Forza Polo. Arriva Mastella. Ripigliatevelo al volo, è in saldo.


"Mastella? E' lui il traditore"


Assemblea a Napoli degli ex Udeur che hanno scelto la Margherita di Rutelli. In prima fila Carra, Manzione e gli ex ministri Cardinale e Loiero: "Clemente finirà a giocare le partite all'oratorio"


MASTELLA: "Ora sono cavoli di Rutelli"


NAPOLI - Parte da Napoli la sfida degli ex Udeur. Qui sotto il simbolo della Margherita, respingono al mittente le accuse di Mastella, leader del Campanile e difendono la propria scelta, in una assemblea che è quasi un anti-congresso rispetto a Fiuggi.

La pattuglia che si ritrova sotto il Vesuvio vede in prima fila Enzo Carra, Roberto Manzione, gli ex ministri Agazio Loiero e Salvatore Cardinale. Quattro deputati e 2 senatori, 3 consiglieri provinciali comunali e dirigenti di partito provenienti da tutte le regioni d'Italia. E' una rottura personale quella che si consuma con Mastella, al quale rimangono 7 parlamentari. "Dall'Udeur alla Margherita" è lo slogan dell'assemblea (cui partecipano anche Ciriaco De Mita e Franco Marini).

''E' difficile fare una stima - secondo Cardinale - ma a giudicare dai quadri e dagli eletti, con noi c'è più della metà del partito''. Manzione - nella scorsa legislatura presidente dei deputati Udeur, oggi vicecapogruppo della Margherita a palazzo Madama - ritiene che i conti si faranno dopo ''lo spartiacque'', ossia la costituente del nuovo soggetto politico a Parma: ''Vedrete che verranno con noi anche molti degli amici che oggi sono a Fiuggi''.

Tutti esprimono rammarico per la fine del sodalizio politico con Mastella, ma nessuno rinuncia a rintuzzare le sue pesanti accuse: ''Lui vorrebbe un partito padronale'', grida Cardinale dal palco. Più pacato Carra: ''Ha detto che il nostro è un atto di guerra? E' lui che ha aperto le ostilità dal 13 maggio, con dichiarazioni sempre più aggressive''. E poi ancora: ''Mastella ci accusa di essere transfughi? E' lui ad aver tradito un progetto che avevamo cominciato insieme"

Manzione va giù piatto: ''Clemente vuol farsi la sua squadra personale? Stia attento, finirà per giocare nel torneo dell'oratorio''. Al vicecapogruppo della Margherita non sono affatto piaciuti i toni usati da Mastella negli ultimi giorni: ''Ha detto che siamo sue creature, che è stato lui a farci eleggere. Sembra Pippo Baudo: ha fatto tutto da solo... dimentica che la politica è gioco di squadra''. E poi ''non dimentichi che è stato eletto nel proporzionale, con i voti e sotto il simbolo di quella Margherita da cui ora vuole tirarsi indietro''.

(16 MARZO 2002, ORE 12:40, aggiornato alle 18:01)