Relazione programmatica: un laboratorio politico per le future classi dirigenti

[Studentelibero]

RELAZIONE PROGRAMMATICA 2002
CSL: UN LABORATORIO POLITICO PER LE FUTURE CLASSI DIRIGENTI



Nel settembre del 2001 la "Casa degli Studenti per le Libertà" entrava nel mondo della politica giovanile. Un manipolo di uomini, sognando di ricreare a livello giovanile una coesa coalizione di centrodestra, e avendo individuato in Internet il principale strumento per raggiungere questo obiettivo, aveva dato inizio a quel grande sogno di Libertà che tutti noi stiamo portando avanti con impegno e passione.
Se il 2001 è stato dunque "l'anno zero" per il nostro movimento, il 2002 dovrebbe essere nelle nostre intenzioni l'anno del consolidamento della nostra organizzazione.
Una serie di iniziative e di progetti dovrebbero contribuire a diffondere le nostre grandi battaglie. Sia sul territorio (scuole, università, ambienti culturali e all'interno dei movimenti giovanili di centrodestra), sia in rete dove attraverso un graduale miglioramento del prodotto del nostro sito e dei suoi strumenti (magazine, forum, siti affiliati, ecc.) cercheremo di coinvolgere un numero sempre maggiore di studenti e non alla causa comune.
Dagli ultimi mesi del 2001 abbiamo appreso una lezione fondamentale: senza una precisa strategia, senza una pianificazione sistematica degli obiettivi da raggiungere e delle modalità con cui essi devono essere raggiunti, non abbiamo concrete possibilità di vincere le nostre battaglie.
Questo è dunque quello che ci proponiamo di fare. Certo siamo ben consapevoli che sarà necessario un grande impegno, sia a livello individuale che collettivo. Individuale perché coloro che hanno accettato incarichi di responsabilità (membri del Consiglio Direttivo, Coordinatori Gruppi di Lavoro, Presidente, ecc.) non potranno sottrarsi ad un impegno sempre più fattivo. Collettivo perché, attraverso le nostre strutture, e in particolare i "gruppi lavoro", sarà necessario un efficiente lavoro di squadra.
Tuttavia se riusciremo ad attuare tale strategia, il nostro movimento diventerà il "laboratorio" delle future classi dirigenti politiche della Casa delle Libertà. Una sfida esaltante a cui non possiamo sottrarci per il futuro della Libertà e della Democrazia nel nostro paese.
Prima di analizzare i singoli punti del nostro progetto, credo sia indispensabile fare alcune riflessioni sulle strutture organizzative della "Casa degli Studenti per le Libertà".
Esistono fondamentalmente due differenti tipologie di struttura per le organizzazioni politiche: una struttura flessibile, leggera, guidata da un organico ristretto; una struttura basata su un ampio radicamento sul territorio, dunque rigida, diretta da un organico molto ampio. Organizzazione che però richiede rilevanti investimenti economici e il generoso impegno di numerosissimi aderenti disposti a lavorare a livello territoriale per la diffusione dei progetti.
Per la CSL noi abbiamo in mente un sostanziale compromesso fra queste due tipologie, sperando di trarne quanto c'è di meglio in ognuna e cercando di evitare gli errori commessi da altre organizzazioni giovanili.
Attualmente la CSL gode di una buona visibilità su Internet ma è quasi del tutto assente sul territorio. La CSL non ha inoltre una sede centrale ma, di fatto si affida troppo spesso alla buona volontà dei suoi dirigenti che attraverso Internet (e-mail, forum, sito, ecc.) coordinano le attività e la politica dell'associazione.
