«La cronaca dei crimini legati all’immigrazione clandestina non ci consente di tollerare ulteriormente le manovre di chi vive la politica come speculazione e come ricatto», afferma il Segretario della Lega Lombarda Giancarlo Giorgetti, Presidente della Commissione Bilancio della Camera. «Dopo il caso del clandestino bosniaco, tossicodipendente e con una lunga lista di precedenti penali, che ha ucciso una donna investendola con un’autoambulanza rubata, un altro tragico fatto criminale: tre extracomunitari, di cui due privi di permesso di soggiorno, hanno investito con la loro vettura l’auto di una donna di Gorla Maggiore (Va), che ora versa in gravissime condizioni all’ospedale di Legnano; a bordo dell’automobile due bambine di 6 e 8 anni, ora ricoverate all’ospedale di Tradate; una delle due piccole è stata sbalzata fuori dalla vettura, mentre la madre è stata estratta a fatica dalle lamiere accartocciate. Per un minimo senso di decenza, umana prima ancora che politica, non possiamo - continua Giorgetti - continuare a ignorare il dolore e lo sdegno suscitati da questi episodi, che sono del resto gli ultimi di una lunga serie di crimini derivanti dall’immigrazione clandestina. L’immigrazione illegale e la clandestinità devono essere combattute con decisione e non si può scherzare con le vite umane. È ora che la politica dia risposte nette ai cittadini. E invece l’Udc, per bocca del capogruppo alla Camera Volontè, dichiara di essere favorevole alla concessione del voto amministrativo agli extracomunitari; Volontè sta mettendo il piede fuori dalla Casa delle Libertà e abbraccia il programma dell’opposizione di sinistra; le sue provocazioni potranno forse trovare il favore di un elettorato e di interessi costituiti che sono del tutto estranei a quelli degli onesti cittadini che si riconoscono nelle proposte della coalizione di maggioranza e in particolare in quelle della Lega Nord. Tra poco - sottolinea Giorgetti - inizierà alla Camera la discussione della nuova legge sull’immigrazione, che entro aprile, al più tardi, deve essere approvata senza cedimenti, nella stessa formulazione con cui l’ha licenziata il Senato. Le esitazioni, i ricatti e le manfrine dilatorie dettate da calcoli di speculazione politica non sono accettabili. Gli alleati della Casa delle Libertà, compresi i centristi, avevano sottoscritto patti precisi anche in tema di immigrazione. Questi patti devono essere rispettati; se l’Udc cambia le carte in tavola, abbia la decenza di passare ufficialmente all’opposizione. In caso contrario, non è un problema per la Lega Nord Padania - conclude Giorgetti - proseguire il proprio cammino politico in armonia con gli impegni presi nei confronti dei cittadini, senza compagni di viaggio inaffidabili e ambigui. Alle elezioni amministrative del prossimo maggio vogliamo guardare dritti negli occhi gli elettori, come abbiamo sempre fatto». E proprio l’Udc non sarebbe contrario al voto amministrativo per gli extracomunitari, «a patto - afferma il capogruppo alla Camera Luca Volontè - che la questione venga inserita in un progetto complessivo». In attesa che la legge Bossi-Fini approdi alla Camera dopo il sì del Senato, i centristi della maggioranza ripropongono una posizione che spesso, nel corso dell’iter della legge a palazzo Madama, li ha visti mettere i bastoni tra le ruote alla Lega. E contro l’ipotesi del voto amministrativo per gli extracomunitari si è sempre scagliata la Lega, che ha sensatamente accusato la sinistra di volere con questa proposta crearsi un serbatoio di voti. Non è comunque il voto amministrativo agli stranieri l’unico punto che vede distanti Udc e Lega. I centristi della Cdl non hanno mai nascosto il proprio disappunto per le limitazioni introdotte con la Bossi-Fini. Altro nodo da sciogliere è quello relativo ai minori, clandestini, i quali, una volta compiuto il diciottesimo anno di età, andrebbero espulsi dall’Italia.