una teologa che c'è sicuramente crisi, una crisi che è soprattutto dei costumi e del "lasciar fare"
    Temo non ci sia ricezione tra noi due. Non credo tu capisca quello che voglio dire.

    Non importa.
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