Il Vicepresidente del nostro movimento, Mariano Cavataio, con grande senso di responsabilità ha avuto il coraggio di mettersi in gioco impegnandosi a rassegnare le dimissioni da dirigente nel caso in cui entro la fine del 2002 non fosse stato raggiunto la quota prevista di adesioni. Un gesto importante, segno che anche noi giovani stiamo apprendendo l'importanza del "nuovo modo di fare politica" inaugurato dal Presidente Berlusconi.
Agli altri dirigenti chiedo di impegnarsi con altrettanto coraggio non dal punto di vista del proselitismo, ma per il raggiungimento degli obiettivi pianificati. Dobbiamo infatti migliorarci non solo da un punto di vista quantitativo ma soprattutto qualitativo.
Contemporaneamente alla diffusione nelle scuole e nelle università del nostro programma è necessario riformare la struttura della CSL.
Diceva un grande statista del nostro secolo, Jean Monnet: "Niente esiste senza le persone, niente dura senza le istituzioni". Ciò significa che sono necessarie sia le idee, i progetti, le iniziative (ovvero le persone) sia una valida e efficiente struttura organizzativa (le "istituzioni"). Uno dei primi impegni sarà dunque quello di modificare lo Statuto ma anche quello di rivedere e migliorare le modalità con cui sono costituiti e svolgono la loro attività i "gruppi di lavoro".
Non posso ovviamente pronunciarmi sui dettagli riguardanti gli aspetti che saranno modificati dal nuovo Statuto. L'impegno del Presidente sarà tuttavia quello di garantire sia un robusto sistema di democrazia interna, sia la coesione del gruppo dirigenziale che deve essere in sintonia con il Presidente e con le linee strategiche dettate dall'Assemblea dei Soci e dal Consiglio Direttivo.
Il recente caso di "dimissioni" da parte di un ministro del governo Berlusconi ci insegna che nella politica si deve necessariamente "giocare di squadra". Una squadra compatta e coesa, che pur provenendo da differenti impostazioni politiche, deve avere la capacità di anteporre agli interessi di parte quelli della coalizione.
Fin dalla nascita della CSL è stato chiara l'intenzione di accentrare la vita sociale del movimento all'interno dei "gruppi di lavoro". Dopo quasi cinque mesi non è stato tuttavia possibile attivare tutti i gruppi né nominarne i responsabili.
Uno dei problemi principali è stato quello di trovare persone sufficientemente valide e disponibili a lavorare sodo. Questo è dovuto principalmente al fatto che il numero di iscritti è ancora contenuto, ma anche perché è mancato un forte spazio di dialogo e scambio che avesse permesso al Presidente di selezionare le persone più valide per gestire i "gruppi di lavoro".
Nelle nostre intenzioni questo spazio dovrebbe essere sia il forum ufficiale gestito su POLITICA ONLINE ma ancora non sufficientemente sviluppato, sia ELN, il nostro magazine di attualità e cultura politica.
La seconda considerazione deriva dalla necessità di riunire i gruppi su tematiche precise per comprendere realmente le attitudini e le disponibilità dei membri. L'attuale "gruppo organizzazione" riunisce per esempio sia coloro che dovrebbero occuparsi del settore informatico che di quello più propriamente organizzativo. In molti casi, confini non definiti, dividono un gruppo dall'altro (ad esempio organizzazione con relazioni, internazionale con cultura) con il rischio serio di provocare inutili sovrapposizioni che frenerebbero lo sviluppo dell'associazione.
Questa è dunque la nuova struttura studiata dal Presidente e proposta al Consiglio Direttivo:

