CRONACA DI UN SUCCESSO ANNUNCIATO: QUEL BAZAR PUZZA DI BRUCIATO (“MANI” SUL FESTIVAL?)

Personalmente chi sarà il vincitore del Sanremo 52 non importa un amato cazzo. Però interessa, e molto, il “come” si vince a Sanremo. Leggetevi questi due pezzi e capirete perché il Festival è spicchio e specchio del Paese.


COSE DA MATIA
Mario Luzzatto Fegiz per il Corriere della Sera

Anna Tatangelo vince tra i Giovani (seconda Valentina Giovagnini, terzo Simone Patrizi). Ma i Matia Bazar, più che mai al centro dell’attenzione, sembrano avviati a vincere il Festival che si concluderà stasera e - forse anche per questo - si parla di un presunto conflitto di interessi a causa della parentela (nota da tempo a tutti) tra uno dei componenti del gruppo e il sindaco di Sanremo.


Ma andiamo per ordine: nessun ribaltone sarà possibile da parte della giuria di qualità presieduta da Claudio Cecchetto, che stasera non voterà per i big, ma assegnerà solo premi speciali. I Matia forse batteranno nomi prestigiosi come Paoli, Patty Pravo, Ruggeri o Renga. Minoranze rumorose protesteranno e i fan di generi diversi, come quello proposto da Alexia, esprimeranno tutta la loro indignazione . La canzone del quartetto è ben scritta, accattivante, eseguita alla perfezione e unisce alcune preziosità della grande melodia pop internazionale a elementi stilistici nostrani. Pur non essendo migliore di altre, non scontenta nessuno: il Festival si vince prendendo molti «sette», pochi «dieci» e nessun «uno». E’ il caso loro. I cantautori come Paoli o le dance come Alexia (nei possibili piazzati assieme a Ruggeri, Filippa Giordano, Leali-Corna), i rocker come Grignani portano a casa molti «uno» e molti «10» che finiscono per annullarsi a vicenda.





E veniamo al «caso». Il Dopofestival ha documentato che fra molti critici e i Matia Bazar non corre buon sangue. Perché? Parentesi storica indispensabile: dopo avere subito varie trasformazioni delle origini degli anni Settanta, quando la solista era Antonella Ruggiero (con successi da «Stasera che sera» a «Vacanze romane»), i Matia Bazar avevano chiuso i battenti con la morte di Aldo Stellita. Il marchio è stato rilevato da Giancarlo Golzi, 50 anni, di Sanremo, che ha rifondato la band con un altro ex Matia, Piero Cassano, autore e produttore di molti successi di Ramazzotti, e due giovani elementi fra cui la brava cantante bolognese Silvia Mezzanotte, 32 anni.


(Pippo star con le sue vallette..-f.Salvo La Fata)


I detrattori ora collegano l’ammissione a Sanremo per la terza volta in tre anni dei Matia e il loro attuale successo alle seguenti circostanze: 1) Golzi è cugino del sindaco di Sanremo, Giovenale Bottini; 2) E’ anche direttore artistico della giuria dell’Accademia di Sanremo e della Publimod, che gestisce il business dell’accesso al Festival per quattro Nuove proposte all’anno.
Tecnicamente e legalmente il conflitto d’interessi non c’è (il Comune non sceglie i cantanti), resta solo una questione di stile. Il loro successo non può insomma essere considerato «dopato», nonostante gli ultimi due album abbiano venduto cifre non esaltanti (38 e 48 mila copie).




COSE DA BAZAR
Fausta Sbisà per Libero

Era stato lui, il grande Gigi Vesigna, nel lontano 1982, anno in cui era direttore del settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, che vendeva sotto Festival tre milioni e mezzo di copie certificate, ad avere la trovata: mettere in copertina del più noto settimanale della Mondadori, il personaggio, che a suo (infallibile) intuito, poteva essere il favorito. Quell'anno la copertina toccò a Riccardo Fogli, che guarda caso si aggiudicò anche la vittoria. Dopo molte polemiche sulla presunta preveggenza (o sulle presunte soffiate o irregolarità), si decise di optare , molto più democraticamente, per una copertina corale, che comprendesse tutti i partecipanti alla gara canora.





Sono passati esattamente trent'anni ma il miracolo della copertina si ripete. La copertina dell'ultimo numero del settimanale, è una copertina-poster piegabile in tre facciate, che ritrae tutti e venti i campioni in gara. Nella facciata principale, attorno a Pippo Baudo, in primo piano i Matia Bazar, Gino Paoli e la coppia Leali Corna. A sollevare la questione il portale "II Nuovo.it", che per primo ha notato la singolare coincidenza, titolando: «Giallo a Sanremo: Tv Sorrisi e Canzoni svela i vincitori». E se fossero proprio loro la triade che si aggiudicherà il podio di questa 52esima edizione del Festival di Sanremo?




Al di là delle congetture, quello che è certo è che i Matia Bazar (in gara a Sanremo con "Messaggio d'amore"), il cui batterista Giancarlo Colzi, sembra essere molto vicino a Rossana Mani, condirettrice della testata e vera istituzione del Festival, sono al momento in testa alla classifica provvisoria. A gettare una luce ancora più sospetta sulla faccenda della copertina incriminata c'è la questione cronologica. Infatti, come si legge dalle didascalie, la copertina e il servizio fotografico risalgano a gennaio. Da Tv Sorrisi e Canzoni naturalmente non ci sono conferme né smentile, alcuni redattori, raggiunti dal nostro giornale, si sono limitati ad una tiepida replica: "Non c'è nessun mistero della copertina. Evidentemente Sorrisi ha una tale conoscenza del pubblico televisivo, che siamo stati in grado di anticipare e di prevedere i voti della giuria popolare!».