Come volevasi dimostrare Bossi sta distruggendo la CDL . Presto si ricorderà che " Berlusconi è un nemico del Nord " e ricomincerà il balleto che abbiamo già vidsto qualche anno da
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Durissima replica del capogruppo dell'Udc, Volonté, alle accuse della Lega. "Se il Carroccio non firmerà, allora dovremo rivedere la nostra posizione all'interno della Casa delle libertà".
di Mara Montanari
ROMA – Ha scelto un modo insidioso di rispondere al ministro Bossi, il capogruppo dei centristi alla Camera, Luca Volontè. La sede è quella della Stampa Estera e gli interlocutori, i giornalisti stranieri, gli stessi che scrivono editoriali sul “caso Italia” e riportano le bordate leghiste su “Forcolandia” e l’Europa “giacobina”.
“Non ci stiamo a passare per i vecchi Dc piglia- tangenti – sbotta Volontè – ma noi siamo diversi. Non rispondiamo agli insulti con l’insulto. Certo, se volessimo, potremmo fare facile ironia sulla ridicolaggini del culto del Dio Po, i matrimoni padani e la razza celtica. Ma non lo facciamo. Preferiamo fare politica”.
Non si limita solo a rispondere agli attacchi del leader del Carroccio, il capogruppo centrista. C’è ben altro in tavola. La sopravvivenza stessa della coalizione. E il momento della verità sarà il 25 marzo prossimo, quando si voterà la ratifica al Trattato di Nizza. L’11 dicembre di due anni fa, a Nizza, la Conferenza intergovernativa ha approvato un Trattato per una riforma delle istituzioni ed ora i singoli paesi membri della Ue devono ratificare il documento. Bossi ha annunciato al Congresso leghista, che la pattuglia del Carroccio voterà no al Trattato. “In quel caso, dovremmo rivedere la nostra posizione all’interno della Casa delle Libertà. Quello del 25 marzo sarà un test per i il governo: vedremo se la linea europeista, cardine del programma della coalizione, è ancora una realtà”.
Volontè non mette in dubbio la coerenza del premier: “Berlusconi è un europeista convinto, ma se Bossi ha cambiato idea dal 13 maggio a oggi, lo dica e allora occorrerà avere subito un chiarimento all’interno della maggioranza”. Al di là delle polemiche del leader leghista, Volontè non ha dubbi che l'Italia confermerà, anche al vertice di Barcellona, di essere tra i paesi promotori e protagonisti dell'Unione europea e del suo sviluppo. “Tuttavia – aggiunge - Le parole di Bossi sono state, in queste settimane, taglienti e pesanti, oltre che improprie sul piano del merito dal momento che il programma della Cdl parla esplicitamente della vocazione e dell'impegno europeista dell'Italia”.
E poi, un accenno alla vicenda Ruggiero: “Bossi aveva attaccato Ruggiero forse pensando di poter così cambiare la politica europea italiana, ma ormai – continua Volontè - non si può, nè vogliamo, tornare indietro”. I centristi mettono in guardia la Lega anche dall’attaccare il presidente della Camera, Casini: “Chi attacca Ciampi, Pera e Casini non attacca le singole persone ma istituzioni fondanti del vivere civile di questo paese. Non possiamo dare l'immagine di una coalizione di centrodestra che attacca le istituzioni. E’ un errore gravissimo”.
Quanto all’ipotesi di far entrare An nel Ppe, Volontè risponde con una battuta: “Buttiglione dice che ci vorranno 100 anni, io dico che almeno una cinquantina… insomma, il Ppe resta qualcosa di diverso da An, tanto che la destra in europa sta in un altro gruppo”.
La competion tra centristi e Lega, non è l’unica spina nel fianco per il governo. C’è anche la questione dell’art. 18 su cui il Biancofiore ha tenuto una linea di contrasto con la maggioranza: “Non tutte la battaglie si vincono, qualche volta si perde e noi sulla modifica dell'articolo 18 abbiamo perso e quindi ci adegueremo”, dice Volontè, che ribadisce “l disagio” sulla riforma dello Statuto dei Lavoratori, ma più importante è “'unità della coalizione”.
“La partita sull'art.18 è chiusa - prosegue Volontè - ora dobbiamo guardare al futuro e alle prossime occasioni di confronto con i sindacati. Ci aspettano le riforme strutturali del mercato del lavoro. Per farle, occorre il dialogo con i sindacati e il Biancofiore, anche grazie alla battaglia sull'art.18, si presenta al tavolo della trattativa come la prima forza politica di confronto all'interno della Casa delle Libertà”. Volontè ha raccontato di essere stato invitato alla manifestazione dai segretari di Cisl e Uil: “Pezzotta e Angeletti sono miei amici. Non potrò, ovviamente, raccogliere il loro invito. Gli manderò una cartolina...”.
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Si puo dire : Lo avevamo detto ?