GRUPPI PERMANENTI:

POLITICHE SCOLASTICHE: sviluppa le strategie del movimento all'interno delle scuole secondarie superiori e si occupa delle tematiche inerenti il mondo pre-universitario.
POLITICHE UNIVERSITARIE: sviluppa le strategie del movimento all'interno delle università e si occupa delle tematiche inerenti il mondo universitario.
ATTIVITà CULTURALI: responsabile delle attività culturali del movimento.
CSL INTERNATIONAL: cura i contatti con le organizzazioni giovanili straniere e con le associazioni degli "Italiani nel mondo".
GRUPPO INFORMAZIONE: costituito da due autonome redazioni con il compito di sviluppare i nostri magazine. Il gruppo svolgerà un ruolo di raccordo tra European Libertis Navicula e "La voce dei Giovani".
Scompaiono dunque il "gruppo relazioni" e quello "organizzazione", gruppi in realtà mai attivati nel 2001. Le loro funzioni saranno assunte da "gruppi tecnici" i cui membri saranno nominati direttamente dal Presidente (es. settore immagine, rapporti con gli iscritti, rapporti con esponenti o organizzazioni politiche, sviluppo del sito, organizzazione convention, ecc.).
Tali "gruppi tecnici" non saranno immediatamente operativi ma saranno attivati solo quando si renderà necessario. Stesso discorso per tutti gli altri gruppi non permanenti.
Scompare anche il "gruppo politica generale" che, in futuro, sarà sostituito da dipartimenti, ognuno dei quali si occuperà di un settore politico (es. politica estera, economia, difesa, ecc.). La creazione dei dipartimenti non è essenziale da un punto di vista strategico e potrà essere anche rinviata al 2003.

Il programma per i primi cento giorni
Nei primi 100 giorni del 2002 (ovvero entro il 10 aprile) la Casa degli Studenti per le Libertà si è fissata cinque obiettivi primari:

Avviare i lavori del "gruppo cultura" e raggiungere gli obiettivi prefissati dal progetto entro i termini previsti. Infatti durante la prima riunione del "gruppo cultura" sarà stilata una "tabella di marcia" contenente gli obiettivi che ci siamo posti e la data entro la quale debbono essere raggiunti.
Presentazione e approvazione di un "progetto scuola" che esponga chiaramente le iniziative che la CSL vuole assumere al fine anche di fermare l'avanzata delle arroganti sinistre studentesche e favorire l'espansione della CSL all'interno delle scuole secondarie superiori italiane.
Approvazione di un nuovo Statuto. Il Presidente provvederà a preparare una bozza da sottoporre ai membri del Consiglio Direttivo i quali potranno presentare al Consiglio stesso eventuali modifiche da apportare. Gli iscritti saranno a questo punto chiamati ad esprimersi sull'approvazione dello Statuto.
Creazione di una vera e propria redazione per lo sviluppo della nostra rivista telematica, European Libertis Navicula.
Potenziamento del forum della CSL. È essenziale che il forum diventi il punto d'incontro per gli iscritti e non all'interno del quale sarà possibile sia confrontarsi sulle attività e le iniziative del nostro movimento, sia discutere dei grandi e piccoli temi della politica. Per raggiungere questo obiettivo sarà probabilmente nominato un moderatore che potrà dunque coadiuvare il Presidente nella gestione del forum.

Obiettivi a medio termine
La CSL entro la fine dell'anno si deve porre altri ambiziosi obiettivi, non tutti di facile realizzazione.
Innanzitutto occorrerà stringere rapporti, accordi, collaborazioni, alleanze con associazioni di italiani nel mondo. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso il gruppo CSL INTERNATIONAL.
Gli altri obiettivi della CSL INTERNATIONAL (collaborazioni con movimenti giovanili stranieri, creare un sito internet in inglese, ecc.) non sono ancora strategici e saranno rinviati al 2003. È invece di fondamentale importanza che la nostra politica in favore degli "italiani nel mondo" riesca ad andare in porto.
In secondo luogo saranno creati gruppi "tecnici" di studio per le seguenti materie:

