Prove lapalissiane dell'integrità della lingue piemontese:
http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_piemontese
Prove lapalissiane dell'integrità della lingue piemontese:
http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_piemontese
In effetti quando si parla di piemontese si parla più che altra della lingua parlata a Torino e dintorni e la lingua di koiné piemontese si dovrebbe basare proprio sul dialetto del capoluogo. Forse sono d'accordo che bisognerebbe valorizzare di più le singole parlate locali, anche perché dire che in Piemonte si parla un dialetto grosso modo simile per tutti non è vero, anzi. Si può forse affermare che il Piemonte è linguisticamente più variegato di altre regioni.
Con questo non si vuole dire che si parlano delle lingue completamente diverse nelle varie provincie (escludendo le parlate walser e provenzali) ma è indubbio che il piemontese di Torino non è lo stesso di Novara (dove già si parla un dialetto di transizione col lombardo) o del Monferrato (che pure può essere considerato come una variante del torinese o piemontese); il dialetto valsesiano non è lo stesso di quello di Novi Ligure (fortemente influenzato dal genovese), né quello di Tortona (dove si riscontrano elementi lombardi ed emiliani). Io sono dell'Ossola e il mio dialetto non solo è molto diverso dal torinese ma anche da quello del Lago Maggiore (che risente maggiormente dell'influenza lombarda). Come vedete anche nel raggio di pochi kilometri si possono ricontrare differenze consistenti.
Certo se poi vogliamo considerare il piemontese come gruppo di idiomi affini a quelli del capoluogo si può bene estendere il dominio piemontese alle provincie di Torino, Asti e Cuneo; più differenziati ma egualmente "piemontesi" i dialetti delle provincie di Biella, di Vercelli e parte di quella di Alessandria (capoluogo incluso, esclusi invece Novese, Ovadese e Tortonese); comunemente escluse da questo gruppo le provincie di Novara e VCO (anche se per la precisione bisognerebbe dire che la parte occidentale della provincia di Novara parla ancora un dialetto pienamente ascrivibile al piemontese, così come dialetti di transizione col lombardo possono essere ancora considerati il novarese, il cusiano e l'ossolano).