Scontri ai seggi, denunce ai carabinieri. Taverna: «Dimettiti»
LA DESTRA NELLA BUFERA
TRENTO. Un iscritto su tre ha eletto Marco Zenatti (foto in alto) alla presidenza provinciale di Alleanza nazionale. «Molto bene, considerato il boicottaggio: siamo superiori alla media italiana», è il commento a caldo del nuovo leader. Ma la tensione è alta. Baruffe, minacce, si parla persino di interventi dei carabinieri. Il clima nel partito è avvelenato. E' Gianni Gravante, uno dei leader trentini del nuovo corso di An, il primo a tentare un passo per il recupero di Taverna: «Adesso che si è conclusa la battaglia congressuale - dice - posso dire che nei prossimi giorni telefonerò a Claudio per vedere se è possibile ragionare di qualche forma di collaborazione, da pari a pari». Intanto il presidente della Provincia Lorenzo Dellai, commentando le parole di Andreotti afferma che «adesso si può riaprire un dialogo». E Oliviero Diliberto, segretario nazionale dei Comunisti italiani ieri a Trento, parlando dell'Ulivo nazionale ha detto che «Qui siete riusciti a creare una coalizione allargata, con l'importante apertura alla Svp. Lo stesso dovrebbe avvenire anche su scala nazionale».