Tesoreria: un gruppo tecnico di studio per permettere alla CSL in futuro di gestire finanziamenti, quote associative, sponsorizzazioni, ecc.
Convegno: un gruppo tecnico che analizzi la possibilità di organizzare verosimilmente nel 2003 una convention della Casa degli Studenti per le Libertà.
La Casa degli Studenti per le Libertà, in collaborazione con altre realtà dell'informazione e della politica giovanile darà vita ad un magazine cartaceo il cui nome provvisorio è "La voce dei Giovani". Gli scopi di tale iniziativa sono: farci conoscere nelle scuole; combattere le arroganti sinistre studentesche; valorizzare le potenzialità dei nostri iscritti; stringere rapporti con associazioni, movimenti, club legati al mondo studentesco.
Sarà approvato, sul modello di quello culturale e scolastico, un "progetto università" inerente alle nostre iniziative in ambito universitario.
Siamo anche decisi nel costituire gruppi di lavoro non permanenti aperti a tutti gli iscritti sulle seguenti tematiche:

Solidarietà: gruppo che progetti iniziative concrete per aiutare i più deboli.
Pari opportunità: un gruppo, verosimilmente denominato CSL DONNA, aperto a tutte le nostre iscritte.
Settore immagine: un gruppo che gestisca i rapporti con le organizzazione e gli esponenti politici.
Ovviamente la CSL dovrà continuare a lavorare per il raggiungimento dei punti già citati nel programma per i primi cento giorni che certamente non si esauriranno il 10 aprile.
Il 2002 rappresenta la sfida decisiva per la Casa degli Studenti per le Libertà: se vogliamo dare vita veramente al primo "laboratorio politico per le future classi dirigenti" dovremmo raggiungere quasi tutti gli obiettivi prefissati. Sono convinto tuttavia che la nostra tenacia, la nostra genuina passione politica prevarranno sugli innumerevoli ostacoli che incontreremo sulla nostra strada. Vinceremo la nostra grande battaglia, costruiremo insieme quell'avanguardia militante del centrodestra che non ha paura di affrontare le sfide più ardue ma al tempo stesso anche le più esaltanti. Non ci tireremo indietro: abbiamo scommesso i nostri sogni su questo grande progetto di Libertà. Il 2002 sarà il nostro anno. Ne siamo più che convinti.

Renato Ibrido (Presidente "Casa degli Studenti per le Libertà")

[Skepto]

Leggasi anche: relazione programmatica per le arroganti destre studentesche.

[Österreicher]

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Leggasi anche: relazione programmatica per le arroganti destre studentesche.

Ovviamente si. Noi siamo arroganti. Per fortuna che i giovani possono contare anche sui pacifici "occupatori" democratici delle sinistre giovanili...

[Skepto]

Era per fare notare che non è proprio una bella partenza aprire il movimento con gli insulti, in ogni caso (parlando per me), c'è stata un autogestione nella mia scuola a Febbraio.
Si è svolta senza forzare nessuno a parteciparvi e garantendo lo svolgimento delle normali lezioni per chi voleva farlo.
Danni zero e disordine più che contenuto (insomma, dalle aule non usciva più rumore di quello che fuoriesce normalmente durante alle lezioni).

[Österreicher]

Originally posted by Skepto
Era per fare notare che non è proprio una bella partenza aprire il movimento con gli insulti, in ogni caso (parlando per me), c'è stata un autogestione nella mia scuola a Febbraio.
Si è svolta senza forzare nessuno a parteciparvi e garantendo lo svolgimento delle normali lezioni per chi voleva farlo.
Danni zero e disordine più che contenuto (insomma, dalle aule non usciva più rumore di quello che fuoriesce normalmente durante alle lezioni).

Insulti?
Non mi sembra che in quel documento programmatico ci siano insulti,, ma per alcuni è possibile che anche la parola democrazia possa apparire tale....

Saluti

[Skepto]

Sai, siccome ogni volta che appaiono le parole "sinistre studentesche" ci appare vicina anche la parola "arroganti", pensavo fosse un insulto. Evidentemente era inteso come complimento.

[Österreicher]

Originally posted by Skepto
Sai, siccome ogni volta che appaiono le parole "sinistre studentesche" ci appare vicina anche la parola "arroganti", pensavo fosse un insulto. Evidentemente era inteso come complimento.

Questa me la segno...